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Di Star Trek XI ho già parlato, si tratta di un film col reboot della serie classica con un nuovo Kirk, un nuovo Spock, un nuovo McCoy e sopratutto una nuova Enterprise. Si una bellissima riproposizione dell’originale nave spaziale di Kirk, la U.S.S. Enterprise NCC-1701 senza lettere. A prima vista sembra un incrocio aggiornato fra la 1701 e la 1701-A che mantiene la linea classica pur aggiornando il design allo stile delle navi da TNG a seguire. Direi che J.J.Abrams ci ha certamente azzeccato almeno del design.

Dopo sei anni ritorna X-Files con una nuova avventura per gli agenti Mulder e Scully, nuovamente sul grande schermo dopo il deludente film di 10 anni fa. Che dire: rivedere la strana coppia di agenti dell’FBI di nuovo alle prese con il paranormale è come fare una rimpatriata con dei vecchi compagni di scuola, piacevole, forse un po’ stucchevole al limite vagamente noioso; tuttavia devo ammettere che contrariamente alle mie aspettative la formula di X-Files non risente affatto dell’età, anzi atmosfere, storia, caratterizzazione dei personaggi sono assolutamente in linea con le moderne serie americane tanto che, se potessi, suggerirei a Chris Carter di fare un sequel, un prequel, un remake, un reboot o quello che va più di moda oggi basta che lasci a casa Robert “T1000” Patrick. Unica nota stonata…spoiler…ma c’era proprio bisogno di farli accoppiare quei due?

Il mito di Kyashan ritorna in una nuova incarnazione e con una nuova storia e a giudicare dal primo episodio di questo Casshern Sins lo fa mantenendo gli stessi livelli dell’anime degli anni ’70.
Ritroviamo l’androide nato dalla fantasia di Tastunoko in un mondo soffocato dalle piogge acide e dalla carenza di sole e dominato dalle macchine se pure in piena decadenza.
Nella nuova serie i robot non sembrano solo macchine da distruzione ma hanno coscienza di se e paura di morire, una morte causata dal progressivo decadimento iniziato quando Casshern ha ucciso il Sole chiamato Luna. Ancora una volta l’eroe è destinato a combattere contro i robot fra cui si è diffusa la leggenda che l’unico modo per sopravvivere e fermare la rovina è di mangiare Casshern. In questo primo episodio troviamo anche Briking in una parte quanto meno ambigua e anche nuovi personaggi come Ringo un bambino (credo) androide e suo nonno. La scena in cui Ringo si mostra terrorizzato di fronte alla furia distruttiva di Casshern, dopo che questi lo salva dal robot che gli stava per schiacciare la testa, vale tutto l’episodio e ci riporta alle atmosfere di paura del diverso che caratterizzavano la serie classica.]]>

« Le macchine emersero dalle ceneri dell’incendio nucleare. La loro guerra per sterminare il genere umano aveva infuriato per anni e anni. Ma la battaglia finale non si sarebbe combattuta nel futuro: sarebbe stata combattuta qui, nel nostro presente…OGGI »

Nel 1984 giunge dal futuro un androide deciso ad uccidere, Sarah Connor, la madre di John, l’uomo che nel 2029 avrebbe condotto gli umani, superstiti dalla guerra nucleare, nella lotta contro Skynet e il suo esercito di Terminator.
Sarah Connor riesce a sfuggire alla terribile macchina da guerra e a distruggerla in una pressa idraulica, ma saranno proprio i rottami del T-800, ritrovati da Myles Dyson, direttore della Cyberdyne Systems a permettere la ricerca finanziata dal governo, per la costruzione da parte della Cyberdyne di un esercito di androidi da combattimento…

…di questi giorni la notiza che la Cyberdyne inc., una società giapponese, darà inizio alla produzione in larga scala di Repliee R-1, un androide con le sembianze di una bambina di 5 anni ricoperta di pelle al silicone, una cinquantina di sensosri e una quantità di servomeccanismi che insieme alla possibilità di articolare un certo numero di parole la rende in grado di esprimersi come una bambina di cinque anni e di essere, secondo le intenzioni dei suoi creatori, in grado di interagire con anziani e disabili.
Nei mesi scorsi la Cyberdyne era salita alla ribalta delle cronache con l’annuncio della commercializzazione degli HAL(Hybrid Assistive Limb), esoscheletri in grado di aiutare i disabili e… potenziare gli umani…

In periodo di revival è tornato finalmente Supercar. Oddio, il pilot è tornato a febbraio sulla NBC e visto il successo pare che in autunno verranno prodotti i primi 12 episodi della prima stagione.

La serie parte dall’assunto che a ideare la Knight Industries Two Toushand non fu Wilton Knight ma Charles Graiman, uno scienziato geniale coinvolto da Wilton nella fondazione Knight per la lotta contro il crimine e che dopo la costruzione di KITT si ritirò insieme alla figlia in un paese di campagna per continuare le sue ricerche. Ciò va in contraddizione con la serie classica dove fu Wilton ad ideare l’intelligenza artificiale e la copertura polimerica di KITT e dove la Trans Am fu scelta non per l’amore di Charles per le macchine sportive ma perchè era la stessa auto di Micheal Long (devo rivedere il pilot della serie classica). Ad ogni modo, un gruppo di terroristi internazionali ha, scoperto il rifugio di Charles Graiman ed è deciso a trafugare le ricerche. Quando arrivano al laboratorio, Graiman si fa credere morto e i terroristi riescono a trafugare gli hard disk criptati ma si trovano nell’officina dove è stato costruito il Knight Industries Three Thousand. L’irruzione nell’officina è meravigliosa, sembra un videoclip, i terroristi trovano gli schemi della Mustang Shelby (nuova KITT), il computer della vecchia KITT, parti di ricambio della Shelby, la targa della Trans Am e non capiscono dove sono e cosa è stato fatto li, quando improvvisamente la Shelby prende vita e sparisce a tutta velocità nella notte. I terroristi a questo punto vanno in cerca di Sarah Graiman anche lei scienziata per farsi aiutare a decriptare i codici ma KITT arriva prima. Da qui in poi fra inseguimenti e corse sulle colline viene reclutato anche il nuovo pilota Mike Traceur, ex ranger e pilota fallito, ma anche figlio di Micheal Knight. E ancora una volta “un uomo solo può cambiare le cose”, Mike e KITT fermano i terroristi e salvano Charles Graiman e fanno rinascere la fondazione. A dire il vero Mike non era troppo convinto di ciò ma si decide dopo l’incontro col padre Micheal Knight. Di questa parte retorica che vede il cameo di David Hasseloff vestito da becchino, francamente, si poteva tranquillamente fare a meno.

Che dire la nuova serie, o almeno il pilot, è davvero ben fatto la nuova macchina e a dir poco meravigliosa. Pensavo che la linea più tozza della Mustang avrebbe fatto rimpiangere la linea filante della Trans Am ma mi sbagliavo.

IL CAST

Justin Bruening … Mike Traceur
Deanna Russo … Sarah Graiman
Sydney Tamiia Poitier … Carrie Rivai
Bruce Davison … Charles Graiman
David Hasselhoff … Michael Knight