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Ultraman fu il capostipite di tantissimi nuovi di eroi giapponesi che rinverdirono i fasti dei classici nipponici degli anni ’60, quelli che avevano per protagonista i vari Godzilla e Gamera.
Ultraman e i tanti suoi derivati, però, erano diversi; il protagonista non è più il mostro ma l’eroe buono che combatte contro il male una lotta spesso impari ma quasi sempre vittoriosa.

LA STORIA

Un componente della “Guarnigione degli Ultra”, è in missione per scortare il mostro Bemular al Cimitero Spaziale quando, nelle vicinanze del pianeta Terra, un’astronave della Pattuglia Spaziale, incaricata di vegliare sulla sicurezza del pianeta, entra in collisione con la sfera-prigione del mostro spaziale. L’incidente libererà Bemular che riuscirà a rifugiarsi sulla Terra dopo aver ucciso il pilota dell’astronave terrestre, Hayata. L’Ultra di scorta, però, non riesce ad accettare la morte del “collega” terrestre, così decide di fondersi con lui in un unico corpo per riportarlo in vita. Da questo momento, grazie alla “Beta Capsule”, affidatagli dall’Ultra, l’umano può trasformarsi in Ultraman e assumere le sembianze del poliziotto galattico per difendere la Terra da ogni possibile minaccia aliena.

ULTRAMAN

Ultraman, a causa della scarso potere energetico del Sole non è in grado di sopravvivere sulla Terra se non in forma umana, anche per questo motivo si unisce ad Hayata nella difesa della Terra e solo grazie al Beta Capsule,  una sorta di catalizzatore,  Ultraman può assumere la sua forma originale e utilizzare i suoi super poteri anche se solo per un periodo limitato di tempo (3 minuti).
Sul petto dell’eroe è presente un “Color Timer” che comincia a lampeggiare quando l’energia è in fase di esaurimento. Se Ultraman non dovesse tornare in forma umana, prima che la luce del timer si spenga, cesserà di vivere. In realtà nell’ultimo episodio accade proprio questo ma Ultraman viene resuscitato solo grazie all’intervento degli abitanti della Terra della Luce.

CARATTERISTICHE DI ULTRAMAN

Altezza: 40 metri
Peso: 35.000 tonnellate
Velocità in Corsa: 700 Km/h
Velocità in Volo: mach 5

CURIOSITA’

Ultraman proviene dalla Terra dela Luce(conosciuta anche come Terra degli Ultra), un pianeta distante tre milioni di anni luce dalla Terra, nella nebulosa M78 e abitato dalla razza degli Ultra.
La razza degli Ultra nasce dalle mutazioni genetiche che gli abitanti della Terra della Luce subirono dopo che la loro stella fu sostituita (a causa della sua trasformazione in supernova) da un generatore artificiale; mutazioni che conferirono loro i poteri straordinari di cui Ultraman si serve nelle sue battaglie in difesa della Terra.
La razza degli Ultra, dopo il cambiamento, visse in pace per migliaia di anni ma alcuni mostri alieni attaccarono la Terra della Luce costingendo i suoi abitanti ad utilizzare i superpoteri per difendersi. Dopo aver sventato l’invasione gli Ultra decisero di fondare la “Guarnigione degli Ultra” un corpo di poliziotti spaziali messi a guardia della pace e della giustizia nell’universo.

In Giappone oltre all’originale Ultraman sono stati trasmesse tantissime serie di telefilm che coinvolgono tanti membri della “Razza degli Ultra” ma pochissimi sono stati tradotti al di fuori del Giappone e nessuno in italiano.
Ricordiamo: Ultraman Seven, Ultraman Leo, Ultraman King, Ultraman Taro, Ultraman Tyra, Ultraman Dyna, Ultraman Ace.

CAST

Hayata – Susumu Kurobe
Ultraman – Bin Furaya
Capitano Muramatsu – Shohji Kobayashi
Professor Iwamoto – Akihiko Hirata
Ide – Masanari Nihei
Arashi – Ikichi Ishii
Isamu Hoshino – Akihide Tsuzawa
Akiko Fuji – Hiroko Sakurai

CREDITS

Titolo Originale: Urutoraman
Creato da: Eiji Tsuburaya
Prodotto da: Eiji Tsuburaya
Casa di Produzione: Tsuburaya Productions
Episodi: 39 episodi da circa trenta minuti trasmessi la prima volta fra il 1966 e il 1967 da TBS

Questo articolo è stato pubblicato sulla vecchia versione di Ucronia.it e su Supereva.it


L’elettroforo o anguilla elettrica (Electrophorus electricus), è un pesce d’acqua dolce appartenente alla famiglia Gymnotidae ed è conosciuto soprattutto per la sua capacità di generare dei potenti campi elettrici.
L’elettroforo possiede tre paia di organi elettrici addominali in grado di produrre una differenza di potenziale e generare così un campo elettrico. In pratica il pesce, che nonostante il nome non è un’anguilla, ha dei muscoli costituiti di cellule speciali denominate elettrociti all’interno delle quali scorre la corrente elettricia con un meccanismo è simile a quello di una batteria, nella quale piatti conduttori producono una carica elettrica. Lungo i fianchi del pesce, gli elettrociti, presenti in un numero che va dai 5 ai 6.000, possono produrre in questo modo una scarica di più di 500 volt, ed un flusso di corrente pari ad 1 ampere (500 watt). (Informazioni tratte da Wikipedia)
Un elettroforo dunque è in grado di produrre una scarica in grado di uccidere un uomo adulto ma è in grado anche di alimentare un albero di natale giapponese.

Il pesce mangia sia pesci che piccoli mammiferi, quindi, pensavo, che se ne prendiamo un certo quantitativo li chiudiamo in un acquario e gli diamo da mangiare gli infiniti ratti che infestano Bari potremmo risolvere il problema energetico della Puglia senza ricorrere a centrali nucleari, inefficienti pannelli solari o pali eolici… devo vedere di far arrivare il suggerimento a Nichi Vendola :-)