Re:Model o New Getter o Shin Getter comunque lo si voglia chiamare,questa nuova incarnazione del Getter Robot, realizzata dal compianto Ken Ishikawa, è solo di poco inferiore a Shin Getter:The Last Day. Le atmosfere sono certamente meno cupe ma la storia scorre decisamente più fluida anche se forse si dilunga un po’ troppo all’inizio per concludersi poi in maniera eccessivamente frettolosa. Re:Model è un vero e proprio reboot della storia classica. Si consiglia di non continuare a leggere se non si vogliono scoprire particolari dela trama. Nei primi tre episodi vengono presentati i personaggi principali. Il Prof. Saotome, il geniale scopritore dei raggi Getter, di fronte alla nuova minaccia che incombe sul’umanità, i temibili Oni è alla ricerca di tre persone con doti eccezionali per pilotare le Getter Machine; intanto insieme al figlio Tatsushito cerca di mettere a punto il Getter Robot. Nei primi episodi si vede una riedizione del Getter Robot della serie classica rivisitato come in Last Day che viene usato come prototipo del nuovo Getter Robot (che non è l’ormai famoso Shin Getter visto in Last Day e nemmeno il Neo Getter ma una versione riveduta e corretta del Getter classico). Il prototipo pilotato da Tatsushito si scontra con un mostro degli Oni, ma sarà il primo pilota reclutato da Saotome, Ryoma Nagare a fermarlo. Nella battaglia avrà la peggio anche Tatsuhito dopo essere stato trasformato, a sua volta in Oni. Ryoma è lo stesso della serie classica ma ha il carattere ribelle e combattivo di quello che abbiamo visto pilotare il Getter Nero in Last Day. Il secondo pilota è ancora una volta Hayato Jin, questa volta ex terrorista ma sempre cupo e malinconico. Il terzo pilota è invece Benkey Musashibo, che porta il nome, oltre che gli aspetti caratteriali e fisici, dei primi due piloti del Getter Three, Musashi della serie classica e Benkey di Getter Robot G. Musashibo,ex brigante, si avvicina al buddismo grazie al suo carismatico maestro, che sarà poi costretto a uccidere quando, questi, verrà tramutato in Oni. Nella nuova serie spicca la figura di Michiru, figlia del prof. Saotome molto più matura rispetto alla serie classica; qui è una sorta di paleontologa che studia gli Oni ed è frequentemente in disaccordo con suo padre.
Gli Oni sono stati il nemico dell’umanità in Getter Robot G e li ritroviamo in Re:Model che compaiono dal nulla con efferata e sembrerebbe immotivata crudeltà. I primi tre episodi di Re:Model scorrono seguendo una classica linea narrativa anni ’70: appare il mostro, esce il robot, si combatte, i buoni vincono… ma dal quarto episodio comincia la vera e propria saga. Da dove vengono gli Oni e perchè attaccano la Terra? Michiru ne studia una serie di reperti appartenenti al periodo Heyan e sembrerebbero gli stessi Oni della mitologia giapponese, i primi abitanti della Terra, ma perchè troviamo i loro resti solo ora?. In realtà le cose sono più complesse: gli Oni sono solo il braccio armato di Seimei Abe una sorta di spirito, inizialmente buono, e provengono da varie dimensioni, inviati al solo scopo di distruggere il Getter. Ryoma e i suoi compagni si tuffano in una dimensione parallela per sconfiggere gli Oni e Seimei e alla fine dopo tre anni trascorsi in una in questa dimensione(anche se a questo punto il tempo è relativo) sembrano riuscirci e possono tornare a casa. Ma non è finita, nel loro spazio-tempo ritrovano il laboratorio di Saotome fortificato e un nuovo generatore di raggi Getter per il Getter Robot. Quando Ryoma collauda la nuova energia spinge il Getter Robot in un’altra dimensione; un universo dove l’uomo si è fuso al Getter e non esiste altro che morte, distruzione e assimilazione e scopre che è tutta colpa sua. Tornato indietro si rifiuta di tornare sul Getter Robot. Ma Getter lo reclama e quando Seimei torna dall’inferno per attaccare la Terra è costretto nuovamente a combattere. Il problema a questo punto diventa: chi sono veramente i buoni? Seimei viene distrutto grazie alla potenza dei raggi Getter ma subito arrivano i veri burattinai, coloro che sono dietro gli attacchi alla Terra e che si autodefiniscono dei. Sono loro a spiegare che i raggi Getter porteranno all’inferno nell’universo e che devono essere distrutti; Ryoma gli crede ma comunque si sente in dovere di combatterli e alla fine anche gli dei saranno distrutti ma Ryoma riuscirà con la propria forza di volontà a non cedere all’anima nera dei raggi Getter e deciderà di rimanere da solo a combattere contro un futuro di morte e distruzione. La serie termina con Ryoma a bordo del Getter One Classico che vaga per l’universo pronto a combattere.