La NASA l’aveva annunciato da tempo, dopo 30 anni dal quel 12 aprile 1981 del primo lancio del Columbia e dopo 135 missioni si conclude l’era dello Space Shuttle, la navetta spaziale americana ideata per essere lanciata come un missile e tornare sulla Terra atterrando come un aeroplano. Oggi alle 11.29 (ora locale) dal Kennedy Space Center è partita l’ultima missione, la centotrentacinquesima, dello Space Shuttle con l’ultimo volo nello spazio della navetta Atlantis, che al suo ritorno verrà esposta per la gioia dei turisti, proprio nel museo dello spazio del Kennedy Space Center.
Lo Space Shuttle, mi ha accompagnato per tutta la vita, pur con la sua linea goffa, pur essendo enormemente costoso e, tutto sommato, nemmeno tanto versatile, lo Shuttle ha sempre rappresentato per me un’idea, la possibilità di sfuggire realmente, non solo nei romanzi di fantascienza, alla gravità, di volare nello spazio, di pensare che in fondo la Terra, l’umanità non sono poi così importanti, che in qualche modo è offerta all’uomo una strada da percorrere totalmente diversa da quella raccontata dalle religioni.
Oggi davvero si chiude un’era, purtroppo la meschinità umana ha decretato la fine del sogno di poter un giorno lasciare questo sasso o almeno l’ha rimandato per un po’. Gli USA hanno, di fatto, sospeso qualunque programma di colonizzazione dello spazio rinviando tutto a momenti migliori o delegando consorzi internazionali e ditte private. Oggi è un giorno triste.
Bye bye Atlantis, buon volo!