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Ivan solleva la sciarpa a coprirsi meglio il collo. È una notte fredda e pulita, buona per pensare. E lui ha molte cose su cui riflettere.

Così il prologo di Sweet Dreams un romanzo a puntate che Giusy De Nicolo sta pubblicando nel suo blog purtroppo facendo penare i  lettori con i suoi tempi di pubblicazione, ma è lei la scrittrice…

Ma andiamo con ordine. Prima di tutto chi è Giusy De Nicolo? Allora: principalmente Giusy è una giovane scrittrice emergente, si dice così, tarantina che ad oggi ha pubblicato un romanzo “Porcaccia un Vampiro” di cui ho già avuto modo di parlare qui. Ma Giusy De Nicolo è anche una mia amica d’infanzia e, se pure con una luuuuuunga pausa, ci conosciamo, si può dire, da trent’anni. Ora questo potrebbe significare che i miei elogi sperticati nei suoi confronti siano frutto della mia amicizia con lei; invece no, la verità è che io già a sei anni mi circondavo solo di gente in gamba, non per niente, per anni ho avuto fama di essere asociale, andato via da Taranto non era mica facile trovare un amico in gamba come lei. In secondo luogo di che parla Sweet Dreams? Beh il romanzo parla di vampiri, società segrete, nerd sfigati e tanto altro che non è il caso di svelare perché vi invito ad andarvelo a leggere. Un cosa posso assicurare, che vi piaccia il fantasy oppure no, che vi piacciano i vampiri oppure no, è un piacere leggere Sweet Dream se non altro perché  Giusy scrive in maniera divina, come io non saprò mai fare e di questo sono profondamente “invidioso”. Sweet Dreams, dunque, come anche “Porcaccia un Vampiro” andrebbe letto anche solo per il piacere “estetico” della scrittura.

P.S. no, non sono stato pagato

Se sono in libreria e vedo il nome di una donna associato al termine vampiro generalmente passo oltre; questa volta non fate questo mio errore.
Cos’è “Porcaccia un vampiro”?
“Porcaccia un vampiro” è sicuramente un romanzo con un “non morto” fra i protagonisti principali; detto questo non ho nessuna definizione di genere perchè è molto più semplice dire cosa NONè “Porcaccia un vampiro”. NON è (ringraziando gli dei di Kobol) un gothic romance come vanno tanto di moda adesso, NON è un romanzo fantasy, NONè science fiction, NONè un romanzo poliziesco, NON è un thriller, NON è una spy story. “Porcaccia un vampiro” racconta una storia, così come l’ha immaginata l’autrice e lo fa con un umorismo del tutto singolare, una storia che racchiude tutto quello che ho detto non essere il romanzo. Si tratta, alla fine, del racconto della vita di un normale studente universitario, in una normale città di provincia, con i normali problemi di tutti i giorni: pochi soldi, niente donne, tanti guai e poche prospettive; un ragazzo che, a un certo punto, si trova catapultato in un universo inverosimile dove accadono cose apparentemente più grandi di lui, cose che lo portano a scoprire se stesso fino a rivelargli una verità sepolta così bene da apparire irreale anche a se stesso. Andrea non è quello che sembra, non è quello che ha cercato di essere. Andrea è un uomo sorprendente e coraggioso di cui anche un immortale vissuto per oltre 400 anni può innamorarsi.

Leggere “Porcaccia un Vampiro” è un dovere per tutti gli amanti del fantasy e delle suggestioni gotiche ispirate dalle leggende, dalle superstizioni sui vampiri e dal romanzo di Stoker ma, come ho detto, non è un romanzo di genere è può essere letto anche dai fruitori di letteratura cosidetta mainstream.

Reperire “Porcaccia un vampiro” in libreria non è molto semplice trattandosi del primo romanzo di un’autrice semi-sconosciuta, Giusy De Nicolo, pubblicato da una piccolissima casa editrice (Mammaeditori) , ad ogni modo si può acquistare on-line su IBS e ne vale la pena.

Giusy De Nicolo, che adesso sta realizzando Sweet Dream, un romanzo a puntate pubblicato online sul suo blog,  ha anche realizzato un godibilissimo book trailer di “Porcaccia un Vampiro”, invito tutti a guardarlo e a lasciare un commento solidale a Luca, il marito di Giusy, protagonista del video.

Oggi è stata una giornata a dir poco fiacca, una domenica abbastanza deprimente oserei dire, fra le altre cose mi sono pure incazzato, tutto sommato, senza motivo, per questioni di mera viabilità stradale, direi che non c’è motivo più idiota per perdere le staffe. Beh, giornata di merda dunque fino a oggi pomeriggio quando vi è stata una svolta imprevista.
Qualche anno fa nasceva Facebook, esclusivamente per favorire gli incontri fra vecchi compagni di scuola, poi è diventato quello che è diventato, un covo di idioti e bimbiminkia, qualcuno direbbe, altri lo chiamano social network ma alla fine siamo quasi nel campo dei sinonimi. Ad ogni modo anche io (come tutti?) sono iscritto a Facebook che oggi ha assolto egregiamente al suo compito primigenio. Ho ritrovato una compagna di scuola di quando frequentavo la prima elementare a Taranto, dopo più di trent’anni (il fatto che siano passati trent’anni, invero, non sarebbe un buon motivo per essere felici). Insomma io e Giusy all’epoca eravamo inseparabili anche se a dividerci ci ha pensato un semplice trasferimento dei miei che si decisero di andare a vivere nel paese più brutto della provincia di Bari (Cellamare per la cronaca), all’epoca ci scambiammo dei libri(forse era il destino) ma non ci siamo mai più visti ne sentiti. Beh alla fine di questa giornata sono contento, come non potrei visto che lei scrive anche di vampiri!

E’ un po’ che non scrivo. Non riesco a conciliare il tempo libero con la voglia di scrivere o di leggere. Questi giorni, complice una gita a Roma, ho ripreso in mano “1984” dopo, boh, quindici anni. Quando lessi la prima volta il romanzo di Orwell, a venti anni, ricordo che non mi piacque, mi sembrava troppo forzato, si prende troppo sul serio per essere così maledettamente improbabile, pensai. Il film che vidi qualche anno dopo mi piacque molto di piu, ma rimaneva estremamente improbabile. Rileggendo oggi “1984” mi sono detto solo… perchè no? In questi giorni è successo di tutto. Siamo in piena campagna elettorale e il partito al governo non è riuscito a presentare le liste nei modi e nei tempi stabiliti dalla legge nelle principali regioni (Lazio e Lombardia). Certo in “democrazia” non si può correre da soli ma questi invece di picchiare la testa contro il muro e darsi degli imbecilli cercando un accomodamento condiviso vanno prima allo scontro istituzionale e poi approvano un decreto, cosidetto interpretativo, della legge elettorale per cercare di far riammettere le liste, e il bello è che il TAR gli da torto anche così… rimane che ci hanno provato e, di fatto, cercare di cambiare le regole in corsa non è certo un toccasana per uno stato che si definisce democratico, non che la democrazia sia poi questa gran forma di governo, visti i risultati. Così, persa la battaglia a colpi di carta bollata nel Lazio, la compagine governativa decide di mostrare la sua forza in piazza ma anche li abbiamo Piazza San Giovanni occupata da un palco enorme, decine di gazebo e qualche sparuto gruppo di attivisti e col nostro miglior presidente del consiglio dai tempi in cui al Circo Massimo correvano i carri e le bighe che tira fuori dalla naftalina il suo miglior repertorio: i giudici, la sinistra, i comunisti, l’ICI, fino al treno ad alta velocità che deve connettere l’Atlantico al Pacifico nel corridoio 5 e a partire lancia in resta per la nuova guerra contro… il cancro. Intanto la gente, quelle stesse persone che, se pure sono troppo pigre per accorrere alla chiamata della piazza, continuano ad osannare il presidente e gli rinnoveranno la fiducia a questa tornata elettorale, nonostante non riesca ad arrivare alla fine del mese e non è solo colpa della crisi. La maggior parte di noi italiani vive al di sopra delle proprie possibilità: ultimo modello di TV LCD, iPhone che già il Blackbarry è da sfigati, abbonamento al calcio di Mediaset Premium o SKY (rigorosamente in HD lo dice anche lo spot), l’auto nuova che dopo 3 anni è già da cambiare e tante altre minchiate a cui sembra non si possa più rinunciare. Il superfluo è diventato necessario, più necessario persino del buon cibo e del buon vino e per risparmiare si schiantano il fegato e lo stomaco con bibite gassate e schifezze idrogenate e quando vanno a votare, se ci vanno, la preferenza va a chi gli dice che in fondo va tutto bene, che tutto sommato loro stanno meglio degli altri, perchè c’hanno due telefonini. Intanto la crisi economica e finanziaria attacca non solo le piccole e medie imprese ma sopratutto ridimensiona le poche grandi multinazionali presenti in italia costringendo a chiudere sedi e a buttare in mezzo alla strada migliaia di persone con skill elevati che nel mercato del lavoro, alimentato quasi esclusivamente da aziende patronali e body rental, non troveranno una ricollocazione semplicemente perchè eccessivamente competenti… beh in queste condizioni, però, siamo pronti a risolvere il problema del cancro, presto chiamate l’OMS.]]>

Buona azione quotidiana oggi pomeriggio. Usciamo in macchina direzione IKEA, svincolo della tangenziale, Citroen C3 contromano in lontananza comincio ad immaginare l’epiteto da rivolgere allo scellerato autista, quando mi avvicino e una signora, stravolta mi fa cenno di aiutarla. Accostiamo, esco dalla macchina e mi avvicino alla signora sconvolta, la C3, aveva preso lo svincolo troppo velocemente e dopo un testa-coda si è fermata in bilico su un fosso appoggiata su un muretto cone le ruote anteriori che non poggiavano sulla strada. C’è mancato poco per la signora che ha corso il rischio di capottare. Per rimettere la macchina in strada è bastato solevarla un po’ da dietro con l’aiuto di un altro tizio che si è fermato a dare una mano. Pochi danni per la macchina, anche se una controllatina la farei dare e solo un brutto spavento per la signora che è tornata a casa su tutte e quattro le sue ruote… Io, beh me ne sono andato all’IKEA a valutare se comprare una Billy in edizione speciale realizzata per festeggiare i trenta anni della famosa libreria che ha venduto 41 milioni di pezzi in tutto il mondo. In realtà ho liberato un po’ di spazio nello studio e una nuova libreria ci sta tutta, magari con le ante. Forse prendo quella in foto. Per ora me ne sono tornato a casa con tre blister di pile alkaline.

AGGIORNAMENTO 25 ottobre 2009 (vedi foto):
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