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E’ una notizia di qualche giorno fa ma è tanto divertente. La riporta l’edizione online del Metro britannico.Il gestore di un negozio di alimentari inglese ha dovuto risarcire una signora perché il peso della verdura acquistata era inferiore a quello effettivamente battuto dalla cassiera. La signora infatti si è resa conto che di aver pagato un singolo peperone da 79p ben £1.79, la bellezza di una sterlina in più. Facendo ricontrollare i prodotti pesati, poi, ci si è resi conto che l'”errore” era generalizzato.

Dopo approfondite indagini il gestore del negozio ha scoperto la causa del problema: una commessa. Ma che motivo aveva una commessa di aumentare in maniera fraudolenta il peso della verdura? Nessuno, infatti la causa dell’aumento di peso era dovuta alla sedia troppo bassa e le tette troppo grosse. La ragazza, infatti, pesava insieme a frutta e verdura le sue di pere, che poggiava incautamente sul piatto della bilancia.

Purtroppo non si conosce l’identità della commessa ma il proprietario assicura che eventuali altri “errori” saranno risarciti. :-)

Se, come me, avete dei bimbi piccoli non potete fare a meno di Tux Paint. Tux Paint è un programma di disegno, rilasciato con licenza open source, studiato per i più piccoli. Permette il disegno a mano libera utilizzando pennelli, sfumini, pennarelli, gessetti, formine e tutto ciò che può venirvi in mente. Il programma è poi corredato da effetti sonori che lasciano il bambino senza fiato. Pierpaolo ci passa le ore a disegnare e ad ascoltare i suoni degli animali o degli strumenti musciali presenti nell’infinita libreria di forme.

Tux Paint si utilizza tranquillamente col mouse ma se si aggiunge una tavoletta grafica o si ha un monitor touch screen l’esperienza col programma è davvero divertente per un bambino.

Visto che questa settimana da LIDL c’era in vendita una tavoletta graficadi marca Silvercrest a € 49,90, dopo essermi autoconvinto che mi fosse indispensabile e considerando che con i prodotti Silvercrest mi sono sempre trovato bene, ovviamente l’ho comprata; ora io non è che sia un grande esperto di questi aggeggi ma come caratteristiche, dimensioni e precisione è paragonabile a marche più blasonate (almeno sulla carta), ad ogni modo, per quanto mi riguarda, il suo dovere lo fa egregiamente e vale tutto il prezzo pagato; inoltre è da almeno 15 anni che non vedo un package di un prodotto informatico così ben curato, c’è persino il manuale cartaceo oltre ad una versione di Corel Draw Essential compresa nel prezzo. Come se non bastasse è pure bella da vedersi:

Quel che poi più conta, alla fine, è che Pierpaolo si sta divertendo un mondo con Tux Paint e con la tavoletta grafica;

è solo da decidere se alla fine crea dei capolavori o delle schifezze inenarrabili, di sicuro la cosa lo diverte molto e comunque gli fa bene. Sotto un “disegno” realizzato con Tux Paint interamente da Pierpaolo “Gaugain” Scattaglia.

L’istituto nazionale giapponese delle Scienze e Tecnologie Industriali avanzate (産業技術総合研究所 Sangyō Gijutsu Sōgō Kenkyū-jo), conosciuto anche come AIST, è un centro di ricerca che ha a Tokyo il suo quartier generale e la maggior parte dei laboratori nella città delle scienze di Tsukuba oltre che in moltissime città giapponesi. Lo scopo fondamentale dell’istituto è quello di integrare la ricerca tecnico-scientifica con i bisogni socio-economici. Ogni anno l’AIST si apre ai visitatori per mostrare le meraviglie della ricerca. Fra i “congegni” presentati quest’anno c’è Android-F, prodotto dalla Kokoro. Android F è un androide con sembianze umanoide che riproduce copiandoli i movimenti e le espressioni dell’operatore. In pratica, come si vede nello schema sopra, attraverso una serie di telecamere il sistema è in grado di riconoscere i movimenti e le espressioni umane e farle riprodurre al robot che può essere anche posizionato a migliaia di chilometri di distanza. Il video fa letteralmente paura.


L’eruzione del vulcano Eyjafjallajokull (meno male che devo solo copincollarlo e non pronunciarlo) ha mostrato quanto possa essere vulnerabile l’attuale sistema di trasporti che è ormai alla base del nostro modo di vivere; l’altro giorno parlando con un amico ho tirato fuori: -che ne dici se passiamo il primo maggio a Londra- e poco dopo mi sono reso conto di averlo detto come fosse una cosa normale, come se si trattasse di andare a fare un fine settimana fuori porta. E’ bastata un po’ di “cenere” vulcanica proveniente dall’Islanda, tuttavia, per paralizzare l’intero apparato di trasporti nel Nord Europa, bloccando le attività di capi di stato, capitani di industria e, ci manca poco, pure il calcio. I media sono pieni delle cronache di merci deperibili rimaste a marcire in qualche posto esotico e di gente bloccata nei posti più impensati dove si era recata per motivi assolutamente ludici.
Se da un lato questo breve ritorno a mezzi di trasporti più “slow” può servire a far riflettere su alcuni eccessi dall’altro non si può più tornare indietro, non possiamo immaginare di utilizzare la nave per raggiungere gli Stati Uniti o attraversare l’Europa in convogli trainati da locomotive a vapore. Certo ci sono sempre gli pseudo-intellettuali ambientalisti pronti a inneggiare al vulcano per un ritorno alle origini che vedrebbe, loro, per primi, in serie difficoltà, ma questi è meglio che facciano un brainstorming su come salvare il mondo dai sacchetti di plastica. Dal canto mio, penso che una sciocchezza come un eruzione in Islanda non possa e non debba bloccare metà del mondo e quindi, per quanto io ritenga che le misure intraprese siano state opportune, bisogna immaginare un sistema di trasporti più robusto, che siano treni ad alta velocità o nuovi motori per gli aerei l’Eyjafjallajokull deve insegnarci che dipendiamo da sistemi che si dimostrano ogni giorno fragili e non mi sembra sia il caso di arrendersi a questo.

Accidenti come passa il tempo! Leggo un titolo sul Corriere on line, Micheal Douglas dice:-meno male che c’e’ il Viagra-. io penso:- Ma come? Micheal Douglas non era quello che si era fatto ricoverare in una clinica perche’ “malato di sesso” e ora ha bisogno del viagra?-. Vado a controllare, veloce ricerca su internet, e trovo un articolo del Corriere che conferma cio’ che pensavo, Michael Douglas in ospedale per troppa voglia di fare l’amore; peccato che l’articolo risalisse al settembre del 1992, sono passati 18 anni e io la ricordo come fosse una notizia letta distrattamente qualche settimana fa.

P.S. sono curioso di vedere quanti commenti di spam su Viagra e Cialis arriveranno a questo post eheheh