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Come quasi tutti gli anni, la festa di San Nicola a Bari è stata caratterizzata dall’esibizione delle Frecce Tricolori.
Sarà che ho visto molte volte lo spettacolo della PAN, sarà che mi sono girato le fiere aeronautiche di mezzo mondo, sarà a causa della scarsa lungimiranza di aver chiuso gli accessi ai parcheggi di scambio per chi proveniva da Sud, ho trovato l’esibizione, a cui ho assistito da un campo incolto alla periferia della città, abbastanza noiosa e scontata, anche perché, non ho visto eseguire molte figure verticali, probabilmente a causa delle nuvole basse. Pierpaolo comunque si è divertito tantissimo.

Le Frecce Tricolori sono così famose in tutto il mondo che un MB339 con la livrea della PAN è persino esposto sul ponte dell’Intrepid, portaerei e museo galleggiante ancorata al molo 86 di New York, ed è quello che si vede nella prima foto; le altre foto sono relative all’esibizione a Bari del 8 maggio 2011 e non sono il massimo, visto la distanza del fotografo dal luogo dello spettacolo aeronautico

Anni di film di fantascienza e tanti noiosi resoconti delle missioni spaziali che negli anni ’80 e ’90 che hanno portato l’uomo ad avere un presidio stabile nell’orbita terrestre, prima sulla MIR e poi sulla ISS, ci hanno quasi fatto dimenticare che, solo 50 anni fa, l’uomo non aveva ancora messo il naso nello spazio.

Oggi, infatti, si festeggia la ricorrenza di uno degli eventi più straordinari compiuti dall’umanità: il primo volo spaziale attorno alla Terra di Jurij Gagarin, un vero e proprio eroe terrestre.

Il volodel  maggiore Gagarin iniziò, infatti, proprio il 12 aprile 1961 alle 9.07 di Mosca con la navicella Vostok 1 con la quale compì un’intera orbita elittica attorno alla Terra, raggiungendo un apogeo di 302 km e un perigeo di 175 km e raggiungendo la  velocità di 27.400 km/h.  Celebre la frase di Gagarin che guardando, fuori dalla navicella spaziale, quello che nessun uomo aveva mai visto prima, comunicò alla base la famosa frase “la Terra è blu”. Il volo della Vostok 1, pilotata da un computer, si concluse dopo 88 minuti, quando la navicella accese i retrorazzi per  consentire il rientro nell’atmosfera terrestre; Gagarin venne, quindi, espulso dall’abitacolo e paracadutato a terra terminando la sua avventura alle 10.20 ora di Mosca in un campo vicino alla città di Takhtarova.

L’impresa di Gagarin, ebbe ovviamente grandissimo rilievo internazionale accelerando la rincorsa allo spazio fra USA e URSS e portando in pochi anni il primo uomo a mettere piede sulla Luna. Gagarin, a soli 27 anni, fu il primo essere umano della storia a orbitare intorno alla Terra per poterla guardare dallo spazio (o quanto meno il primo a poterlo raccontare). Venne, per questo,  decorato dal premier sovietico Nikita Khruščёv con l’Ordine di Lenin.

 

 

 

Oggi ero in macchina e mi sono improvvisamente ricordato che dovevo fare un bancomat, il mio contratto però prevede le commissioni per i prelievi da sportelli diversi da quelli della banca emittente (questa è un’altra dolorosa storia), ero ormai lontano dalle solite banche e già immaginavo lo sguardo di riprovazione di Monica per aver tardato a saldare la retta dell’asilo di Pierpaolo. Così, ho preso il cellulare, ho premuto un tasto e ho detto cerca popolare bari casamassima e voilà si è aperto google con le indicazioni di dove dovessi andare(*). Si lo so che lo fanno tutti, però fa tanto computer prepara un the Earl Gray a 42 gradi Celsius e poi mi sono sentito particolarmente allegro anche se dovevo pagare l’asilo :-)

La foto mostra un Commodore Vic 20 utilizzato per inviare messaggistica su Twitter,  certo si fa prima col Blackberry ma vuoi mettere la soddisfazione ;-)

(*) che poi il merito è di Google più che del cellulare

 

No, no, non quella banda, non ancora almeno… :-) Mi riferisco all’allarme lanciato dall’ITU (Unione Internazionale delle Telecomunicazioni) e ripreso dal blog di Pino Bruno circa il mobile slowdown, che non è una nuova filosofia alimentare ma l’inesorabile saturazione della banda mobile. Personalmente ho cominciato a pensare a questo possibile problema appena ho cominciato ad utilizzare il Blackberry always connected. Certo la banda che utilizzo per twitter, per le mail, per facebook sul cellulare non è tantissima ma ormai sul mercato ci sono cellulari 3G con Android a partire da 89 euro e se ne vendono a milioni. Saturare il mercato con smartphone, penne  3G, tablet è questione di pochi mesi, dopo di che le telco, anche volendo effettuare gli investimenti necessari sulle infrastrutture, non riusciranno a fornire che connessioni lente e limitate e quando le infrastrutture saranno aggiornate gli smartphone andranno a 100 Mb/s. Le telco non riusciranno mai a stare dietro al mercato semplicemente perché i tempi di ROI ma anche, più banalmente, i tempi per completare le opere non viaggiano in parallelo con quelli per mettere sul mercato nuove tecnologie; dunque è necessario un forte investimento pubblico e, in italia, con i 100 milioni promessi dal governo, siamo ben lontani da qualunque possibilità di crescita nel senso della banda larga (figuriamoci in mobilità). Non mi sento comunque particolarmente pessimista, tutti gli annunci da fine del modo, nel campo dell’informatica e delle telecomunicazioni, sono stati sempre puntualmente smentiti: la fine degli ip (ma non era l’altro giorno?), l’impossibilità di aumentare la velocità di clock dei processori oltre una certa soglia (fino all’introduzione dei processori multicore) e molte altre catastrofi sono state predette, però internet, ad esempio,  pare sia ancora in piedi, sarà che è di derivazione militare ;-)

Anche in questo caso confido una soluzione si troverà,  molti paesi, ad esempio,  stanno sperimentando soluzioni alternative che uniscono il wi-fi al cellulare per la comunicazione dati e non è detto che questi siano solo dei workaround momentanei.

P.S.  Ma che fine ha fatto il wi-max? :-)

Fra i gadget più desiderati di questo 2011, non l’i-Phone 4, non l’i-Pod o il Kindle di Amazon ma la protesi idraulica peniana tricomponente. Questo moderno gadget frutto dei più avanzati studi di biotecnologia è costituito da  due cilindri, riempiti di liquido, collegati mediante un sistema a circuito chiuso a una pompa di controllo a livello dello scroto e a un serbatoio.  Il sistema viene installato attraverso un’unica incisione laparoscopia all’interno dell’organismo rendendo la componente biotecnologica invisibile dall’esterno. Il funzionamento di questo gadget è molto semplice, attraverso il meccanismo di controllo azionabile manualmente da sotto lo scroto (pompetta) viene compresso il liquido nei cilindri impiantati nei corpi cavernosi permettendo la desiderata erezione per il tempo necessario e in maniera assolutamente indistinguibile, sia visivamente che dal punto di vista funzionale, da un’erezione naturale. Per tornare allo stato di riposo è sufficiente agire nuovamente sui comandi di controllo che attraverso la compressione della pompa idraulica riportano l’organo ad una conformazione del tutto normale  e ancora una volta indistinguibile da quella naturale. Questo gadget, in realtà è il primo vero passo  per la creazione dell’uomo cibernetico.