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Che bello, mettendo un po’ d’ordine, ho ritrovato la mia vecchia calcolatrice scientifica Casio fx-915!!!

magnifica, modello ultraslim (spessore 2mm) alimentata a celle solari. Ha più o meno tutte le caratteristiche di una normale calcolatrice scientifica non programmabile ma ha un design M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-O, specie considerando che l’ho presa nel 1989; all’epoca il giocattolino mi costò a mio padre ben 70.000 lire… questo gioiellino mi ha accompagnato fra compliti in classe ed esami praticamente fino alla laurea.

Completato il Progetto della Bandai di riprodurre una statua a grandezza naturale di Gundam Rx78 di cui avevo parlato qui. Il mecha alto 18 metri verrà esposto gratuitamente al Parco Shiokaze nei mesi di luglio e agosto. Purtropppo non si può entrare nel cock-pit ma in compenso la testa si muove, una cinquantina di parti si illuminano e da 14 punti esce fumo.

Nella terza foto, dove si vede dall’autostrada, il Gundam sembra vero.

E parliamo del regalo a Monica. Si in ritardo ma che ci posso fare se mi fanno lavorare pure la domenica ;-)

Come è noto ai miei amici e ai tre lettori di questo blog (mi sono svegliato ottimista) sono un fan dei gadget inutili specialmente se vagamente tecnologici. Per dire, ieri ho comprato una torcia a led che si ricarica con i pannelli solari; ora una torcia o si tiene in macchina o chiusa in un cassetto, per ogni evenienza, quindi mi domando come accidenti farà a ricaricarsi, però mi piaceva troppo il suo design vagamente anni 70 e la storia dei pannellini solari quindi… ma torniamo al motivo del post. Per il compleanno di Monica le ho regalato un oggetto che, in vero, non ha avuto grande successo in Italia ma pare che abbia spopolato in Francia: un Nabaztag:tag. Nabaztag, in armeno credo, vuol dire semplicemente coniglio ed infatti si tratta proprio del simulacro elettronico di un coniglio dotato di un sacco di tecnologia e che fa un sacco di cose.

Ma andiamo nel dettaglio. Nella foto si può vedere il Nabaztag di Monica. In pratica il coniglio elettronico alla prima accensione va posto in modalità access point e ci si deve collegare con una connessione wireless. A questo punto è possibile configurare la scheda di rete wireless del piccolo mostriciattolo con i parametri del router/access point casalingo (supporta anche la crittografia wpa). Adesso siamo pronti per riavviare il giocattolo che si collegherà a internet (se il DHCP è correttamente configurato). una volta collegato ad intenet è possibile attraverso il portale dei conigli registrare il proprio nabaztag dandogli un nome (quello di Monica i chiama Azzie) e dicendogli cosa fare: si possono configurare una serie di feed da leggere (news, meteo, musica…), delle radio da suonare, si possono leggere mp3, è possibile mandargli messaggi da riprodurre, si può persino farlo sposare a un suo simile… Azzie adesso di sua iniziativa si sveglia, si mette a nanna, fa tai-chi, ci dice come si sente, fa battute di spirito, ci legge l’Ansa e tante cazzatine. Il vero limite è che tutto deve essere fatto attraverso il portale e non può leggere, ad esempio, una cartella condivisa in rete con degli mp3, ah naturalmente non si limita a parlare, ma muove le orecchie ed ha una serie di led luminosi che hanno anche vari significati; ci sono poi anche dei gadget aggiuntivi (in vendita) come orecchie di ricambio, e tag rfid che permettono al coniglio di sapere se il suo padrone sta andando via o sta arrivando. A cosa serve? A nulla è un bellissimo soprammobile animato che ci fa compagnia insieme al “terrorista basso”.

Da che si vede che sono in ferie? Facile sono più rilassato e spensierato e questo lo si nota subito da come spendo facilmente i soldi in cazzate. Così, questa mattina, siamo stati nel Toy Center in un nuovo centro commerciale in estrema periferia, principalmente per fare un giro, ma anche per fare scorta di liofilizzati e omogeneizzati da dare al pupo in vacanza. Nel negozio, dopo essere riuscito ad evitare di comprare la stazione di polizia della Lego, Monica dice che non è adatta al pupo che ha meno di sette anni (ma io ne ho di più :-( ), vedo, fra i giocattoli, fare bella mostra di se niente meno che un Picooz Insecta, fra l’altro in offerta. Inutile dire che il nuovo zanzarino è finito subito nel carrello ed ora è a fare compagnia al Picooz standard e al Picooz Apache (che ha un grosso problema al rotore di coda, sigh). A differenza degli altri Picooz, l’Insecta ha più parti in plastica che lo rendono pesante quasi come l’Apache che però è più massiccio e ha la presa per il caricabatterie nella parte inferiore e non sul lato sinistro; per il resto si comporta esattamente come gli altri Picooz e quindi con un po’ di pratica si riesce a farlo atterrare sulla testa di Pierpaolo :-)

Silverlit X-Twin Preso da un nuovo attacco di consumismo e complice una precoce crisi di mezza età, che invece di risolversi con una bagascia ha resuscitato il fancullino che avevo fatto fuori ai tempi di Pascoli, dopo il Picooz classico e il Picooz Apache ecco la mia ultima acquisizione nel campo dell’intrattenomento ludico l’X-Twin.

L’X-Twin, come il Picooz è un prodotto della Silverlit ed è in pratica un aereo radiocomandato, spinto da due motori ad elica posteriori con comandi via radio (al contrario del Picooz cha ha un trelecomando a infrarossi). A differenza degli elicotteri è praticamente impossibile far volare l’X-Twin in casa (a meno di vivere in un grande loft), è troppo grosso e veloce, appena decolla si schianta contro qualcosa prima di poter fare qualsiasi tentativo di controllarlo, ma non dispero nel week-end di fare un giro in un parco con la scusa di far prendere aria al pupo.