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Ma che razza di ipocriti. In Italia sono capitate tutte le contaminazioni alimentari possibili per i prodotti di punta della gastronomia del paese (forse l’ultima cosa che si salva dell’italietta), dal vino al metanolo, alle mozzarelle alla diossina e tutti li pronti, giustamente, a minimizzare il problema verso i paesi esteri che bloccavano le importazioni; poi capitano qualche migliaia di casi di intossicazione (su un miliardo e passa di abitanti) in Cina, a causa di adulterazioni del latte con la melammina, e noi, proprio noi ci mettiamo a puntare il dito sui ristoranti cinesi che importerebbero latte di contrabbando dalla madrepatria. Ora io inviterei i giornalisti che parlano di “emergenza latte”, i ministri e i sottosegretari a fare mente locale e a pensare a qualunque pietanza a base di latte presente in qualunque menu di ristorante cinese. Io non ci sono riuscito… sarà perchè di solito prendo involtini primavera, spaghetti di soia con carne, spaghetti alla piastra con verdure, pollo al curry, maiale alla piastra, lichees e grappa di riso e in questa roba non c’è traccia di latte. Del resto la Cina è famosa proprio per le sue esportazioni di prodotti caseari… ma va…

Fra gli interventi per una mobilità sostenibile che i vari comuni italiani stanno mettendo in atto, sicuramente uno dei più visibili è la creazione di nuove rotatorie per sostituire i semafori. Le rotatorie rendono il traffico più fluido, riducono l’inquinamento, hanno minori costi di gestione degli impianti semaforici, insomma sembrano la panacea per il traffico cittadino e non.
Oggi pomeriggio vado a LIDL (ho comprato un magnifico telecomando 8 in 1), non ci andavo da tempo ed ecco sulla solita strada una rotonda; quando ero costretto a fare il volontario durante il servizio civile, dove ora c’è quella rotonda ho dovuto tirare fuori gente dalle lamiere delle auto, quindi bene. Proseguo lungo la strada, cinquanta metri ed ecco un’altra rotonda ma… ma… ma… a che cazzo serve? La rotonda ha soltanto un’entrata e un’uscita, non riesco a crederci. Insomma va bene fare le rotonde ma qui si esagera, basta rotatorie inutili, basta rotonde da 30 cm che creano soltanto più casini e ancora basta con le rotatorie con orribili fontane o sculture di dubbio gusto.
Ah già che ci sono in Italia il codice della strada non dice nulla a proposito delle rotatorie quindi si circola seguendo le normali regole e si da la precedenza a destra se non ci sono indicazioni diverse. In realtà le nuove installazioni seguono il modello francese e quindi ha la precendenza chi circola nella rotonda ma è tutto segnalato.

Odio i ciclisti!!! Diciamolo meglio: non ho niente contro chi in città può andare a lavoro o può uscire in bici per fare una commissione sfidando il traffico e le buche sulle strade, beato lui quanto vorrei… Quelli che non sopporto sono i ciclisti della domenica, quelli che vestiti come Pantani a Carnevale te li ritrovi in branco sulle strade statali e provinciali a chiacchierare del più e del meno come se non esistesse un mondo, quelli che creano file interminabili e quando, cercando di non cedere alla tentazione di renderli parte dell’asfalto, ti limiti a mandarli affanculo hanno anche delle rimostranze da fare, ma che cosa c’avrai da dire che sei più ridicolo di un pagliaccio al circo. Altra categoria simile ma per certi versi più pericolosa sono i motociclisti della domenica. Quasi quarantenni frustrati e repressi escono anche loro in branco generalmente nei week-end della bella stagione, bardati come Valentino Rossi al MotoGP su bolidi da 300Kmh e accelerazioni pazzesche, li vedi nello specchietto e cerchi di accostare per farli passare perchè non sai mai dove andranno a schiantarsi visto che guidano delle moto che più che la patente ci vuole il porto d’armi e lo fanno tre volte l’anno. Pensare che fino a qualche anno fa per andare in moto non si metteva nemmeno il casco, adesso ci vuole l’armatura.
Comunque a Madrid per protestare contro il pericolo di muoversi in bici in città non attrezzate al traffico ciclistico, ma nemmeno a quello dei pedoni, centinaia di ciclisti hanno sfilato in bici nudi per le strade della città. Protesta assolutamente condivisibile, le città vanno tutte ridisegnate per escludere il traffico automobilistico privato a favore di quello pubblico e della possibilità di poterle vivere a piedi o in bicicletta. Se avessero sfilato nudi a Roma, comunque, come minimo ci sarebbe stata un’interpellanza parlamentare dopo l’intervento del papa all’angelus; qui da noi, al massimo, avrebbero potuto sfilare con le tutine fucsia e i caschetti color porpora. Madrid diventa sempre più un posto dove andare a vivere.

Legambiente presenta un’ottimistica quanto bucolica idea del pianeta Terra nel 2108. Niente più grattacieli, case costruite con nuovi materiali, automatizzate e energeticamente autosufficienti, niente più mezzi di trasporto personali, fine della globalizzazione e ritorno all’agricoltura. L’altra sera pensavo ad un futuro abbastanza simile ma tutt’altro che rassicurante. L’idea,nper la verità nemmeno tanto orginale, mi è venuta leggendo di Arcosanti, un esperimento urbanistico, ma anche il primo tentativo reale di realizzare un arcologia. Il progetto, ad opera dell’architetto di origine italiana Paolo Salieri, è tutt’ora in fase di realizzazione e prevede la costruzione di due grandi edifici collegati fra loro per una capienza prevista di 5000 persone cercando di creare un sistema il più possibile autosufficiente. Immaginavo dunque un futuro dove la Terra fosse costellata da numerose arcologie, parecchio distanti fra loro, in grado di sostenere anche un milione di individui e totalmente autosufficienti sia dal punto di vista energetico che alimentare. In breve, immaginavo un mondo dove ogni arcologia, era abitata da un numero sufficiente di persone da sviluppare un proprio sistema sociale, economico, religioso, culturale. La gente non sentiva il bisogno di viaggiare e le comunicazioni fra le varie arcologie erano limitate a quelle necessarie per i pochi scambi commerciali. Le attività economiche delle arcologie potevano essere diverse ma preponderante, di sicuro la coltivazione mediante, anche, sistemi di coltura idroponica. Il sistema politico ne risultava profondamente mutato. Le nazioni non avevano più importanza alcuna ma contavano quasi esclusivamente i governi locali federati solo sulla carta. Le arcologie hanno sviluppato, dunque, un proprio tessuto sociale, raggruppando, all’inizio, individui della stessa etnia, religione e credo politico e realizzando una microsocietà chiusa e che, in molti casi, tenderà ad esasperare, gli aspetti più estremistici e razzisti. Ovviamente le arcologie saranno tanto più ricche quanto maggiori risorse hanno a disposizione, sopratutto energetiche. Corsi e ricorsi storici le arcologie più “povere” svilupperanno un atteggiamento maggiormente estremista e prevaricatore tentando di “ridistribuire” la ricchezza del pianeta non necessariamente con il dialogo e… le arcologie sono molto sensibili agli attacchi nucleari.

Ieri ho distrattamente mangiato un’ottima mozzarella di bufala proveniente dalla Campania. Purtroppo il mio disinteresse per le cose terrene mi ha fatto dimenticare che tutti i giornali sono concordi nell’affermare che adesso vado in contro a morte certa e terribile a causa dell’enorme quantitativo di diossina riscontrato nel latte di bufala campana (per colpa dei roghi di rifiuti?). Così terrorizzato mi metto su internet a cercare quali siano gli effetti distruttivi delle “elevate” concentrazioni di diossina riscontrate nella mia mozzarellona (com’era buona però…) e molti siti concordano sul fatto che devo morire, non tutti mi sanno dire quando però. Allora, prima di organizzare il mio funerale, cerco delle statistiche sull’incidenza della mortalità da diossina a seguito di forti concentrazioni nell’ambiente, mi imbatto nell’incidente di Seveso e un po’ mi tranquillizzo. Ma sono ancora preoccupato e, prima di far erigere un mausoleo in mia memoria, cerco le cause e le concentrazioni di diossina che portano all’insorgenza di gravi malattie, ma si sa su internet non sempre si trova quel che si cerca… però nelle mie peregrinazioni scopro che un quantitativo di diossina molto molto superiore a quello della mia buonissima mozzarellona si sprigiona dai barbecue e che fra l’altro la carne arrostita DEVE essere assolutamente evitata perchè causa dell’insorgere di altre, numerose, malattie mortali(meglio cotta al vapore possibilmente nella pentola a pressione), a questo punto mi calmo definitivamente e mi convinco di essere immune e sono costretto a chiamare quello della carrozza funebre per disdettare la prenotazione.
Intanto un intero settore economico è stato devastato, così come per l’aviaria, la mucca pazza e tutte gli altri scoop degli ultrimi anni a partire dal vino al metanolo degli anni ’80.