Signori, a quasi due mesi dalle elezioni politiche del 2013 ci ritroviamo con lo stesso Governo Monti tanto odiato, per quanto ingiustamente, e lo stesso Presidente della Repubblica, un signore di quasi 88 anni, unico nome in grado di compattare i partiti arroccati alla ricerca dell’auto conservazione; ci ritroviamo con la prospettiva di un governo di grandi intese che vedrà la luce sotto la stella dell’immobilismo, esattamente il contrario di quello che, in teoria, sarebbe uscito dalle urne.
E’ il fallimento della democrazia? No, è solo che la democrazia non può impedire a nessuno di tagliarsi le palle per fare dispetto alla moglie. Avete votato il cambiamento, ma il cambiamento si ottiene con la rivoluzione o con un progetto preciso e voi avete scelto la rivoluzione da salotto, la cultura acquisita on demand su Wikipedia, avete scelto quelli che quando il gioco si fa duro fanno retro-marcia, la retro-marcia su Roma. Avete voluto Grillo e Casaleggio, avete scelto il populismo, il complottismo, l’urino terapia, la crassa ignoranza ed ora ve la prendete con Bersani.
Bersani pagherà e sta pagando politicamente l’essere stato una persona seria, una persona onesta. Bersani ha fatto una campagna elettorale sobria, senza alzare i toni, dicendo le cose che andavano dette e ha perso, ha perso sopratutto la leadership dei suoi uomini, personaggi spesso squallidi, che hanno vestito mille casacche e che hanno sempre e solo pensato ai propri interessi personali al di là del bene della nazione o di qualunque forma di rispetto delle istituzioni.
In questi giorni convulsi del dopo voto, Bersani ha cercato di seguire il mandato ottenuto dai suoi elettori che sostanzialmente era: mai accordi con Berlusconi; così ha tentato, in tutti i modi, un accordo con Grillo fino a farsi umiliare in diretta streaming da un probabile narcolettico che si autosmentisce ogni 10 minuti e da chi crede che la Carta Costituzionale sia un dettaglio aggirabile dalla Rete e ha la simpatia di un pugno di sabbia nelle mutande, per cosa? Sentirsi rimandare al mittente qualunque proposta per quanto sensata. Certo la candidatura di Marini e l’accordo col centro-destra probabilmente è stato un errore strategico, ma cosa avrebbe dovuto fare, tentare la strada di un presidente della Repubblica eletto da un’unica forza politica? Forse prima di Marini avrebbe potuto vedere il bluff di Grillo su Rodotà ma, in fondo, è stato meglio così, se anche lo avesse appoggiato, Rodotà non ce l’avrebbe fatta comunque e la colpa sarebbe stata del PD, anche se questo Bersani non poteva ancora saperlo.
Sconfitto Marini la candidatura di Prodi è stata ineccepibile e devono bruciare all’inferno i vigliacchi che hanno votato contro, in buona sostanza dalemiani e renziani che hanno dato il via alla distruzione del PD per fare un favore a Berlusconi. Napolitano era l’unica strada da percorrere prima di un D’Alema presidente e, francamente, mi meraviglio non sia stato impallinato anche lui.
La colpa è di Bersani? Ma per favore, lui ha commesso degli errori in buona fede anche a causa di alcuni consigli non del tutto disinteressati da parte dell’apparato del PD, lui ne pagherà politicamente il prezzo ma non è colpa sua se questa nazione è fatta da tifosi che quando nessuno gli compra il voto per una ciotola di riso, scelgono un partito come fosse la squadra del cuore. Non è colpa di Bersani se in Parlamento è pieno di ladri, di arrivisti e di ignoranti o almeno la colpa non è solo sua. Non è colpa di Bersani se credete alle scie chimiche e pensate che per risolvere i problemi dell’Italia basta usare la bio-washball.
Adesso guardate questo fermo immagine al momento della rielezione di Napolitano
Avete visto la sua faccia? Bene adesso abbiate il buon gusto di non lamentarvi delle sue malefatte passate e future, non lamentatevi quando l'”ottima” Fornero innalzerà la vostra età pensionabile a 95 anni, perché come dicevo già qualche giorno prima delle elezioni