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Brutte notizie per tanti bambini francesi che, domenica 31 ottobre, durante un’interruzione pubblicitaria nel famoso film di animazione Ratatouillè, trasmesso sulla rete privata TF1, hanno scoperto, niente meno, che Babbo Natale non esiste in uno spot della Banca Mutual. Bambini increduli in lacrime, sconcerto fra i genitori costretti a metterci una pezza, rivolte su Facebook con gruppi nati ad hoc e lettere di protesta alla banca e alla TF1; un tale putiferio che lo spot è stato modificato e tolta la frase incriminata che in italiano reciterebbe, seccamente, più o meno, così: “Ho una brutta notizia da darti, Babbo Natale non esiste!”.

Leggere queste notizie aumenta la stima del nostro paese; fa piacere sapere che non siamo l’unico popolo idiota a livello planetario, almeno non sempre.

Sotto il video incriminato e la storia secondo i media francesi (ovviamente in francese)

Ne hanno parlato giornali TV, Twitter e Facebook sono piene della notizia. E’ morto Raimondo Vianello. Devo dire che qusta cosa mi mette decisamente tristezza. Ho tantissimi ricordi legati alla figura di Raimondo, in un certo senso rispetto a Mike Bongiorno o Pippo Baudo lui è stata una figura di secondo piano nel panorama televisivo italiano, ma ripenso a lui con dolcezza, quasi fosse un nonno, anche perchè me lo ricordo sempre vecchio. Il suo senso dell’umorismo, quasi british, le battute sagaci con significati diversi a seconda del livello culturale dello spettatore con me hanno sempre colpito nel segno ed è raro che accada.
Voglio ricordarlo con la sigla di “Tante Scuse”, mi ci ha fatto pensare un amico oggi pomeriggio ed è abbastanza emblematica del personaggio.

E’ un po’ che non scrivo. Non riesco a conciliare il tempo libero con la voglia di scrivere o di leggere. Questi giorni, complice una gita a Roma, ho ripreso in mano “1984” dopo, boh, quindici anni. Quando lessi la prima volta il romanzo di Orwell, a venti anni, ricordo che non mi piacque, mi sembrava troppo forzato, si prende troppo sul serio per essere così maledettamente improbabile, pensai. Il film che vidi qualche anno dopo mi piacque molto di piu, ma rimaneva estremamente improbabile. Rileggendo oggi “1984” mi sono detto solo… perchè no? In questi giorni è successo di tutto. Siamo in piena campagna elettorale e il partito al governo non è riuscito a presentare le liste nei modi e nei tempi stabiliti dalla legge nelle principali regioni (Lazio e Lombardia). Certo in “democrazia” non si può correre da soli ma questi invece di picchiare la testa contro il muro e darsi degli imbecilli cercando un accomodamento condiviso vanno prima allo scontro istituzionale e poi approvano un decreto, cosidetto interpretativo, della legge elettorale per cercare di far riammettere le liste, e il bello è che il TAR gli da torto anche così… rimane che ci hanno provato e, di fatto, cercare di cambiare le regole in corsa non è certo un toccasana per uno stato che si definisce democratico, non che la democrazia sia poi questa gran forma di governo, visti i risultati. Così, persa la battaglia a colpi di carta bollata nel Lazio, la compagine governativa decide di mostrare la sua forza in piazza ma anche li abbiamo Piazza San Giovanni occupata da un palco enorme, decine di gazebo e qualche sparuto gruppo di attivisti e col nostro miglior presidente del consiglio dai tempi in cui al Circo Massimo correvano i carri e le bighe che tira fuori dalla naftalina il suo miglior repertorio: i giudici, la sinistra, i comunisti, l’ICI, fino al treno ad alta velocità che deve connettere l’Atlantico al Pacifico nel corridoio 5 e a partire lancia in resta per la nuova guerra contro… il cancro. Intanto la gente, quelle stesse persone che, se pure sono troppo pigre per accorrere alla chiamata della piazza, continuano ad osannare il presidente e gli rinnoveranno la fiducia a questa tornata elettorale, nonostante non riesca ad arrivare alla fine del mese e non è solo colpa della crisi. La maggior parte di noi italiani vive al di sopra delle proprie possibilità: ultimo modello di TV LCD, iPhone che già il Blackbarry è da sfigati, abbonamento al calcio di Mediaset Premium o SKY (rigorosamente in HD lo dice anche lo spot), l’auto nuova che dopo 3 anni è già da cambiare e tante altre minchiate a cui sembra non si possa più rinunciare. Il superfluo è diventato necessario, più necessario persino del buon cibo e del buon vino e per risparmiare si schiantano il fegato e lo stomaco con bibite gassate e schifezze idrogenate e quando vanno a votare, se ci vanno, la preferenza va a chi gli dice che in fondo va tutto bene, che tutto sommato loro stanno meglio degli altri, perchè c’hanno due telefonini. Intanto la crisi economica e finanziaria attacca non solo le piccole e medie imprese ma sopratutto ridimensiona le poche grandi multinazionali presenti in italia costringendo a chiudere sedi e a buttare in mezzo alla strada migliaia di persone con skill elevati che nel mercato del lavoro, alimentato quasi esclusivamente da aziende patronali e body rental, non troveranno una ricollocazione semplicemente perchè eccessivamente competenti… beh in queste condizioni, però, siamo pronti a risolvere il problema del cancro, presto chiamate l’OMS.]]>

In questi giorni la RAI per armonizzarsi alle direttive europee circa l’uso della banda VHF ha dovuto spostare, se pure di poco, la frequenza di RAIUNO creando, fra le altre cose spazio per Europa 7 che ha vinto una causa europea contro il governo italiano che gli avrebbe negato lo spazio per la trasmissione su tutto il territorio nazionale.
“Chi se ne frega” è la prima cosa che mi verrebbe in mente leggendo le righe sopra, ed in effetti per quanto mi riguarda Raiuno potrebbe migrare le sue frequenze su Marte e, di sicuro, mi importa meno di zero di Europa 7, specie nell’ottica della prossima(???), definitiva, migrazione al digitale terrestre. Stamattina, tuttavia, poco dopo essere arrivato in ufficio, poco dopo le 8.00 insomma, arriva una telefonata, a dir poco allarmata di mio padre. La cosa li per li mi preoccupa un po’, fino a quando capisco che il motivo dell’allarme fosse la scomparsa, niente meno, che di Raiuno. Dopo aver essermi trattenuto da un epocale smadonnamento, visto lo spavento iniziale, gli dico che sarei passato da casa appena uscito dall’ufficio per ri-sintonizzargli il TV (maledetto OSD). Tutto ciò mi porta a due considerazioni. Mio padre diventa sempre più pigro e la cosa mi preoccupa un po’; OK che i menu On Screen dei nuovi TV sono spesso un casino ma, insomma, qualche anno fa non avrebbe certo avuto bisogno di supporto tecnico (è pur vero che non vedo l’ora che mio figlio sia abbastanza grande da fargli utilizzare tutte le cazzate domenistice, nemmno io ho più voglia di leggermi i fottuti manuali e ho solo 36 anni). La seconda considerazione, più grave, è che non è possibile che mio padre, ma chiunque, faccia una tragedia per la “scomparsa”, annunciata, di un inutile canale generalista come Raiuno; fra l’altro, poi, mio padre mi ha detto che mio nonno gli aveva telefonato alle 7.30 per lo stesso motivo e così sono passato anche da lui (si lo so bella famiglia, però mio nonno ha quasi novanta anni, direi che è quasi giustificato). Beh PACE, sui vari sintonizzatori analogici di casa mia non ho ancora sistemato le frequenze di Raiuno e se la cosa non fosse maledettamente snob lascerei tutto così.]]>

Lo chiamano Web 2.0, blog e social network. L’idea di blog, come diario pubblico non è tanto nuova in verità, credo che Blogger sia attivo almeno dal 2000 in piena new economy; quello che è nuovo è la trasformazione del diario pubblico in sistema partecipativo e interattivo. Una volta c’erano le BBS, non c’era nemmeno internet, poi Usenet, le mailing list, poi piano piano la gente cominciò a spostarsi sui forum e oggi tutto questo è roba vecchia, superata. Oggi ci sono piattaforme partecipative spesso tematiche, possibilità di gestire un weblog in pochi click, integrando foto ad alta risoluzione, condividendo filmati. Però personalmente non riesco ad abituarmi, mi sento un mammuth vicino all’estinzione. Oggi pomeriggio ho giocato con Facebook ed in verità non ne ho ancora capito lo scopo. Prima mi sono iscritto ad Anoobi ma devo ancora caricare un milione di libri, LasftFm, ma anche li non ci ho capito granchè, Linkedin, questo mi piace ne percepisco l’utilità. Una marea di network sociali (dove però trovi sempre le stesse persone) un modo per conoscere gente e stringere reti di amicizie, un po’ forse, secondo la logica all’italiana che un nuovo amico e sempre utile per sapere a chi chiedere una raccomandazione (ehi linkedin ha proprio le raccomandazioni :-).
A proposito di new economy credo che la mia esperienza con superEva stia definitivamente per volgere al termine anche se penso che lascerò li i miei interventi finchè vorranno tenerceli. Scrivere su un grande portale (beh insomma prima lo era) può essere gratificante, di continuare a farlo gratis non mi sembra sia più il tempo.