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Che strana la vita. Non che ami particolarmente le ricorrenze “commerciali” ma di solito per me ogni occasione è buona per festeggiare. Ieri, però, per San Valentino non solo non siamo andati nel solito locale a buttar via un centone in una cena con mille altre coppie e tanto di rose rosse, non solo ce ne siamo rimasti a casa con una bottiglia di Salice Salentino e due episodi di “24”, non solo Monica colta dal raptus della massaia ha indossato i guanti da forno per cuocere una torta a forma di cuore ma, tutto sommato, c’è anche piaciuto. Ci siamo anche fatti sdei regali e io ho ricevuto addirittura il gioco di “24” per PS2 in cambio di un più banale brillantino incastronato in un cuore d’argento satilizzato :-)
Stiamo forse invecchiando, o forse siamo solo stanchi con la prospettiva di esserlo ancora di più? Boh devo dire che se da un lato è bello tornare a casa a giocare con Cupido che cresce a vista d’occhio e ogni giorno fa una cosa nuova, dall’altro, fra una problema e l’altro, è stata una settimana di merda, esattamente come la scorsa e probabilmente come la prossima. Per fortuna alla fine arriva il week-end e tutto considerato una serie di cose si sono risolte per il meglio nei giorni scorsi e quindi vediamo di divertirci per quanto possibile prima di lunedi. Intanto mi sono procurato un CD con la raccolta degli Oliver Onions e adesso sto ascoltando “Anche gli Angeli mangiano Fagioli”, mi diverto con poco tutto sommato.

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Il Mercoledì delle Ceneri ci confessarono bene o male
che la festa era ormai finita, è ormai lontano il Carnevale.
E proclamarono penitenza e in giro andarono col cilicio
ruttando austeri:” ci vuol pazienza, siempre adelante, ma con juicio “.
E fecero voti con faccia scaltra a Nostra Signora dell’Ipocrisia
perché una mano lavasse l’altra, tutti colpevoli e così sia
e minacciosi ed un po’ pregando incenso sparsero al loro dio
sempre accusando, sempre cercando il responsabile, non certo io.
La domenica di mezza Quaresima fu processione di etere di stato
dai puttanieri a diversi pollici, dai furbi del ” chi ha dato, ha dato
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Stamattina mi sono svegliato con questo pezzo di “Nostra Signora dell’Ipocrisia” di Guccini che mi girava ininterrottamente nella testa insieme a un mal di testa martellante che mi ha perseguitato tutta la notte. Solo nel tardo pomeriggio mi sono reso conto che oggi è il mercoledì delle ceneri e che questi hanno seriamente intenzione di farci andare a votare ad aprile ed eccoli tutti li a tirare le fila di grandi e piccole coalizioni per creare un nuovo governo per le grandi riforme neccessarie al paese, mah!
Intanto è passato davvero il Carnevale anche se quest’anno non ho visto molte mascherine in giro, forse è durato troppo poco; non mi è mai piaciuto il Carnevale sarà perchè da piccolo mi “costringevano” a vestirmi da Zorro o sarà perchè Putignano non somiglia affatto a Rio, ad ogni modo la canzone di Guccini continua a martellarmi il cervello.

Oh my god… come lo sto educando… stamattina ci si alza tutti presto per essere domenica, faremo una puntatina a Putignano a vedere il famoso Carnevale. La mamma si sta preparando io tengo il pupo che deve mangiare prima di uscire, sono ad un PC e non so come sia ma nella testa mi frulla la sigla di Baldios… per noi che siamo giovani, crediamo negli eroi… comincio a canticchiare poi mi ricordo di avere ancora le musiche del Progetto Prometeo, le recupero da uno degli HD metto su Baldios, il bimbo sulle ginocchia, tranquillo, sorride anche se non mangia da ieri sera. Finisce Baldios, ritorno nella cartella “giapponesi” e faccio partire “Astrorobot”, arriva il ritornello…eccoli eccoli Astrorobot, robot… quando al piccolo mostro, che ancora non dice mamma, esce dalle labbra la parola “obot”

AGGIORNAMENTO(ore 19.32): siamo soli io e Pierpaolo, la mamma è fuori (dalle balle) stereo a palla (fuck the neighbour) e insieme a cantare a squarciagola “Non farti cadere le braccia” di Bennato, vabbè lui grida e gli è venuto il singhiozzo :-)

AGGIORNAMENTO(ore 20.34): torntata la mamma siamo usciti alla volta del nostro porchettaro di fiducia, Pino, per un panino (pancetta alla diavola) e nel tragitto il mostriciattolo per la prima volta ha proferito la parola “mamma”

E’ tutta la sera che mi frulla in testa la sigla di Spazio 1999 cantata dagli Oliver Onions, quella che fa: c’è un mostro che distrugge tutte le astronavi, riduce in 1000 pezzi missili e robot… l’ho ascoltata stamattina insieme al pupo per calmarlo (aveva fame e sonno) su di lui ha funzionato bene ma io ne sono rimasto “colpito”. MI sono ricordato di quando, da piccolo, avrò avuto cinque-sei anni, guardavo le avventure di Maya in Spazio 1999; non delle mille volte che ho rivisto gli episodi negli anni, ma proprio dei pomeriggi passati insieme a mio padre a guardare la TV. Mi sono ricordato di quella volta che, a mio padre chiesi, cosa significasse “DANGER”, parola che avevo letto guardando una puntata del Grande Mazinga, e di mille altri episodi simili. Ora mi trovo io a fare il padre, il mio bimbo cresce ogni giorno che passa e non sono certo di essere all’altezza come lo è stato il mio vecchio. Oggi per la prima volta ha detto “papà”, o meglio qualcosa tipo mpa….pa…, non credo che si riferisse a me, ne che fosse un’espressione consapevole, magari voleva dire pappa (costa meno comprargli una tutina) ma tanto è bastato per saltare dalla gioia, specialmente perchè deve ancora articolare un qualcosa che somigli a “mamma”. Comunque è bello vederlo crescere e sarà ancora più bello insegnargli le cose, spero solo di non essere troppo vecchio.

Non ho mai capito il senso dei saldi. Più volte hanno cercato di spiegarmelo ma non ci arrivo, non capisco perchè debba esserci una regolamentazione precisa dei periodi in cui uno può fare sconti per svuotare i magazzini prima di riassortire, capisco regolamentare i sottocosto ma i saldi proprio no. Comunque resta il fatto che ci sono due periodi dell’anno in cui per l’abbigliamento si possono fare buoni affari e tutto sommato perchè non approfittarne. Non mi era mai capitato però di andare per negozi il primo giorno dei saldi ma quest’anno il primo giorno coincide col sabato e col bimbo piccolo se vuoi uscire tocca andare in un luogo chiuso. Eccoci così diretti al centro commerciale alle due e mezza del pomeriggio:-prendiamo qualcosa al ristorante, sperando che sia ancora aperto, e poi ci facciamo un giro nei negozi visto che ci sono i saldi-.
Arriviamo e già la difficoltà a trovare parcheggio non fa presagire nulla di buono. Entriamo ci dirigiamo al ristorante e… una fila chilometrica per entrare e tutti i tavoli occupati… OK andiamo a MacDonald… almeno due ore di coda. Fanculo andiamo via ci fermiamo in un self service che chiude appena entriamo; mangiamo gli ultimi due hamburger con patatine rimasti (buoni però) e decidiamo di passare da quel negozio alla zona industriale che avrà i cappotti in saldo. Anche li un casino di gente, tutto al 50% ma mezz’ora di coda per pagare. Troviamo l’agognato cappotto, andiamo alla cassa per scoprire che la gente spendeva anche più di mille euro di abbigliamento (no non eravamo ad un outlet di Armani). Ora vabbè che ci sono i saldi ma francamente sei sicuro che ti serva tutta la roba che hai preso?
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Un riccone avaro e vecchio dice: ahimè così non và vedo nero nello specchio chissà come finirà…”ah la crisi…mmh la crisi mmmm”
Ma cos’è questa crisi…ma cos’è questa crisi…
Cali fuori il portafogli metta in giro i grossi fogli e vedrà…che la crisi finiràà!!
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