Articoli

Notizia di oggi: a Lerici, in provincia di La Spezia, il sindaco ha emesso un’ordinanza che vieta il costume da bagno al di fuori delle spiagge con salate sanzione ai contravventori. L’ordinanza a quando dice l’ANSA sarebbe nata dalle proteste dei cittadini nei confronti dei moltissimi bagnanti in costume che vanno al bar o a fare acquisti.

Ora mi domando cosa c’hanno da protestare questi cittadini. Basta fare un po’ di zapping, non a mezzanotte ma alle tre del pomeriggio, per vedere, im tre canali su cinque, una serie di battone rifatte(male, ma chi cazzo è il prototipo) assumere pose volgari ed ammicanti di fronte alle telecamere, ma qui nessuno si lamenta, anzi tutti pronti a vendersi un rene per vedere le proprie figlie troieggiare su una tv locale di fronte allo sguardo viscido di un sedicente produttore televisivo. Ma cosa c’hanno da protestare se vivono in un paese con un presidente del consiglio tacciato, come minimo, di essere un puttaniere, e poco importa che sia vero se ci sono persone che lo invidiano per questo.

Tre giorni di vacanza erano esattamente cio’ di cui avevo bisogno. Il week-end lungo del primo maggio in Umbria a vedere i bellissimi aquiloni di Castiglione del Lago con una puntatina a Firenze e ad Arezzo. Non ero mai stato a Firenze prima e, francamente, non solo pensavo fosse molto piu’ bella, non mi aspettavo minimamente di imbattermi in tutte quelle barriere architettoniche, in una viabilita’ vergognosa, aree di sosta sottodimensionate e malsegnalate e un servizio di TPL (deformazione professionale) tutt’altro che invidiabile. In tutta la citta’ non c’era un bagno pubblico funzionante per non parlare di posti dove cambiare il pupo. Comunque nonostante le scalinate con il passeggino in spalla, anche quella a Firenze e’ stata una bella giornata, fra l’altro con un sole quasi estivo, giravo con la t-shirt di Doraemon ;-)

Al di la di ogni aspettativa, poi, la passeggiata ad Arezzo, bellissima piccola citta’, con un immenso mercato dell’antiquariato. Ma il piatto forte della vacanzina e’ stata sicuramente, per me, la parte enogastronomica. Ho mangiato da dio in due ristoranti di Castiglione del Lago e ho fatto una piccola scorta di salami e prosciutti “fatti in casa” da una piccola macelleria/salumeria dove ero già stato un paio di anni fa, niente a che vedere con le norcinerie “commerciali” di cui e’ disseminata l’Umbria.

Piccola curiosita’, in questi giorni sono entrato e uscito dall’autostrada una quindicina di volte e tutte le volte c’era, ovviamente, coda al casello, dappertutto tranne che nella corsia blu, quella del pagamento con le carte… in pratica saltavo la coda e passavo il casello senza aspettare un istante… italiani, che gente strana!

Mi piacciono le pandemie annunciate, politici e giornalisti danno sempre il meglio di se e sono sempre un occasione per parlare d’altro. Dopo vitelli e polli e’ la volta dei maiali dopo l’aviara e la mucca pazza, dunque, si parte con la suina o Nuova Influenza o H1N1 che dir si voglia. A darmi l’annuncio, la solita TV in un TG che pigramente elencava le nostre solite sciagure quotidiane, mi giro e ascolto di questa nuova ondata pazzia collettiva. La giornalista diceva che un ceppo di una malattia letale per i suini e’ mutato trasmettendosi all’uomo e mietendo vittime piu’ del terremoto dell’Abruzzo, a Città del Messico, pero’… li’ per li’ mi sono pure un po’, spaventato, la giornalista aveva talmente la faccia da maiala che pensavo fosse gia’ affetta da qualcosa e che volesse trasmettermelo attraverso l’antenna del digitale terrestre; poi ho pensato che, tutto sommato, non e’ che ci siano state tutte queste vittime in Abruzzo e che la maial…ehm…giornalista, magari, non avesse nulla, o almeno nulla che si potesse trasmettere via etere, ma che e’ solo una delle possibili candidate del PDL al parlamento europeo. A proposito di PDL, naturalmente, non poteva mancare un intervento del nostro “papi” nazionale che in una delle sue migliori performance si e’ intrattenuto all’assemblea nazionale della coldiretti mangiando mortadella in pubblico per dimostrare la non tossicita’ del prodotto nostrano. Eppure ero convinto che per lui il Mortadella fosse come la kriptonite per il giovane Clark Kent…

… riprendo questo intervento dopo una vacanza di tre giorni e…

… dopo essere stato in Umbria, aver mangiato tonnellate di salami e prosciutti alla faccia della H1N1 torno qui e leggo che la Nuova Influenza tutto sommato e’ sotto controllo, abbiamo un caso di guarigione pure in italia (chi l’avrebbe mai detto?!?!), che non ci sono piu’ veline, letteronze e scimmiottine candidate all’europarlamento e che la fisrt lady de noialtri ha chiesto il divorzio causa goccia(?!?) che ha fatto traboccare l’augusto vaso, mah non si può star via tre giori eh!

Non ho mai amato il kebab (mi ci mettono sempre l’agnello) ma mi tocca andare nel peggiore locale arabo di periferia che riesco a trovare dalle mie parti a mangiare un kebab con pane arabo e mi tocca pure farlo la sera del 25 aprile per ricordare la Liberazione. Sono comunista? Ma va la… non è possibile fare un’ordinanza che vieta di mangiare un cono gelato artigianale passeggiando per strada… e tutto questo, dopo ordinanze dello stesso tenore di Lucca, Brescia e Forli’, per impedire il proliferare delle “kebaberie”. Come se non bastasse, poi, l’ordinanza prevede che non e’ possibile somministrare nei locali “artigianali” bevande se non autoprodotte, come dire che non posso più mangiare un cazzo di trancio di pizza con una Coca Cola. OK l’ordinanza l’han fatta, per ora, in Lombardia e c’e’ da dire che fra una pizza lombarda e un gelato milanese effettivamente preferisco il kebab, ma ovviamente non è questo il punto e poi siamo in banana republic (non c’entrano niente Dalla e De Gregori), non vorrei che si finisse non poter mangiare un buon gelato sul porto di Monopoli.

Vivo in una città, Bari, dove il problema degli immigrati non è sentito come nelle regioni del centro-nord; sarà perchè qui da noi i clandestini sono solo di passaggio o perchè la criminalità nostrana è ben radicata nel territorio e non vi è spazio per delinquenti d’importazione, a parte la breve parentesi degli sbarchi di massa albanesi di una quindicina di anni fa, io non sento assolutamente il problema degli immigrati. Non che non ce ne siano, ma sicuramente molto meno che in altre città (l’ultima volta che sono stato a Verona avevo la sensazione di essere nel Nord Africa, se pure non avvertivo nessuna sensazione di insicurezza, cosa che, al contrario, mi capita SEMPRE quando vado in giro per le strade di Bari e non certo per colpa degli extracomunitari). Dunque, sarà che io qui non avverto il problema, ma mi sono realmente rotto il cazzo dei mezzi di informazione che devono creare il caso ogni volta che c’è di mezzo un immigrato. Nelle scorse settimane c’è stata la storia, vergognosa, dei rumeni accusati di stupro e scagionati dall’esame del DNA oggi è la volta degli sciacalli del terremoto in Abruzzo. Tutte le agenzie di stampa battono la notizia: – Arrestati quattro rumeni che si erano introdotti in una casa disabitata da dove avevano sottratto dei gioielli – Notizia di stamattina: – Processo per direttissima i rumeni sono stati assolti – Mi chiedo cosa sia successo, il giudice è impazzito e ha assolto degli sciacalli? No, un emulo di Magnum P.I. decide di seguire una badante rumena che si era fatta dare le chiavi della casa dal suo anziano assistito per recuperare i suoi averi e tornare a casa. La badante entra in casa, prende i SUOI gioielli, vengono chiamati i carabinieri, la donna e suoi tre amici che l’aspettavano fuori viene arrestata e processata per direttissima. Assodata la vicenda i quattro vengono assolti e rilasciati con tante scuse. I media dopo l’enfasi data alla notizia dell’arresto dei quattro sciacalli rumeni, pubblicano si la “smentita” ma ovviamente in sordina. Posso capire che in molte parti d’italia sacche di delinquenza, provenienti da realtà disagiate attraverso l’immigrazione, possano realmente creare qualche problema di ordine pubblico, ma dubito che ci sia soluzione in una società globalizzata e dubito pure, fortemente, che questo sia un problema di portata nazionale a parte nella mente malata di xenofobia di certi personaggi ignoranti, dalla mentalità ristretta e con il terrore della propria ombra, essendo nera. Piuttosto sono gli altri stati che dovrebbero ergere un recinto attorno ai nostri confini visto il comportamento dell’italiota all’estero, rappresentato degnamente dal proprio leader che continua imperterrito ad inanellare figure meschine in tutti i consessi internazionali.

P.S. Sono sempre in attesa che Francia, Germania o Inghilterra ci dichiarino guerra per arrendermi.