In queste ore si è conclusa la missione, sulla Stazione Spaziale Internazionale, dell’astronauta italiana Samantha Cristoforetti che, dopo 200 giorni in cui ha fatto sognare migliaia di italiani con i suoi scatti dall’orbita postati su Twitter (e in cui forse ha contribuito, più di mille battaglie femministe, a creare un nuovo modello per le bambine, un archetipo diverso dallo stereotipo della velina che sposa il calciatore analfabeta) è atterrata con la capsula Soyuz in Kazakistan.
Mentre la Soyuz si preparava alla discesa, Umberto Eco, nell’aula magna della Cavallerizza Reale a Torino, dove gli conferivano l’ennesima laurea ad honorem, rilasciava questa dichiarazione
“I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. E’ l’invasione degli imbecilli”
Confutare la tesi di Eco è davvero complicato quando, in giro sui social network, ti imbatti in immagini come questa
La prima domanda che verrebbe in mente a guardare questa foto è “che diavolo c’entrano i marò con Samatha Cristoforetti?“, chiunque faccia uso dei social media, però, sa bene che i marò sono come il prezzemolo in ogni discussione, la frase “e allora i marò” è diventato ormai una specie di tormentone. A voler entrare nel merito dell’immagine sopra, tuttavia, pur tralasciando l’aspetto grammaticale (dato che probabilmente si tratta di una trollata), ritroviamo la dimostrazione palese della veridicità della tesi di Eco.
Seguiamo la logica di chi sta facendo girare questa immagine e proviamo a supporre, per un attimo, che il Governo italiano abbia la possibilità di scegliere fra la vita di Samantha Cristoforetti e quella di Latorre e Girone, i due fanti di marina noti alla cronaca per essere accusati dell’omicidio di alcuni pescatori indiani in una missione di dubbia legittimità.
Da una parte abbiamo una giovane ufficiale, capitano dell’Aeronautica Militare abilitata a pilotare gli Aermacchi SF-260, i Cessna T-37 Tweet, i Northrop T-38 Talon, gli Aermacchi MB-339A, gli Aermacchi MB-339CD e gli AMX, con centinaia di ore di volo sulle spalle, laureata in ingegneria meccanica all’Università Tecnica di Monaco di Baviera, laureata in Scienze aeronautiche presso l’Università Federico II di Napoli, specializzata negli Stati Uniti presso la Euro-Nato Joint Jet Pilot Training di Wichita Falls in Texas, selezionata fra migliaia di candidati come astronauta dell’ESA; una donna che ha dato lustro al proprio paese con una permanenza di 200 giorni nello spazio a bordo della Stazione Spaziale Internazionale e la cui formazione è costata diversi milioni di euro allo Stato italiano.
Dall’altra parte abbiamo due sottufficiali della marina, con la licenza media(uno si è diplomato durante la permanenza forzata in India) che, nella migliore delle ipotesi, non sanno nemmeno maneggiare bene un fucile, che hanno tolto la vita a dei pescatori disarmati e che hanno messo il proprio paese in una scomoda posizione diplomatica.
Se voi foste il Presidente del Consiglio chi buttereste dalla torre?
Grazie Samantha.