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Copio e incollo da Wikipedia:
Il dicastero venne istituito dal regime fascista il 22 maggio 1937, ma in realtà tale organo politico era già operativo dal 1925, con l’istituzione di un primo “Ufficio Stampa”; nel 1937 si ebbe l’ampliamento dei poteri con conseguente cambio di nome, fino a farlo diventare un vero e proprio ministero.
Il ministero aveva l’incarico di controllare ogni pubblicazione, sequestrando tutti quei documenti ritenuti pericolosi o contrari al regime e diffondendo i cosiddetti ordini di stampa (o veline) con i quali s’impartivano precise disposizioni circa il contenuto degli articoli, l’importanza dei titoli e la loro grandezza. Più in generale, questo ufficio, si occupava della propaganda, quindi non solo controllo della stampa.

Mi piacciono le pandemie annunciate, politici e giornalisti danno sempre il meglio di se e sono sempre un occasione per parlare d’altro. Dopo vitelli e polli e’ la volta dei maiali dopo l’aviara e la mucca pazza, dunque, si parte con la suina o Nuova Influenza o H1N1 che dir si voglia. A darmi l’annuncio, la solita TV in un TG che pigramente elencava le nostre solite sciagure quotidiane, mi giro e ascolto di questa nuova ondata pazzia collettiva. La giornalista diceva che un ceppo di una malattia letale per i suini e’ mutato trasmettendosi all’uomo e mietendo vittime piu’ del terremoto dell’Abruzzo, a Città del Messico, pero’… li’ per li’ mi sono pure un po’, spaventato, la giornalista aveva talmente la faccia da maiala che pensavo fosse gia’ affetta da qualcosa e che volesse trasmettermelo attraverso l’antenna del digitale terrestre; poi ho pensato che, tutto sommato, non e’ che ci siano state tutte queste vittime in Abruzzo e che la maial…ehm…giornalista, magari, non avesse nulla, o almeno nulla che si potesse trasmettere via etere, ma che e’ solo una delle possibili candidate del PDL al parlamento europeo. A proposito di PDL, naturalmente, non poteva mancare un intervento del nostro “papi” nazionale che in una delle sue migliori performance si e’ intrattenuto all’assemblea nazionale della coldiretti mangiando mortadella in pubblico per dimostrare la non tossicita’ del prodotto nostrano. Eppure ero convinto che per lui il Mortadella fosse come la kriptonite per il giovane Clark Kent…

… riprendo questo intervento dopo una vacanza di tre giorni e…

… dopo essere stato in Umbria, aver mangiato tonnellate di salami e prosciutti alla faccia della H1N1 torno qui e leggo che la Nuova Influenza tutto sommato e’ sotto controllo, abbiamo un caso di guarigione pure in italia (chi l’avrebbe mai detto?!?!), che non ci sono piu’ veline, letteronze e scimmiottine candidate all’europarlamento e che la fisrt lady de noialtri ha chiesto il divorzio causa goccia(?!?) che ha fatto traboccare l’augusto vaso, mah non si può star via tre giori eh!

Non ho mai amato il kebab (mi ci mettono sempre l’agnello) ma mi tocca andare nel peggiore locale arabo di periferia che riesco a trovare dalle mie parti a mangiare un kebab con pane arabo e mi tocca pure farlo la sera del 25 aprile per ricordare la Liberazione. Sono comunista? Ma va la… non è possibile fare un’ordinanza che vieta di mangiare un cono gelato artigianale passeggiando per strada… e tutto questo, dopo ordinanze dello stesso tenore di Lucca, Brescia e Forli’, per impedire il proliferare delle “kebaberie”. Come se non bastasse, poi, l’ordinanza prevede che non e’ possibile somministrare nei locali “artigianali” bevande se non autoprodotte, come dire che non posso più mangiare un cazzo di trancio di pizza con una Coca Cola. OK l’ordinanza l’han fatta, per ora, in Lombardia e c’e’ da dire che fra una pizza lombarda e un gelato milanese effettivamente preferisco il kebab, ma ovviamente non è questo il punto e poi siamo in banana republic (non c’entrano niente Dalla e De Gregori), non vorrei che si finisse non poter mangiare un buon gelato sul porto di Monopoli.

Oggi mentre aspettavo che un collega venisse a recuperarmi ho cominciato a guardare i manifesti elettorali… eh si qui a breve ci saranno le elezioni comunali e sono tutti in fibrillazione. Ho cominciato a riflettere su come tutti i candidati di tutti gli schieramenti mettessero in risalto la “democrazia”, democratico di qui, democratico di li, Partito Social Democratico (eh si sono ancora vivi). Se ne parla così tanto che sembra quasi una promessa elettorale. In effetti in un paese dove non è possibile votare per il proprio deputato, il cui nome ti viene imposto dal partito, e dove, sia pure essendo frainteso, il capo del governo prima dice che in parlamento dovrebbero votare solo i capogruppi e poi che i parlamentari perdono tempo passando le loro giornate a votare leggi di cui non sanno nulla(*) la democrazia sembra aver definitivamente lasciato spazio ad una telecrazia per rincoglioniti. Certo non è che in italia una vera democrazia ci sia mai stata, non si può dimenticare che in questo paese, per cinquant’anni ha governato la DC, Democrazia Cristiana, praticamente una contraddizione in termini.

(*) E’ interessante notare nelle dichiarazioni in proposito del presidente del consiglio una sorta di insofferenza nei confronti del sistema biometrico che costringe i parlamentari ad essere presenti alle votazioni e vorrei ricordare che il primo compito del parlmentare dovrebbe essere quello di informarsi su cosa cazzo stanno discutendo in parlamento, le comparsate in TV vengono in subordine. A proposito di sistemi di rilevazione biometrica, poi, considerando che viviamo in italia, un paese dove i primi fannulloni sono proprio quelli che dovrebbero dare il buon esempio, inviterei il Garante della Protezione dei Dati Personali, a non considerare sensibili i dati biometrici utilizzati per la rilevazione presenze del personale nelle aziende, in particolare pubbliche.

Mentre il festival della canzonetta italiana ci fa scoprire, finalmente, che dall’omosessualità si può e, aggiungerei, si deve guarire e finita l’eco del caso Englaro e (meno male) l’urgenza di approvare una legge sul testamento biologico riecco i nostri politici pronti ad affrontare una nuova sfida: combattere la recrudescenza degli stupri.
Eh si perchè dopo aver vinto la battaglia per bloccare alle porte del parlamento il burro francese (pare che i nuovi tornelli di Montecitorio adesso siano in grado di riconoscere l’accento e non fanno più passare nessuno con la “R” moscia) e ora di affrontare l’annoso problema della sicurezza. Per qualche mese sembrava che l’italia fosse un paese sicuro, un’isola felice, dalle frontiere entravano ormai solo extracomuntari indispensabili per rafforzare la nostra economia e sembrava che i ROM si fossero rassegnati a fare i giostrai, quando qualche giornalista, che deve aver preso troppo sul serio il proprio lavoro, pubblica la notizia di uno stupro da parte dei rumeni. Eh l’italia… queste notizie “pruriginose” fanno troppo gola all’italico padre di famiglia pronto a pontificare dalla sua poltrona-relax e subito l’interesse è schizzato alle stelle. Tutte le testate giornalistiche a questo punto dimenticano che su certi argomenti è meglio tenere bassi i toni ed ecco che da Nord a Sud è tutto un susseguirsi di stupri e violenze da parte di extracomunitari e rumeni. Il governo non può non intervenire con un bel emendamento al pacchetto sicurezza fatto alla bisogna, prima hanno pensato di introdurre la castrazione meccanica in pubblica piazza dei rumeni, poi qualcuno deve aver detto che così si andava in contro ad un incidente diplomatico e allora alla parola “rumeni” hanno sostituito quella di “stupratori” e alla parola “meccanica” hanno sostituito “chimica” togliendo “pubblica piazza”; a questo punto qualcun altro, più scafato, ha pensato perchè non approfittarne? Ed ecco che nascono, per decreto, le squadre di volontari per pattugliare le strade al servizio dei nostri sindaci, per il momento non hanno ancora un nome ma confido che troveranno un acronimo divertente nei prossimi giorni. Queste squadre di volontari dipenderanno dunque dai sindaci in collaborazione con la prefettura, non saranno armate e saranno composte in parte da ex-militari o ex-poliziotti. Faccio un paio di riflessioni: nonostante il PresConsMin si affretti a dire che gli stupri si siano ridotti del 10% di fatto questa delle ronde non è altro che l’ammissione, nemmeno tanto implicita, che c’è un problema e che non si è in grado di risoverlo con i normali mezzi e su questo non c’è dubbio visto che la polizia ha a malapena i fondi per fare il pieno alle auto. Più preoccupante, però, è che queste squadre siano un rimedio peggiore del male. Ovviamente saranno composte da esaltati che quando si raggruppano sono più pericolosi di un elefante in una cristalleria e il fatto che siano composte da ex-poliziotti non mi tranquillizza affatto, anzi… che non saranno armate è una pia illusione come minimo si porteranno dietro coltelli e bastoni per non parlare della pistola del nonno non denunciata. Da parte mia, se mai incontrerò una di queste ronde non potrò astenermi dal rotolarmi in terra per le risate e ovviamente dal prenderli per il culo, ma non posso nascondere di essere preoccupato, perchè le milizie volontarie noi le abbiamo già avute, anche se è comodo dimenticare, e uno scenario da “V per Vendetta” non mi sembra poi tanto lontano.