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Non faccio in tempo a ricordare il vino al metanolo di una ventina di anni fa (vedi qui) che quasi profeticamente, dopo la bufala alla diossina, torna, proprio durante il Vinitaly, il vino adulterato(aspetto il titolo vino assasino al TG della sera) e naturalmente questo sarà un alto duro colpo per quel poco di considerazione che rimane per l’Italia all’estero ma tant’è. Ritornare con la mente al vino al metanolo ha scatenato in me tutta una serie di associazioni mentali strane. Non mi è venuto affatto in mente che gli avvelenamenti da vino al metanolo avvennero lo stesso anno di Chernobyl e dell’esplosione del Challenger ma stranamente mi sono tornati dei flashback della diretta di Vermicino di qualche anno prima e l’immagine distinta di un borsello. Si proprio quel ridicolo accessorio che spopolava fra gli uomini negli anni ’70. A ripensarci mi chiedo come diavolo facessero a girare con quei cosi. Oddio comodi sono comodi specialmente oggi che andiamo in giro con un telefonino, uno smart phone, una penna usb e altri ammenicoli, però che brutti!!! Ricordo che mio zio fighetto lo ostentava come status symbol, mio padre piuttosto che averne uno si sarebbe fatto uccidere.

Ieri ho distrattamente mangiato un’ottima mozzarella di bufala proveniente dalla Campania. Purtroppo il mio disinteresse per le cose terrene mi ha fatto dimenticare che tutti i giornali sono concordi nell’affermare che adesso vado in contro a morte certa e terribile a causa dell’enorme quantitativo di diossina riscontrato nel latte di bufala campana (per colpa dei roghi di rifiuti?). Così terrorizzato mi metto su internet a cercare quali siano gli effetti distruttivi delle “elevate” concentrazioni di diossina riscontrate nella mia mozzarellona (com’era buona però…) e molti siti concordano sul fatto che devo morire, non tutti mi sanno dire quando però. Allora, prima di organizzare il mio funerale, cerco delle statistiche sull’incidenza della mortalità da diossina a seguito di forti concentrazioni nell’ambiente, mi imbatto nell’incidente di Seveso e un po’ mi tranquillizzo. Ma sono ancora preoccupato e, prima di far erigere un mausoleo in mia memoria, cerco le cause e le concentrazioni di diossina che portano all’insorgenza di gravi malattie, ma si sa su internet non sempre si trova quel che si cerca… però nelle mie peregrinazioni scopro che un quantitativo di diossina molto molto superiore a quello della mia buonissima mozzarellona si sprigiona dai barbecue e che fra l’altro la carne arrostita DEVE essere assolutamente evitata perchè causa dell’insorgere di altre, numerose, malattie mortali(meglio cotta al vapore possibilmente nella pentola a pressione), a questo punto mi calmo definitivamente e mi convinco di essere immune e sono costretto a chiamare quello della carrozza funebre per disdettare la prenotazione.
Intanto un intero settore economico è stato devastato, così come per l’aviaria, la mucca pazza e tutte gli altri scoop degli ultrimi anni a partire dal vino al metanolo degli anni ’80.

Sopravvivere alle feste è stato come combattere l’intera campagna di Unreal Tournment tutta d’un fiato in modalità Deathmatch ed entrambe le cose le ho fatte negli ultimi due giorni. Il gioco, se pur vecchio, l’ho preso usato per la Ps2 a 5 euro, i parenti a cui sopravvivere per la pasqua ce li avevo già. Un vero tour de force, corri di qua corri di la, mi sembrava di essere una trottola. Ma che cazzo non si possono accontentare di un sms, che ormai fatico a mandare pure quelli. Pierpaolo, poi, è quello che ne ha “risentito” di più, sballottato fra un nonno e una zia gli sembrava di essere a Disneyland e adesso e qui nel suo “recinto”, eccitato manco avesse cinque anni e fosse la notte di natale, che lascia un gioco per prenderne un altro in un tripudio di gridolini; ho terrore per la notte che si approssima.
Leggevo un paio di articoli sul risparmio energetico in generale. In uno si fa menzione della famosa lucina dello stand-by di tv e altri ammenicoli, che se spenta farebbe risparmiare non so bene quanta enrgia elettrica, tanto che si sono inventati sistemi telecomandati per togliere la corrente a tutti gli apparecchi; questo è un classico esempio di “risparmio” che tende a cambiare il mio stile di vita e che dunque stento ad accettare(vedi La Fine di un’era). A parte che non sono affatto convinto che i calcoli sul risparmio presunto derivante dalla disattivazione dello stand-by siano veritieri è probabile che il gioco (sia in termini di costo economico che di impatto ambientale) valga la candela della comodità di poter attivare e disattvare sistemi da remoto… non è questo il modo di ridurre i consumi energetici.

Stiamo assistendo in questi mesi ad un incremento progressivo del prezzo del petrolio e di riflesso dei costi dell’energia. L’economia occidentale, è inutile nascondersi dietro ad un dito, si basa sugli idrocarburi. Se è vero che fino ad ora le crisi petrolifere sono sempre state generate da problemi politici o da speculazioni economiche è inevitabile considerare che ormai si è giunti o ci si sta rapidamente approssimando, al punto di flesso della produzione mondiale di petrolio e, complici anche la crescita economica e produttiva dei paesi del sud-est asiatico, la domanda globale è in costante aumento. In poche parole il petrolio sta finendo ed è il caso di prepararsi qualche alternativa. Il sistema economico, in particolare nei paesi occidentali, finora ha considerato l’energia prodotta dagli idrocarburi virtualmente inesauribile generando un modello sociale basato su questo. Lo stesso concetto di libertà personale, paradossalmente è basato sul petrolio. Oggi non è raro che il posto di lavoro sia cinquanta-cento chilometri dalla propria abitazione, ma chi si deve fare al massimo un’ora di macchina per andare a lavoro raramente si considera pendolare e mai usa il mezzo pubblico se non costretto. Sono dunque libero di scegliere dove abitare come sono libero di farmi 60 km la domenica pomeriggio per andare al nuovo mega centro commerciale. Se penso che mio nonno si spostava dal paesello solo raramente e quello era considerato un evento non posso non considerare queste come conquiste di libertà, libertà però ora minacciata non da sangunari terroristi ma dal fatto di derivare direttamente da un modello di sviluppo basato su una risorsa solo virtualmente infinita.
La crisi a cui andiamo sempre più velocemente incontro rischia di mettere in discussione l’intero way of life della nostra società e ad oggi non sembrano esserci soluzioni credibili per risolvere il problema e mantenere lo status quo. Dunque l’unica soluzione sembrerebbe quella di modificare il nostro modo di vivere nel senso di evitare gli sprechi anche se tutti i media, continuamente, da almeno trenta anni cercano di far passare il messaggio opposto. Evitare gli sprechi a tutti i livelli deve passare come messaggio “etico” non solo per attuare un deciso risparmio energetico ma per contrastare una cultura economica basata su indicatori incompleti come gli indici riferiti alla produzione e al consumo, non può passare il messaggio che spendere serve a far girare l’economia, non è possibile che flotte di camion trasportino acqua imbottigliata da Nord a Sud e viceversa, non è possibile dover progettare telefonini biodegradabili perchè la loro vita utile è sempre più
breve solo in quanto sorpassati dalle mode. Si badi non sto proponendo di rinunciare al proprio modo di vivere e nemmeno di rinunciare al supefluo(io sono notoriamente il re dei gadget inutili) ma solo di razionalizzare i consumi essendo attori consapevoli delle proprie scelte senza farsi influenzare dal voluttuario eletto a necessità vitale ma senza rinunciare alle cose che ci piace fare.

Non hai santi in paradiso, il tuo amico più influente è l’amministratore del condominio,lavori in un call center con un contratto a progetto di tre mesi rinnovabile, a stento riesci ad arrivare alla fine del mese, non sai se la prossima settimana il tuo “manager” ti darà il ben servito? Bene sappi che per tutto questo c’è una soluzione!
Il fatto è che c’è sempre una soluzione ma non è detto che debba piacere e se una donna carina può sempre aspirare a sposare un milionario, le ricche ereditiere scarseggiano sul mercato e comunque, in generale, sono troppo sgamate.
Certo che l’Italia è sempre più il paese di Pulcinella, tutti a badare ai cazzi propri e a giustificare con assurde teorie modi di pensare che pure il mio bisnonno bigotto avrebbe considerato da conservatori. E se qui si va sempre più verso un moderno medioevo dove le poche libertà morali conquistate negli anni settanta vengono messe costantemente in discussione dalle crociate di teocon reazionari nei parchi d’Olanda da oggi si può limonare o fare sesso liberamente, anche di giorno, sia pure con un po’ di discrezione. Dalle mie parti qualche tempo si stava per realizzare un parcheggio a pagamento dove le coppiette potevano appartarsi senza timore di guardoni, rapinatori o peggio (business che fra l’altro era venuto in mente anche a me in tempi meno recenti :-) ) apriti cielo orde di perbenisti a ipotizzare le peggiori storie e torme di diciottenni che continuano “di nascosto” a far l’amore in macchina con i giornali sui vetri e meno male che oggi c’è l’aria condizionata di serie.

Aggiornamento: vabbè era la solita boutade