Partendo da alcune personali riflessioni sull’ignoranza che diventa colpevole quando si ammanta di arroganza voglio raccontare una storia: la storia di Anansi, il dio ragno, uno dei più importanti e conosciuti dei della mitologia della zona ovest dell’Africa. Si dice che Anansi abbia creato il Sole, le stelle e la Luna e che avrebbe portato fra gli uomini la conoscenza dell’agricoltura. La leggenda vuole che un tempo cercò di racchiudere in una zucca tutta la saggezza fino a quando ne accumulò tanta da rendersi conto di quanto fosse futile il suo tentativo e quanto fosse meglio liberarla nel mondo. Un altro episodio vede Anansi che si reca da suo padre Nyame, il dio del cielo, e gli chiede di diventare il Re di tutte le storie. Nyame gli dice che se riuscirà a catturare il giaguaro con i denti come pugnali, la vespa che punge come il fuoco e la Fata che nessun uomo ha visto diventerà ciò che desidera. Anansi decide di impegnarsi nelle difficili prove nonostante i dubbi del padre. Inganna il Giaguaro, che voleva mangiarlo, proponendogli un gioco che permette ad Anansi di legarlo. Inganna anche la Vespa fingendo di essere la pioggia ed invitando l’insetto a nascondersi in un calabash dove la cattura. Infine riesce a prendere la fata con il trucco del bambino di pece . Terminati i suoi sforzi porta i trofei a Nyame e diventa il Re delle storie. La mitologia di Anansi si tramanda da secoli prima fra le popolazioni africane (pare che il mito sia originario del regno Ashanti) e fino a spostarsi, a seguito della migrazione degli schiavi fino ai Caraibi. (fonte Wikipedia)
La storia del dio ragno è bella perché ingenua, è bella perché fa parte delle tradizioni e della cultura di popolazioni che avevano e hanno il diritto di seguire la propria strada, attraversare le proprie ere di pace e di conflitti senza che qualcuno debba globalizzarle ed evangelizzarle, senza che i missionari, avanguardia di una cultura cristiana in decadenza, debbano andare a cercare nuova linfa in un continente, quello africano, che ha solo bisogno di imparare a camminare con le sue gambe senza trovarsi immerso nei soliti conflitti economico/sociali che non fanno altro che distruggere culture e sterminare intere etnie. Noi dall’alto della nostra morale cristiano-centrica ipocritamente intrisa di cattolicesimo inputridito ci scandalizziamo di fronte ai riti tribali di popolazioni che li praticano da millenni, dimenticando come eravamo fino a 100 anni fa e pensando di essere migliori, più evoluti; forti di queste convinzioni, poi, non ci facciamo scrupolo a cancellare tradizioni più vecchie del’ave maria e del gloria della soap opera cristiana. Ora, sono certo, che molti (dei pochi) lettori di queste righe staranno per dire… si però i missionari fanno tanto di quel bene a questi poveri negretti… fottetevi, nei rari casi che riescano a fare qualcosa di buono (che NON è impiantare una stramaledetta scuola cattolica nel centro della giungla) NON è MAI gratis.
P.S. Sì lo so fa schifo, gli Skunk Anansie sono finiti nel 2000 però Skin mi attizza sempre ;-)