E’ aperta la caccia ai fannulloni. All’ATM di Milano dopo un blitz mattutino del presidente della grande azienda di trasporti pubblici milanese si è scoperto, all’interno dei locali del deposito aziendale, un laboratorio di falegnameria che produceva cuccie per cani. Eh si, una situazione paradossale quanto divertente. Ne parlo anche perchè conoscendo la tipologia d’azienda non faccio fatica ad immaginare la scena e mi vien da ridere. Per questo e altri motivi sono state licenziate 9 persone all’ATM (non è detto che non vengano reintegrati in realtà). Sembrerebbe una buona notizia e lo sarebbe se non fosse che questa caccia ai fannulloni porta solo all’irrigidirsi delle condizioni di chi fa il suo lavoro e chiede solo di non essere rotto i coglioni con tonnellate di inutili moduli, ma tant’è. In Italia come sempre ci si nasconde dietro ad un dito o nel caso sotto cumuli di scartoffie.
Domani intanto rientra lo Space Shuttle Discovery dalla missione STS-124 e oggi tutti i giornali ne parlano perchè gli astronauti hanno comunicato di aver avvistato un UFO vicino ai motori della navetta spaziale, in realtà si tratterebbe di un pezzo di ghiaccio o di un pezzo del rivestimento esterno ma basta poco per fare notizia.]]>
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Ci vuole un semaforo in orbita. Dopo il lancio di sabato della navicella spaziale Jules Verne è la volta di una nuova missione dello Shutte verso la stazione ISS. La missione STS-123 vede a bordo dell Endeavour un equipaggio misto americano, giapponese e canadese. Il decollo che è avvenuto alle 7.28 di stamattina (ora italiana) dal Kennedy Space Center è stato salutato dall’urlo “BANZAI” del comandante della missione Dominic Gorie. L’obiettivo di STS-123 che durerà 16 giorni e di portare in orbita e installare Dextre un robot progettato dall’Agenzia spaziale canadese e la prima parte di Kibo un nuovo laboratorio scientifico progettato dai giapponesi. Intanto la Jules Verne aspetterà in orbita il suo turno per attraccare alla ISS.
Mentre noi italiani stiamo a discutere del candidato presidente del consiglio del centrodestra che strappa platealmente, con un gesto suppongo studiato a tavolino da strateghi e consiglieri, quattro fogli di carta e mentre gli stessi francesi hanno l’annoso problema di naturalizzare Carla Bruni ormai primadonna all’Eliseo, l’Europa, silenziosamente, scopre il volo spaziale con l’ATV Jules Verne. Questa mattina intorno alle cinque dalla base spaziale di Kourou, nella Guiana Francese, è partita una nuova missione dell’Ariane 5 per portare in orbita l’ATV (Veicolo di Trasporto Automatico) Jules Verne. La navicella da trasporto automatica senza equipaggio, dal peso di circa 20 tonnellate è in grado di trasportare sette tonnellate e mezzo di rifornimenti per la ISS. La Jules Verne attraccherà dunque alla ISS aumentandone lo spazio vitale e gli astronauti potranno prelevare dalla stiva pressurizzata oggetti personali, attrezzature, cibo e acqua (quest’ultima fornita dall’acquedotto di Torino). Inoltre la stiva non pressurizzata contiene combustibile per la stazione spaziale e la stessa Jules Verne accenderà i motori per spostare l’orbita della ISS in lento decadimento. Quindi dopo il Columbus portato sulla ISS dall’Atlantis un altro pezzo di Europa fa la sua bella figura nello spazio. Naturalmente per gli ATV come la Jules Verne ci potrebbero essere notevoli sviluppi futuri se solo ci fossero adeguati finanziamenti. La navicella infatti terminata la sua missione sarà riempita dagli astronauti con i materiali di scarto e si sgancerà dalla ISS per disintegrarsi nell’atmosfera terrestre e ricadere in mille pezzi nell’Oceano Pacifico. Tuttavia il cargo potrebbe essere riprogettato per essere in grado di tornare sulla Terra senza autodistruggersi portando giù i risultati degli esperimenti fatti in orbita e potendo eventualmente fungere da veicolo di rientro di emergenza per gli astronauti della ISS; inoltre fatte le adeguate modifiche all’Ariane 5 la navicella potrebbe persino portare gli astronauti in orbita, anche considerato che il programma dello Space Shuttle sta arrivando inesorabilmente alla sua fine naturale.
Curiosità, fra gli oggetti caricati a bordo dell’ATV due libri illustrati di Jules Verne e un DVD con una compilation di canzoni realizzata da una ragazza norvegese che ha vinto il concorso dell’ESA per la più bella compilation adatta ai viaggi spaziali e che ha potuto, grazie a ciò, assistere al lancio dell’Ariane.
Si sapeva che ci saremmo arrivati. La notizia non mi dispiace però devo amettere che un po’ di impressione me la fa, sembra di essere in racconto cyberpunk degli anni ’90. Per la prima volta un animale verrà clonato per scopi puramente commerciali. Una donna statunitense, per clonare il suo amato pitbull, è disposta a sborsare 150.000 dollari alla società coreana RNL Bio che per la prima volta, nel 2005, aveva sperimentato, con successo, la clonazione di un cane. Come ovvio, la RNL si aspetta numerose richieste simili nei prossimi anni e afferma che il costo dell’operazione potrebbe facilmente scendere a 50.000 dollari, tutto sommato abbordabile per molti. Certo se nasce un business da questa cosa è probabile che ci siano ricadute nel settore della clonazione e degli studi ad essa collegati come d’uso quando c’è un ritorno economico. E a proposito di ritorno economico leggo sul sito della NASA che la sonda Cassini avrebbe rivelato notizie strabilianti sulla superficie di Titano (una delle lune di Saturno). La luna sarebbe ricoperta da centinaia di volte la quantità di idrocarburi presenti in tutte le riserve di gas e petrolio del pianeta Terra. Gli idrocarburi sono allo stato liquido in veri e propri laghi e allo stato solito ammassati in dune. Posto che tale quantità di “oro nero” possa essere usato per le esigenze dell’umanità sarebbe interessante stimare i costi di trasporto e di “estrazione” per andarli a prendere; hai visto mai che alla fine convenga e si possa così rilanciare la corsa allo spazio :-)
Dopo i due rinvii di dicembre finalmente è decollata oggi la missione STS122 dello Space Shuttle, con l’Atlantis che affronta la sua penultima missione prima del pensionamento. La missione con sette astronauti a bordo metterà in orbita il laboratorio Columbus di fabbricazione italiana.
Ancora una volta l’uomo si stacca dalla Terra e la cosa non interessa quasi nessuno mentre sono tutti attenti agli inciuci elettorali, in Italia, o ai confronti per le primarie fra un nero e una donna, in USA.