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Ecco alcune immagini dell’eclissi parziale di Sole che questa mattina è stata visbile anche dall’italia. Le foto sono state scattate a Bari e nonostante le nubi che coprono il cielo lo spettacolo rimane sempre affascinante. Questa eclissi è la  prima di sei appuntamenti astronomici che avverranno nel 2011 anche se non tutti saranno visibili dall’italia. Prossimo appuntamento per il nostro paese sarà  l’eclissi di Luna del 15 giugno.

Il problema degli incidenti dovuto all’alta velocità è diffuso ormai in tutti i paesi. Le forze dell’ordine sono, chiaramente, un ottimo deterrente ma, di certo, non si può mettere un poliziotto ad ogni incrocio; questo devono aver pensato i sindaci di alcune città della Repubblica Ceca, che, per ovviare alla cronica carenza di poliziotti, hanno deciso di mettere, nei punti più critici, dei cartonati in scala 1:1 che raffigurano poliziotte in minigonna con tanto di paletta in mano.
Effettivamente, nei punti in cui sono piazzati i singolari dissuasori, pare, che gli incidenti siano diminuiti in maniera drastica e, almeno a detta dei sindaci, la riduzione della velocità pare essere motivata con l’effetto deterrente della divisa e non certo a causa delle gambe dei “manichini”. Ma se è così perché poliziotte in minigonna invece di nerboruti poliziotti armati di paletta e con manganello (MANGANELLO) in vista?
Una cosa è certa se lo si fa in italia, sarà proprio il caso di rispolverare le vecchie foto di Edwige Fenech nei panni di avvenente e conturbante poliziotta… o magari così gli incidenti aumenteranno?

Ogni volta che c’è un “crimine” che appare senza movente, insensato e, sopratutto, per il quale gli inquirenti non riescono a trovare una causa entra in scena il terribile extracomunitario clandestino, islamico, brutto, sporco e cattivo. Fu così nel caso di Novi Ligure, dove la cittadinanza quasi iniziò la caccia all’albanese, salvo scoprire che la colpevole era la figlia troietta, stessa cosa con la strage di Erba dove si era sospettato del marito tunisino mentre i colpevoli erano i vicini di casa fuori di testa e così è stato anche in questi giorni, dove ad essere accusato dell’omicidio della giovane Yara è stato, per tre giorni, l’operaio edile Mohamed El Fikr. Il ragazzo marocchino è stato arrestato dalla polizia dopo un rocambolesco e ridicolo inseguimento in mare e il suo arresto è avvenuto sul traghetto che lo portava a Tangeri, dove il 22enne marocchino andava per passare le vacanze con la sua famiglia. Il tutto a causa di una traduzione affrettata e completamente errata di una sua frase pronunciata al telefono, che secondo gli “esperti” suonava come “perdonami Dio non l’ho uccisa io…..ascoltami Dio, ascoltami…..” dove non si faceva nemmeno riferimento alla giovane Yara che Fikr, pare, non aver mai conosciuto. L’accusa, poi, sarebbe stata di omicidio, pure se il ragazzo avrebbe detto di NON averla uccisa e  anche se  non c’è, ad oggi, nessuna prova che Yara sia morta. Per fortuna i magistrati hanno scarcerato il ragazzo dopo tre giorni, ma rimane l’onta mediatica del mostro in prima pagina e dubito che qualcuno si sia formalmente scusato con lui.

Ma gli errori di traduzione sono sempre in agguato e talvolta portano a dei risultati, per fortuna, meno drammatici della storia del povero Fikr. E’ il caso di quanto avvenuto in questi giorni nelle librerie cinesi dove sono state pubblicate delle favole per bambini a sfondo erotico.

La storia è divertente: la China Friendship Publishing Company e la China Media Time, per Natale, volevano proporre per i bimbi dell’ex-Celeste Impero le più belle favole occidentali tradotte ovviamente in cinese. Non trovando le edizioni originali in tedesco delle opere dei fratelli Grimm le case editrici si sono basate su alcuni adattamenti giapponesi. Peccato che abbiano scelto le edizioni sbagliate, gli adattamenti utilizzati, infatti, erano alcune storie realizzate dal duo Kiryu Misao, due fumettisti famosi per la loro reinterpretazione in chiave erotica delle più famose favole europee. Così Biancaneve è una ninfomane che si scopa il padre e tutti e sette i nani e quando una contadina le porge la mela avvelenata a risvegliarla ci pensa un principe necrofilo che pensa di sbattersi il suo cadavere.

Sembrerebbe che nessun bimbo abbia avuto modo di leggere le favole reinterpretare, di certo i volumi sono stati sugli scaffali per diversi giorni prima di essere ritirati.

Brutte notizie per tanti bambini francesi che, domenica 31 ottobre, durante un’interruzione pubblicitaria nel famoso film di animazione Ratatouillè, trasmesso sulla rete privata TF1, hanno scoperto, niente meno, che Babbo Natale non esiste in uno spot della Banca Mutual. Bambini increduli in lacrime, sconcerto fra i genitori costretti a metterci una pezza, rivolte su Facebook con gruppi nati ad hoc e lettere di protesta alla banca e alla TF1; un tale putiferio che lo spot è stato modificato e tolta la frase incriminata che in italiano reciterebbe, seccamente, più o meno, così: “Ho una brutta notizia da darti, Babbo Natale non esiste!”.

Leggere queste notizie aumenta la stima del nostro paese; fa piacere sapere che non siamo l’unico popolo idiota a livello planetario, almeno non sempre.

Sotto il video incriminato e la storia secondo i media francesi (ovviamente in francese)

No, no voglio parlare della Carfagna e delle sue “dimissioni annunciate” con un mese di anticipo (cose italiane), voglio, invece, provare a prefigurare uno scenario fanta-politico.

Un Ministro della Repubblica italiana (uno qualunque) in un’intervista rilasciata, che so, a Repubblica ad una domanda del giornalista sui rapporti fra il Ministero e il Parlamento si lascia andare ad una battuta dicendo che in fondo trattare col Parlamento non è poi così complesso e che basta dire che stiamo lavorando ad una riforma secondo i principi sanciti della legge e dalla Costituzione. Ovviamente la notizia viene riportata da tutte le agenzie e lo sdegno della popolazione per una simile mancanza di rispetto al Parlamento della Repubblica fa insorgere l’opposizione. Così, dopo un week-end infuocato di attacchi per questo insulto al Parlamento e nonostante una situazione politica difficile per il Governo il povero ministro, colpevole della tremenda gaffe, è costretto a rassegnare le dimissioni. Impossibile dite? Non so se una dichiarazione simile sia mai stata proferita da un ministro italiano, se lo è stata di certo non ha avuto un effetto così dirompente; del resto in italia siamo abituati a dichiarazioni di ben altro tenore e le poltrone nemmeno accennano a tremare, abbiamo primi ministri coinvolti in vicende di puttane e malaffare ma questo sembra a malapena scuotere gli scranni; eppure da qualche parte del mondo…

«È facile fare il ministro della giustizia, devo solo ricordarmi le due frasi da usare in Parlamento quando non mi viene una risposta: “Non commento singoli casi” e “Stiamo agendo in conformità con le leggi e le prove”».

questa è la dichiarazione dell’ex-ministro della Giustizia giapponese Minoru Yanagida pronunciata qualche giorno fa durante una riunione con i colleghi alla prefettura di Hiroshima. Dopo questo vero e proprio insulto al Parlamento, a seguito dello sdegno e degli attacchi delle opposizioni e nonostante una situazione che vede il governo in grosse difficoltà, il ministro Yanagida questa mattina ha rassegnato le sue dimissioni. Questa notizia dall’italico punto di vista è più incredibile di quella della commessa che pesava le sue tette insieme alla frutta