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«Lei ci disprezza», replicò Natalie, senza voltarsi. «Non capirà mai quanto bene abbiamo cercato di fare per il paese.»

«Le strade per l’inferno sono lastricate di buone intenzioni….

 

Copertina di Vox PopuliVox Populi è un breve racconto fantapolitico di Alessandro Girola che prende spunto dall’attuale situazione italiana per disegnare una possibile futura Terza Repubblica. Il nuovo ordine  nasce dalle ceneri dei partiti tradizionali per essere governato dal partito unico del Network eattraverso una  falsa democrazia diretta.

 

Siamo in un’Italia che sta vivendo una fase acuta di povertà in attesa della rinascita profetizzata dall’ideologo del Movimento Jacopo Ferraris;  il guru e i suoi seguaci sono riusciti a scardinare la politica antica, sostituendo le figure di governo tradizionali con un ex attore farlocco prima e un Primo Cittadino fantoccio poi, eletti attraverso la democrazia diretta di un Network pilotato dalla propaganda di partito e addomesticato da una violenta forma di censura.

 

Vox Populi ci mostra i rischi di un movimento populista che riesca ad assumere il potere all’interno di un sistema dominato da un’immensa quantità di informazioni; informazioni che possono, però, essere usate, strumentalizzate e indirizzate per ottenere un controllo quasi assoluto all’interno di una realtà virtuale totalmente distaccata da quella materiale della gente che vive di stenti in una società distopica che  ha assurto a verità quella rivelata dall’identità elettronica dall’avatar controllabile nel Network.

 

In questi giorni si è nuovamente riaperto il dibattito sul controllo di internet e in generale sulle piattaforme telematiche anche grazie alle affermazioni del Presidente della Camera a seguito di alcune vicende che l’hanno coinvolta personalmente.

Io sono su internet da prima del Web, l’ho vista crescere, cambiare, trasformarsi e sono sempre stato contrario a qualunque forma di controllo, ma quando penso al proliferare di teorie complottiste, dai poveracci che credono davvero alle cazzate sulle scie chimiche, agli ignoranti che sbavano dietro alle sciocchezze sul signoraggio, quando mi rendo conto che per giorni Laura Boldrini è stata oggetto di un meme denigratorio che la vedeva completamente nuda passeggiare in spiaggia solo perché qualche imbecille ha fatto circolare una foto a caso presa da un sito di nudisti, comincio a chiedermi a quali rischi si possa andare in contro.

 

Se la gente è disposta a credere qualunque cosa parli alla pancia, se le persone non sono disposte ad accostarsi ad uno strumento libero in maniera critica, se mancano gli strumenti intellettuali per riuscire a distinguere il vero dal verosimile, se ormai l’umanità ha deciso di gettare il cervello all’ammasso, probabilmente è vero che le leggi attuali sono inadeguate. Se un insulto, infatti, può essere punito anche se avviene per via telematica, una cazzata verosimile che in real life ci metterebbe una vita a diffondersi nel magico mondo dei Social Network diventa, in pochi minuti, un meme virale capace di diffondersi per sempre. E’ proprio questo che ha capito bene Jacopo Ferraris e che ha decretato il successo della Terza Repubblica del Network. E’ questo che ha portato l’Italia di Vox Populi ad un futuro di fame e di emarginazione.

 

Non vi svelerò altro sul racconto ma vi invito a scaricarlo gratuitamente dal sito dell’autore in formato Mobi ed ePub[1], ma sopratutto vi invito a leggerlo e a diffonderlo, non si sa mai che qualcuno in più cominci ad osservare la realtà con spirito critico.

 

[1] Per chi non possiede un eReader, oltre al consiglio di farselo regalare per la prossima festività e scoprire di non poter più vivere senza, lascio il link di un lettore di ePub per Windows

2mm-season-two-nativityCi siamo lasciati ad Admiral City la notte del 23 aprile del 2012, molte cose sono successe nei pressi di ciò che resta della Salazar Tower, molti eroi sono morti, lo stesso American Dream è stato fatto a pezzi. I piani di Mezzanotte sono stati sventati e la teleforce ha mostrato realmente, per la prima volta, il suo incredibile e terrificante potere, gli equilibri mondiali sono stati stravolti ma non è ancora finita.

L’universo di Due Minuti a Mezzanotte ha ancora molto da dire e alla storia a puntate, che ci ha accompagnato per buona parte del passato 2012, non è stata messa ancora la parola fine.

Dopo la conclusione, letteralmente, col botto della prima round robin supereroistica italiana, il creatore di mondi, Alessandro Girola, rilancia con “Due Minuti a Mezzanotte – Nativity”, il seguito della storia fantastica di supereroi e di avventure, che ci allieterà in questo 2013, seguendo, ancora una volta, lo schema della scrittura collettiva e che ci riporterà nel mondo ucronico dove i Super e la Teleforce sono una realtà, in un 2014 alternativo dove, di nuovo, si deciderà il futuro dell’umanità.

Nell’attesa del capitolo introduttivo ad opera dello stesso Alex e annunciato  qui non ci resta, dunque, che gustarci questo spettacolare trailer.

 

La foto del post precedente è stata fatta poco prima della mia partemza per Parigi; ho pensato di potarmi qualcosa da leggere ma che non avrei avuto molto tempo per farlo, quindi cosa meglio di qualche racconto? Come si può, dunque, dedurre, ho scelto, per accompagnare questo viaggio, di leggere Ucronie Impure un’antologia a tema ucronico, nata da un concorso  lanciato sul web, alla fine del 2010, da Alessandro Girola, e che ne raccoglie i primi dieci racconti classificati.

 

Il tema allostorico, come si può notare dallo stesso nome di questo sito web, è a me molto caro e devo anche dire che altri racconti a tema ucronico letti in giro per internet non mi hanno granché entusiasmato, quindi in un certo senso partivo prevenuto; in più in passato avevo letto alcune recensioni non del tutto positive relative a Ucronie Impure, anche se poi, alla fine, si scopre che a scriverle non sono personaggi del tutto disinteressati.

 

L’antologia nel suo insieme,da un punto di vista qualitativo, è nettamente superiore a qualunque cosa a tema ucronico autoprodotta  io abbia letto, ma anche alla maggior parte delle pubblicazioni italiane del genere dell’ultimo decennio.

 

Ciò detto è evidente che ci siano racconti migliori di altri, del resto si tratta pur sempre di un concorso e personalmente avrei invertito la terza posizione con la prima[1]. La regina dei pirati d’Atlantide, il racconto di Davide Mana, infatti, è probabilmente quello che mi ha colpito più di tutti con un solo problema: Davide ha messo talmente tanta carne al fuoco in poche pagine che per concludere degnamente la storia ci voleva una trilogia di romanzi. A prescindere dai primi classificati, inoltre, vorrei fare un appunto al racconto di Ferruccio Gianola La fine della diaspora: l’idea di un Generale Custer dittatore degli Stati Uniti con gli indiani d’America organizzati in cellule di resistenza è in assoluto l’ucronia che mi è piaciuta più di tutte, peccato solo che il racconto finisca così in fretta[2]. Ottime anche le idee dei viaggi nel tempo che modificano di volta in volta il presente in Rintocchi di Stefano Sciarpa (anche se non sono certo che rientriamo ancora nel genere ucronico), di Rasputin che governa la Russia con la descrizione del meraviglioso combattimento all’ultimo sangue fra Eva Kant Braun e Marlene Dietrich ne Alla corte del monaco nero, di Cristian Leonardi, delle bombe atomiche cristiane di  Reliquie, di Diego Bortolozzo, della privatizzazione dell’aria da respirare negli USA sotto la presidenza Hoover in Aria, di Mattia Tasso(sperando che questo racconto non lo legga Mario Monti),  alla vita alternativa di Michelangelo e Dante Alighieri ne Il millenario Regno d’Italia, di Ariano Geta,  fino ai robottoni di Squali contro alieni, di Simone Corà

 

Tornando alla vetta della classifica non si può non citare il racconto vincitore del concorso,  Kalokagathia, di Angelo Cavallaro, che parte dalla sconfitta dei Greci a Troia per imbastire un piacevole racconto epico della  nuova guerra fra greci e persiani e il secondo classificato Tlaloc verrà, di Alessandro Forlani (recente vincitore del premio Urania 2011) che ci mostra una Lisbona occupata dagli Aztechi che nonostante i loro rituali fatti di sacrifici tribali, paradossalmnte, importano in Europa una cultura più tollerante e meno oppressiva di quella cristiana. Il racconto di Alessandro Forlani è probabilmente il migliore dal punto di vista stilistico e certamente quello con le maggiori implicazioni socio-politiche.

 

In conclusione Ucronie Impure è una piccola perla dell’editoria italiana autoprodotta e, come se non bastasse, è gratuita scaricabile in formato ePub da qui.

 

[1] chiedo scusa ad Angelo Cavallaro, il vincitore del concorso

[2] questo è un invito a Ferruccio Gianola a scrivere il seguito :-)

 

 

Siamo nel 1973, la crisi energetica scatenata dalla Guerra del Kippur ha ridotto al tappeto l’economia planetaria, il prezzo del petrolio è alle stelle e mentre i Capi di Stato cercano soluzione politiche, un industriale visionario, il portoricano Hal Salazar, sta finanziando alcuni esperimenti sull’utilizzo di energie alternative, riutilizzando alcuni studi di Nikola Tesla.

Le otto centrali realizzate in tre diversi continenti per la sperimentazione hanno prodotto, per pochi istanti, la Teleforce, una nuova e misteriosa fonte di energia incontrollabile e che entrando in contatto con gli esseri umani presenti nelle centrali ha donato loro dei nuovi poteri trasformandoli in veri e propri supereroi o supercriminali.

Da queste premesse nasce il progetto “2 Minuti a Mezzanotte” il nuovo progetto di Alessandro Girola, una  round robin, una storia di fantascienza a carattere supereroistico composta da capitoli consequenziali. Ciascun capitolo è opera di un autore diverso.

“Due Minuti a Mezzanotte” è aggiornato settimanalmente ed è possibile leggere tutto sia online che in formato e-pub o mobi, per chi dispone di un e-reader.

Essendo il progetto realizzato col contributo di diversi autori è ovviamente il risultato di una sovrapposizioni di idee e di stili di scrittura ma, al contrario di quel che si potrebbe pensare e a differenza di altre iniziative simili, la qualità del prodotto rimane sempre decisamente alta e gran parte del merito è da attribuire proprio ad Alessandro Girola, che possiamo definire il curatore del progetto.

Di Alessandro avevo già parlato in merito al suo romanzo breve “Prometeo e La Guerra – 1935” ; di lui ho più volte potuto apprezzare lo stile di scrittura sobrio e senza i fronzoli e le infiocchettature tipiche del manuale del giovane scrittore ma sopratutto la sua più grande dote: quella di essere un creatore di mondi (*). Sì perché il successo e la qualità di 2MM la si deve indubitabilmente allo scenario creato da Alessandro che è riuscito a mettere in piedi un’ucronia credibile e con delle regole precise che guidano i partecipanti al gioco rendendo loro (relativamente) semplice il compito di proseguire la storia.

Alessandro non è nuovo a questo genere di iniziative; parlando di 2MM non è possibile non citare la pandemia gialla del “Survival Blog” progetto di scrittura collettiva nato nel 2010 e fra i più scopiazzati nel web  di cui in un certo senso questo progetto è la prosecuzione ideale; è stato proprio grazie alla pandemia gialla che io ho avuto il primo incontro con il lavoro di Alessandro.

Lo scenario delineato per 2MM si presta così  bene a scriverci delle storie che negli ultimi mesi c’è stato un proliferare di racconti autoconclusivi, più o meno lunghi, estranei alla narrazione della round robin ma dalla quale prendono in prestito personaggi e ambientazione. Gli spin-off sono assolutamente da non perdere, alcuni  sono delle vere e proprie perle e  nascondono personaggi fantastici meravigliosamente caratterizzati come Marilyn di Germano Greco o Sibir dello stesso Alessandro Girola.

Se vi ho in qualche modo incuriosito, se amate i super eroi e la fantascienza… beh non vi resta che entrare nel blog e leggervi le storie di “Due Minuti a Mezzanotte”, non ve ne pentirete ed è tutto gratis.

(*) citazione di Gianluca Santini