Di Star Trek XI ho già parlato, si tratta di un film col reboot della serie classica con un nuovo Kirk, un nuovo Spock, un nuovo McCoy e sopratutto una nuova Enterprise. Si una bellissima riproposizione dell’originale nave spaziale di Kirk, la U.S.S. Enterprise NCC-1701 senza lettere. A prima vista sembra un incrocio aggiornato fra la 1701 e la 1701-A che mantiene la linea classica pur aggiornando il design allo stile delle navi da TNG a seguire. Direi che J.J.Abrams ci ha certamente azzeccato almeno del design.
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Vivendo dall’altra parte del pianeta, tecnicamente, delle elezioni politiche americane non me ne dovrebbe fregare nulla ed in vero me ne frega effettivamente molto poco. Il mio disinteresse è dovuto, sostanzialmente, al fatto che in realtà la poltica USA non è mai dipesa granchè dal presidente in carica ma ha da sempre percorso binari dipendenti dalla finanza e dall’economia; dunque dubito che il nuovo presidente possa portare ad un reale cambiamento nella politica estera statunitense come auspicato dalla sinistra alla matriciana di casa nostra o come paventato dalla nostra destra catto-conservatrice. Tuttavia è certamente più interessante commentare l’election day Usa 2008 piuttosto che le nostre elezioni politiche, per quanto bisogna ammettere che, contro ogni mia aspettativa, il nosto parlamento eletto sta approvando tutta una serie di provvedimenti inutili, forse dannosi e di cui, nella maggior parte dei casi, non si avvertiva la necessità; ma tant’è, e torniamo alle elezioni USA. Come ogni persona di buon senso non posso che essere lieto della vittoria di David Palmer… ehm… no quello è un altro telefilm… volevo dire Barack Obama se non altro perchè, come ha scritto oggi Guzzanti padre (persona che mi sembra strano citare ma ormai con la globaLizzazione…) nel non improbabile caso McCain avesse tirato le cuoia ci saremmo trovati alla Casa Bianca niente meno che Sarah Palin sulla quale preferisco astenermi da ulteriori commenti. Se pure, come dicevo, dubito che in USA il presidente incida realmente, se non per pochi aspetti della politica federale, sull’orientamento politico del paese, provare ad inquadrare la presidenza Obama nel contesto socio-politico dell’America de “i Jefferson”, de “i Robinson” o di “Arnold”, (sto parlando di fine anni ’70 inizio anni ’80) mi risulta davvero difficile se non impossibile. Obama si presenta praticamente come un Kennedy di colore e l’America lo ha accettato come comandante in capo; tanto mi basta per essermi svegliato questa mattina con un lieve sorriso sulle labbra.
Dopo sei anni ritorna X-Files con una nuova avventura per gli agenti Mulder e Scully, nuovamente sul grande schermo dopo il deludente film di 10 anni fa. Che dire: rivedere la strana coppia di agenti dell’FBI di nuovo alle prese con il paranormale è come fare una rimpatriata con dei vecchi compagni di scuola, piacevole, forse un po’ stucchevole al limite vagamente noioso; tuttavia devo ammettere che contrariamente alle mie aspettative la formula di X-Files non risente affatto dell’età, anzi atmosfere, storia, caratterizzazione dei personaggi sono assolutamente in linea con le moderne serie americane tanto che, se potessi, suggerirei a Chris Carter di fare un sequel, un prequel, un remake, un reboot o quello che va più di moda oggi basta che lasci a casa Robert “T1000” Patrick. Unica nota stonata…spoiler…ma c’era proprio bisogno di farli accoppiare quei due?
Uno dei telefilm indimenticabili degli anni ’80 è certamente “The Greatest American Hero” conosciuto da noi come “Ralph Supermaxieroe” a imperitura memoria dell’incompetenza degli adattatori nostrani. Il telefilm di Stepjen J.Cannnell è durato solo tre stagioni ed era una commedia che prendeva in giro tutti gli stereotipi dell’eroe americano da John Wayne a Capitan America. In tempo di revival ecco pronto un film probabilmente per la TV. La sceneggiatura del remake non è ancora trapelata ma sicuramente avranno una parte (non un cameo) i protagonisti della serie Robert Culp (Bill Maxwell), Connie Sellecca(Pam Davidson) e William Katt(Ralph Hinkley).
Katt dovrebbe avere una parte anche nella terza stagione di di Heroes, ritornando a fare il supereroe in un contesto diverso.
P.S. quella della foto e Connie Sellecca al secolo Concetta Sellecchia protagonista della serie originale
In periodo di revival è tornato finalmente Supercar. Oddio, il pilot è tornato a febbraio sulla NBC e visto il successo pare che in autunno verranno prodotti i primi 12 episodi della prima stagione.
La serie parte dall’assunto che a ideare la Knight Industries Two Toushand non fu Wilton Knight ma Charles Graiman, uno scienziato geniale coinvolto da Wilton nella fondazione Knight per la lotta contro il crimine e che dopo la costruzione di KITT si ritirò insieme alla figlia in un paese di campagna per continuare le sue ricerche. Ciò va in contraddizione con la serie classica dove fu Wilton ad ideare l’intelligenza artificiale e la copertura polimerica di KITT e dove la Trans Am fu scelta non per l’amore di Charles per le macchine sportive ma perchè era la stessa auto di Micheal Long (devo rivedere il pilot della serie classica). Ad ogni modo, un gruppo di terroristi internazionali ha, scoperto il rifugio di Charles Graiman ed è deciso a trafugare le ricerche. Quando arrivano al laboratorio, Graiman si fa credere morto e i terroristi riescono a trafugare gli hard disk criptati ma si trovano nell’officina dove è stato costruito il Knight Industries Three Thousand. L’irruzione nell’officina è meravigliosa, sembra un videoclip, i terroristi trovano gli schemi della Mustang Shelby (nuova KITT), il computer della vecchia KITT, parti di ricambio della Shelby, la targa della Trans Am e non capiscono dove sono e cosa è stato fatto li, quando improvvisamente la Shelby prende vita e sparisce a tutta velocità nella notte. I terroristi a questo punto vanno in cerca di Sarah Graiman anche lei scienziata per farsi aiutare a decriptare i codici ma KITT arriva prima. Da qui in poi fra inseguimenti e corse sulle colline viene reclutato anche il nuovo pilota Mike Traceur, ex ranger e pilota fallito, ma anche figlio di Micheal Knight. E ancora una volta “un uomo solo può cambiare le cose”, Mike e KITT fermano i terroristi e salvano Charles Graiman e fanno rinascere la fondazione. A dire il vero Mike non era troppo convinto di ciò ma si decide dopo l’incontro col padre Micheal Knight. Di questa parte retorica che vede il cameo di David Hasseloff vestito da becchino, francamente, si poteva tranquillamente fare a meno.
Che dire la nuova serie, o almeno il pilot, è davvero ben fatto la nuova macchina e a dir poco meravigliosa. Pensavo che la linea più tozza della Mustang avrebbe fatto rimpiangere la linea filante della Trans Am ma mi sbagliavo.
IL CAST
Justin Bruening … Mike Traceur
Deanna Russo … Sarah Graiman
Sydney Tamiia Poitier … Carrie Rivai
Bruce Davison … Charles Graiman
David Hasselhoff … Michael Knight