Non avrei mai creduto di parlare del Festival di Sanremo, questa manifestazione che ritorna, puntuale, tutti gli anni trascinandosi dietro il rituale di polemiche, gossip e tanto sfarzo. Il Festival nasce nel 1951 come una manifestazione canora in cui i “grandi” della canzone italiana si sfidano su un palco per decretare il miglior pezzo ma […]
Ultraman fu il capostipite di tantissimi nuovi di eroi giapponesi che rinverdirono i fasti dei classici nipponici degli anni ’60, quelli che avevano per protagonista i vari Godzilla e Gamera. Ultraman e i tanti suoi derivati, però, erano diversi; il protagonista non è più il mostro ma l’eroe buono che combatte contro il male una […]
Non avrei mai creduto di parlare del Festival di Sanremo, questa manifestazione che ritorna, puntuale, tutti gli anni trascinandosi dietro il rituale di polemiche, gossip e tanto sfarzo. Il Festival nasce nel 1951 come una manifestazione canora in cui i “grandi” della canzone italiana si sfidano su un palco per decretare il miglior pezzo ma […]
Ultraman fu il capostipite di tantissimi nuovi di eroi giapponesi che rinverdirono i fasti dei classici nipponici degli anni ’60, quelli che avevano per protagonista i vari Godzilla e Gamera. Ultraman e i tanti suoi derivati, però, erano diversi; il protagonista non è più il mostro ma l’eroe buono che combatte contro il male una […]
Non avrei mai creduto di parlare del Festival di Sanremo, questa manifestazione che ritorna, puntuale, tutti gli anni trascinandosi dietro il rituale di polemiche, gossip e tanto sfarzo. Il Festival nasce nel 1951 come una manifestazione canora in cui i “grandi” della canzone italiana si sfidano su un palco per decretare il miglior pezzo ma che, di fatto, non è altro che l’esaltazione della canzonetta e della peggiore musica italiana; si può dire, in un certo senso, che Sanremo è una sorta di specchio di un italia da cancellare, la cartina di tornasole di un’italianità che ha portato alla situazione attuale. Non che la colpa dello sfascio della nazione possa essere attribuito alle canzonette, ovviamente, ma la stessa formula della canzone melodica celebrata da decenni sul palco del teatro Ariston non fa che rafforzare l’immagine di un’italia pizza-mandolino ormai diffusa, non a torto, in tutto il mondo.
Parlo oggi di Sanremo(inteso come Festival di), perché, casualmente ho letto l’elenco dei, così detti, “big” che parteciperanno all’edizione del 2011, condotta da Gianni Morandi. Nell’elenco fatto dai soliti “abituè” alla manifestazione (di cui non vale nemmeno la pena fare il nome tanto inutile è stato il loro contributo alla musica italiana) e dei nuovi big emergenti venuti dritti dritti dai reality show (il cui nome verrà dimenticato, per fortuna, in pochi mesi) spiccano tre artisti, la cui presenza in quella lista, mi ha fatto sobbalzare dalla sedia: Franco Battiato, Roberto Vecchioni e Davide Van De Sfroos.
Leggendo le interviste abbiamo un Battiato non interessato alla competizione ma che ci va solo per “aiutare” l’amico Luca Madonia. C’è poi un Vecchioni che va a Sanremo per vincere e raccontare il dramma degli insegnanti che devono fare da soli, evidentemente si è stancato dei girotondi. Infine abbiamo un Van De Sfroos che, probabilmente, ci va per avere un auditorio un po’ meno di nicchia ma che almeno si presenta con un pezzo in dialetto tremezzino, il che gli rende onore anche se verrà tacciato, dall’immancabile stuolo di giornalisti musicali presenti alla manifestazione, di essere leghista (e immagino lo sappia)
Personalmente penso che a tutti e tre non gioverà presentarsi a Sanremo ma sicuramente mi dispiace di più per Van De Sfroos che ritengo, realmente, uno dei pochi innovatori della musica italiana degli ultimi anni; ad ogni modo mi fa incazzare il fatto che Vecchioni, Battiato e Van De Sfroos, che, ognuno a suo modo, hanno dato tanto alla musica, possano essere giudicati da casalinghe rincoglionite che hanno imparato a mandare SMS solo per poter accedere al televoto.
Ovviamente, come tutti gli anni, mi guarderò bene di partecipare alla follia collettiva di coloro che guardano l’insulsa manifestazione canora, ma devo dire che non vedo l’ora di ascoltare Yanez, brano di Davide Bernasconi aka Van de Sfroos cantanto in laghèe e ispirato a un personaggio secondario del ciclo dei Pirati della Malesia di Salgari .
Nel “video” Davide Van de Sfroos ne “La Ballata del Cimino”. Coloro che non capiscono un accidente di cosa dice, non si facciano scoraggiare e provino comunque ad ascoltare il Bernasconi, ne vale la pena e alla fine si capisce tutto anche se sei nato in Puglia.
Ultraman fu il capostipite di tantissimi nuovi di eroi giapponesi che rinverdirono i fasti dei classici nipponici degli anni ’60, quelli che avevano per protagonista i vari Godzilla e Gamera.
Ultraman e i tanti suoi derivati, però, erano diversi; il protagonista non è più il mostro ma l’eroe buono che combatte contro il male una lotta spesso impari ma quasi sempre vittoriosa.
LA STORIA
Un componente della “Guarnigione degli Ultra”, è in missione per scortare il mostro Bemular al Cimitero Spaziale quando, nelle vicinanze del pianeta Terra, un’astronave della Pattuglia Spaziale, incaricata di vegliare sulla sicurezza del pianeta, entra in collisione con la sfera-prigione del mostro spaziale. L’incidente libererà Bemular che riuscirà a rifugiarsi sulla Terra dopo aver ucciso il pilota dell’astronave terrestre, Hayata. L’Ultra di scorta, però, non riesce ad accettare la morte del “collega” terrestre, così decide di fondersi con lui in un unico corpo per riportarlo in vita. Da questo momento, grazie alla “Beta Capsule”, affidatagli dall’Ultra, l’umano può trasformarsi in Ultraman e assumere le sembianze del poliziotto galattico per difendere la Terra da ogni possibile minaccia aliena.
ULTRAMAN
Ultraman, a causa della scarso potere energetico del Sole non è in grado di sopravvivere sulla Terra se non in forma umana, anche per questo motivo si unisce ad Hayata nella difesa della Terra e solo grazie al Beta Capsule, una sorta di catalizzatore, Ultraman può assumere la sua forma originale e utilizzare i suoi super poteri anche se solo per un periodo limitato di tempo (3 minuti).
Sul petto dell’eroe è presente un “Color Timer” che comincia a lampeggiare quando l’energia è in fase di esaurimento. Se Ultraman non dovesse tornare in forma umana, prima che la luce del timer si spenga, cesserà di vivere. In realtà nell’ultimo episodio accade proprio questo ma Ultraman viene resuscitato solo grazie all’intervento degli abitanti della Terra della Luce.
CARATTERISTICHE DI ULTRAMAN
Altezza: 40 metri
Peso: 35.000 tonnellate
Velocità in Corsa: 700 Km/h
Velocità in Volo: mach 5
CURIOSITA’
Ultraman proviene dalla Terra dela Luce(conosciuta anche come Terra degli Ultra), un pianeta distante tre milioni di anni luce dalla Terra, nella nebulosa M78 e abitato dalla razza degli Ultra.
La razza degli Ultra nasce dalle mutazioni genetiche che gli abitanti della Terra della Luce subirono dopo che la loro stella fu sostituita (a causa della sua trasformazione in supernova) da un generatore artificiale; mutazioni che conferirono loro i poteri straordinari di cui Ultraman si serve nelle sue battaglie in difesa della Terra.
La razza degli Ultra, dopo il cambiamento, visse in pace per migliaia di anni ma alcuni mostri alieni attaccarono la Terra della Luce costingendo i suoi abitanti ad utilizzare i superpoteri per difendersi. Dopo aver sventato l’invasione gli Ultra decisero di fondare la “Guarnigione degli Ultra” un corpo di poliziotti spaziali messi a guardia della pace e della giustizia nell’universo.
In Giappone oltre all’originale Ultraman sono stati trasmesse tantissime serie di telefilm che coinvolgono tanti membri della “Razza degli Ultra” ma pochissimi sono stati tradotti al di fuori del Giappone e nessuno in italiano.
Ricordiamo: Ultraman Seven, Ultraman Leo, Ultraman King, Ultraman Taro, Ultraman Tyra, Ultraman Dyna, Ultraman Ace.
CAST
Hayata – Susumu Kurobe Ultraman – Bin Furaya Capitano Muramatsu – Shohji Kobayashi Professor Iwamoto – Akihiko Hirata Ide – Masanari Nihei Arashi – Ikichi Ishii Isamu Hoshino – Akihide Tsuzawa Akiko Fuji – Hiroko Sakurai
CREDITS
Titolo Originale: Urutoraman Creato da: Eiji Tsuburaya Prodotto da: Eiji Tsuburaya Casa di Produzione: Tsuburaya Productions Episodi: 39 episodi da circa trenta minuti trasmessi la prima volta fra il 1966 e il 1967 da TBS
Questo articolo è stato pubblicato sulla vecchia versione di Ucronia.it e su Supereva.it