Questo week-end sono stato invitato ad un evento SAP nella magnifica cornice della città di Ravello sulla costiera Amalfitana. Era un po’ che non accettavo inviti a convegni, conferenze, seminari et similia. In generale questo genere di eventi mi piace, mi consente di conoscere diverse realtà e di avere nuovi contatti, tuttavia, proprio per questo mi stanca molto, mi sembra di lavorare 24 ore al giorno per due-tre giorni. Questa volta è stato diverso: visto che me ne hanno dato la possibilità, sono venuti con me Monica e il “terrorista basso” (basso perchè è in grado di entrare in un ascensore senza far scattare la fotocellula).
L’evento è stato molto interessante, in particolare il dibattito-tavola rotonda, forse un po’ troppo indulgente nei confronti della realtà economica/imprenditoriale meridionale. In verità i fenomeni d’eccellenza ci sono, ci si è solo dimenticati di dire che sono troppo pochi e non fanno sistema, ma in fondo eravamo tutti meridionali e un po’ di autoindulgenza alla “Bellavista” forse non è poi così negativa. Interessanti anche gli interventi di due persone che fanno più o meno il mio stesso mestiere: per uno era divertente il fatto di sapere quello che non ha detto sulla riorganizzazione dei sistemi informativi aziendali e sono stato totalmente d’accordo con l’altro quando affermava che nei processi decisionali di un’azienda di grandi dimensioni non si può, ormai, prescindere dal conviolgimento del CIO anche per le attività non direttamente legate al suo campo di applicazione (che poi non c’è alcuna attività di un’azienda moderna o pseudo-tale che possa essere al di fuori dell’area di interesse del CIO)
Toh ho scritto un post quasi serio… non posso non menzionare l’albergo dell’evento, complimenti a SAP Italia per la scelta della location, non ricordo di essere mai stato in un albergo così bello in un posto così affascinante; il sabato pomeriggio libero poi ci ha permesso di fare un salto ad Amalfi e a Salerno che è, inaspettatamente, molto più bella del previsto.
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Si trova fra Rimini e San Marino ed è un vero e proprio museo a cielo aperto di aerei, elicotteri e in generale armamenti.
ci sono stato durante le ultime vacanze. Il costo del biglietto è di dieci euro ma ci si passano un paio d’ore ad ammirare aerei più o meno recenti in mezzo al verde delle colline e considerando che il centro, pare, non sia sovvenzionato dall’aeronautica militare è un gran bel risultato.
Ho messo on-line una galleria con le foto scattate durante la gita che si possono vedere qui.
Per saperne di più qui si trova il link al sito del museo.
Siamo di quegli italiani che quando possono vanno in vacanza all’estero, così tanto per incontrare gente diversa anche se poi i nostri connazionali sono dappertutto, basta seguire la scia di immondizia e di rumori molesti. Quest’anno però il bimbo piccolo ci ha convinti che era meglio evitare scali aerei, metropolitane e autobus in favore di una rilassante settimana in Trentino con l’auto in uno sperduto e ameno paesino del Sud Tirolo. Prenotata la settimana pensiamo che fare mille chilometri in macchina col bambino forse è un po’ eccessivo e ci sta tutta una pausa a metà strada, così prenotiamo due giorni a San Marino all’andata e un giorno a Senigallia al ritorno e già questo mi doveva far pensare… Qualche giorno dopo Rocco mi dice che sta in vacanza in un residence a Bibione, in Veneto, e che ci voleva ospitare un paio di giorni (era una vita che non ci si vedeva)… ed ecco che la tranquilla settimana fra i monti si trasforma a poco a poco nel classico tour de force delle nostre vacanze con una percorrenza totale di 4.700 chilometri.
Riassumo tanto per ricordare: siamo stati nell’ordine a San Marino, al Museo dell’Aeronautica di Rimini, a Rimini, a Riccione, a San Lorenzo di Sebato, a Brunico, sul Glassglossner in Austria, a Liens, ad Insbruck, a Bressanone, a Bolzano, a Merano, sul lago di Misurina, a Cortina, di nuovo a Brunico, a Venezia, a Bibione, a Senigallia e abbiamo attraversato due volte le decine di paesini nella valle di Cadore.
In tutto ciò il Trentino è stata la cosa più pallosa, proprio non ce la faccio a stare in un albergo che sembra il reparto geratria del policlinico e a cenare al massimo entro le otto e mezza perchè dopo i locali devono chiudere le cucine; poi francamente mi da fastidio stare in Italia ed essere circondato da gente che parla solo tedesco, fosse una bella lingua poi…]]>
Periodaccio a lavoro: si chiudono un po’ di progetti e in attesa delle vacanze estive mi trovo a barcamenarmi alla meglio in situazioni in cui proprio non vorrei trovarmi, che posso farci se mi ci cacciano sempre dentro… Comunque almeno il week-end si riesce a staccare e si può pensare alle vacanze, così, continuando il trend del pensionato vacanziero dopo il lago di Bracciano, il Cilento eccomi a prenotare il Trentino come meta per le ferie di agosto. Beh almeno da li si può fare un salto in Svizzera, in Austria, in Slovenia. Intanto questo week-end sono stato per la prima volta a mare in questa stagione e sopratutto per la prima volta ci ho portato Pierpaolo. Ho provato a metterlo da solo nel salvagente ma un onda l’ha travolto e bagnato come un pulcino ha deciso di attaccarsi a me per tutto il tempo del bagno, senza però riparmiare sorrisi da paraculo a chiunque gli rivolgesse un briciolo di attenzione, sopratutto se donne.
Nel week end c’è anche, a volte, il tempo di cazzeggiare un po’; così, ho fatto alcune ricerche in internet su amici e colleghi anche se la mia connessione, per colpa di Wind, che dopo due mesi e mezzo non riesce nemmeno a dirmi quel’è il problema, è rabberciata fra un modem 56k e una connessione UMTS (che è molto peggio di come la decantano in TV). Si scoprono un sacco di cose nel magico mondo del world wide web: così ho ritrovato un vecchio collega del servizio civile che quasi avevo dato per morto(avevo visto i manfesti) ma che invece rivende vini da qualche parte nel nord-est e il mio vecchio capo che è riuscito ad assumere una ragazza che sa (quasi) usare internet e che gli ha spiegato come si fa e così finisce che me lo ritrovo su Usenet con un nick improbabile.
Ormai chiamo i post come le feste nazionali, comunque… ritorno alla vita normale e alle quotidiane seccature. Ultimo giorno di ferie per il ritorno a casa e la sistemazione delle cose che altrimenti rimarrebbero così fino al prossimo trasloco. Dalle 8.00 le solite quindici-venti telefonate, l’unica soluzione è ormai di cambiare il numero del cellulare. Certe volte mi sento un tipo in gamba molte altre uno normale finito per sbaglio nel pianeta delle scimmie, solo che ho beccato l’episodio della miniserie dove non si erano ancora evolute. Prendi i call center; io mi rendo conto che quei poveracci sono spesso precari, sottopagati e fanno pure un lavoro infame, ma santiddio mi volete, cazzo, dire che fine ha fatto la mia ADSL che ormai sono 19 (DICIANNOVE) giorni che sono senza internet… e che non si azzardino a mandarmi la fattura. Comunque in questo ponte del 1 maggio ci siamo fatti una piccola vacanza in quel di Anguillara, paesino carino sulle sponde del lago di Bracciano. Beh è andata meglio del previsto. La vacanza da vecchi alla fine non è stata così triste; complice il tempo meraviglioso il lago brulicava di ragazzi che prendevano il sole come a Riccione d’agosto, l’albergo non era affatto male annegato nella campagna e afacciato sul lago, il ristorante era discreto se pure non eccezionale,abbiamo fatto un giro a Roma e a due chilometri c’è il Museo dell’Aviazione di Vigna Valle che vale la pena visitare (se e quando torna su la mia ADSL metto le foto). Il piccolo mostro tutto sommato non ha dato molto fastidio, però nel baule della station wagon non entrava più nemmeno uno spillo tante sono le cose da portarsi dietro per tre-quattro giorni con un moccioso urlante, e dire che una volta si andava in giro in 5oo. Tornando ci siamo fermati sul lago di Albano e abbiamo mangiato ad Ariccia(li vicino). Ad Ariccia ho preso pure una multa per divieto di sosta, che tutto sommato ci stava, ma considerando che ho mangiato bene e il lago di Albano, che sembrava una località balneare, era pure pieno di belle figliole prosperose, tutto sommato il rientro non è stato poi così male.
Ah oggi è il mio compleanno e per i miei 35 anni la mia mogliettina ha pensato bene di regalarmi un modellino in metallo di Goldrake, ad ogni modo del mio ritorno all’pre-adolescenza parlerò un’altra volta.