A tutti i titolari di un contratto di fornitura di elettricità, siano essi famiglie o pubblici esercizi o professionisti, verrà chiesto di pagare il canone, perché, ragionevolmente, se uno ha l’elettricità ha anche l’apparecchio tv. Chi non ha la televisione dovrà dimostrarlo e solo in quel caso non pagherà
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Sometimes in the 23th century… the survivor of war, overpopulation and pollution are living in a great domed city, sealed away from the forgotten world outside. here, in an ecologically balanced world, mankind lives only for pleasure, freed by servo-mechanism which provide everything. There’s just one catch: Life must end at thirthy unless reborn in the ffiery ritual of carrousel.
Con queste parole comincia il film “La Fuga di Logan” tratto dal romanzo “Logan’s Run” scritto da William F.Nolan e George Clayton Johnson e da cui venne tratto l’omonima serie TV.
Oggi è in programma un remake del film del 1976 anche se la Warner non riesce a trovare il regista adatto.
Per chi volesse approfondire e non abbia paura di uno spoiler di un film e di una serie degli anni ”70 basta cliccare
Ieri sera, riavviando il WD TV Live, lo scatolotto ha rilevato un nuovo firmware. Installato e riavviato ho scoperto che adesso il WDTV ha il supporto per Facebook e Deezer oltre al supporto per le tastiere USB. In pratica comodamente dal divano adesso posso accedere a Facebook sul televisore e ascoltare la musica su Deezer. In realtà ci sono sono anche altre feature aggiunte ma devo ancora esplorarle. Adesso non mi resta che trovare una tastiera wireless USB che sia molto molto piccola :-)
Non che mi freghi molto di Facebook (di Deezer un po’ di più) ma i soldi per quello scatolotto sono stati davvero ben spesi.
Questa cosa induce anche ad una riflessione sulla sempre maggiore integrazione fa computer e sistemi entertainment da salotto. In cinque anni sono passato da masterizzarmi i divx su supporti dvd da leggere su un lettore dvd/divx (comprato da LIDL) a guardare i filmati in streaming dalla LAN casalinga o direttamente da internet tramite Youtube o altro. Direi che la strada per l’integrazione ormai è segnata e tutto sommato mi piace; resta da chiedersi perché pagare il canone RAI per la LAN casalinga, ma questa è un’altra storia.
Le Nazioni Unite celebrano oggi la Giornata mondiale dei Diritti dell’Infanzia. Tralascio le solite cazzate sui pericoli che corrono i bambini nella moderna società dell’informazione con gli orchi in agguato digitale e non voglio nemmeno parlare delle bolle di sapone mediatiche sugli asili-lager; vorrei fare una riflessione più sul “quotidiano”. L’italia ha recepito la convenzione sui diritti dell’infanzia nel 1991 ed è previsto che i bambini abbiano (art. 24), il diritto di esprimere la propria opinione (art. 12) e ad essere informati (art. 13) abbiano diritto alla nazionalità (art.7), abbiano il diritto di avere un’istruzione (art. 28 e 29) e sopratutto abbiano il diritto di giocare (art. 31). Oggi i bambini, anche nel nostro paese, sono solo l’ennesimo target dei pubblicitari, soggetti a cui indirizzare le campagne di marketing. Lo stato non ha attuato alcuna attività di sostegno alle famiglie per la tutela dei figli, non esistono, di fatto, strutture pubbliche di accoglienza per i piccoli, questi dall’infanzia all’adolescenza vengono parcheggiati in strutture private che li coinvolgono sempre in qualche attività anche ludica ma sempre strutturata; i bambini di oggi non giocano più e quando lo fanno è sempre secondo un insieme di regole. Ieri ero al centro commerciale, ovviamente si avvicina Natale ed è pieno di giocattoli. Guardavo i Lego, i mitici mattoncini della mia infanzia, quasi tutte le confezioni erano in qualche modo legate ad un merchandise ma quel che è peggio i pezzi non permettevano di costruire molto altro; pubblicità e schemi, così li vogliono. Ma anche la TV maledizione, non voglio entrare nel merito dei cartoni animati fin troppo “buonisti” (ma dove cazzo sono i cattivi?), non esiste più una trasmissione di informazione ed intrattenimento per i più piccoli e quelle che ci sono vengono trasmesse quando capita, non sono un appuntamento fisso, una certezza per i più piccoli.
Comunque come mille altri prima di me segnalo l’iniziativa in atto su Facebook di cambiare il proprio profilo; i giornali di oggi la riportano come legata a questa Giornata mondiale dei Diritti dell’Infanzia, secondo me è una coincidenza ed è il solito meme che sui social network si propaga in maniera super accelerata, un’iniziativa partita per caso e che si è diffusa ben oltre le aspettative del suo sconosciuto creatore; in ogni caso è una bella idea così come è bello ricordare nelle foto dei propri “amici” virtuali i simboli dei momenti più belli della propria vita, quelli legati all’infanzia.
Nel riquadro la mia attuale foto del profilo su FB, non è proprio un cartone animato della mia infanzia, ma io sono rimasto un bambino ;-)
Questo è più che altro un test per vedere come funziona un plugin di WordPress per generare le gallerie fotografiche. Direi che come test, non è male :-)
Per chi non sappia chi sia Tricia Helfer, invito alla visione di Battlestar Galactica.