Altro che censura, un tavor ci vorrebbe. Da mesi l’Autorità garante per le Telecomunicazioni ha lanciato una consultazione pubblica per scrivere un provvedimento per regolamentare il diritto di autore. Dopo il solito casino sui blog al momento del lancio della consultazione non si è sentito più nulla fino a oggi, quando la delibera è pronta […]
Gli anni ’80 hanno portato in TV tantissime serie di avventura. Sul filone di Magnum P.I. e Simon & Simon, nel sottogenere poliziesco/investigatore privato, a metà degli anni ’80, tutti i giorni, su Italia 1, c’era Riptide. Non un capolavoro, certo, ma una serie leggera e godibilissima, replicata così tante volte sa sembrare infinita.. Protagonisti […]
Altro che censura, un tavor ci vorrebbe. Da mesi l’Autorità garante per le Telecomunicazioni ha lanciato una consultazione pubblica per scrivere un provvedimento per regolamentare il diritto di autore. Dopo il solito casino sui blog al momento del lancio della consultazione non si è sentito più nulla fino a oggi, quando la delibera è pronta […]
Gli anni ’80 hanno portato in TV tantissime serie di avventura. Sul filone di Magnum P.I. e Simon & Simon, nel sottogenere poliziesco/investigatore privato, a metà degli anni ’80, tutti i giorni, su Italia 1, c’era Riptide. Non un capolavoro, certo, ma una serie leggera e godibilissima, replicata così tante volte sa sembrare infinita.. Protagonisti […]
Altro che censura, un tavor ci vorrebbe. Da mesi l’Autorità garante per le Telecomunicazioni ha lanciato una consultazione pubblica per scrivere un provvedimento per regolamentare il diritto di autore. Dopo il solito casino sui blog al momento del lancio della consultazione non si è sentito più nulla fino a oggi, quando la delibera è pronta ad entrare in vigore.
Subito è partito il nuovo meme “vogliono uccidere internet con la censura perché strumento di democrazia popolare”, meme che ovviamente ha fatto presa sulle deboli menti dell’internauta italiano ormai rimbambito da decenni di TV spazzatura. Un tempo si diceva che con le scuole chiuse e tanti bambocci annoiati in libera uscita, internet diventava invivibile, oggi internet è davvero specchio della realtà: ci sono troppi imbecilli tutto l’anno!
Cosa farebbe il provvedimento dell’AGCOM, in pratica? In buona sostanza i detentori del diritto d’autore potranno rivolgersi direttamente all’AGCOM chiedendo la rimozione dei contenuti che, senza passare dall’autorità giudiziaria, potrà ordinare agli ISP di provvedere. Questo sarebbe il grimaldello per distruggere la libertà digitale, per uccidere la internet italiana? Ma fatemi il piacere… in realtà questo è ancora una volta un goffo tentativo delle major di arginare il fenomeno dilagante della disaffezione degli utenti al loro modello di business fermo agli anni ’70, fenomeno che loro chiamano pirateria. Tutto ciò c’entra poco o nulla con la censura delle idee ma è solo il colpo di coda di un leviatano in via di estinzione perché non ha avuto il coraggio di evolvere.
Va da se che internet è stata concepita come uno strumento robusto che non può essere fermato con questi mezzucci se non altro perché tecnicamente inattuabili, non ci sono riusciti i cinesi con un assedio di stampo militare figurarsi qualche burocrate italiano con la sua collezione di VHS nell’armadio. C’è da dire, però, come accennavo prima, che non è detto che questa robustezza del mezzo sia definitivamente un bene: l’ha dimostrato l’ultimo referendum. A questo giro di consultazioni referendarie, infatti, gli errori del governo e l’utilizzo a senso unico degli strumenti offerti da internet hanno portato la gente, assuefatta a fare quello che dice la massa, a votare SI senza sapere nemmeno perché. Se questa volta, tutto sommato, si trattava di questioni di poco conto, la prossima volta le campagne su internet potrebbero essere portate avanti da veri(non quelli dei master di Publitalia) esperti di marketing e comunicazione che potrebbero condizionare seriamente le scelte della gente rendendo la democrazia poco più che una barzelletta e non servirà a nulla, allora, condividere ridicoli link su Facebook. Spero davvero che la lezione impartita dal referendum non sia stata recepita dai nostri governanti e che questi rimangano arroccati sui loro anacronistici modelli di propaganda; se così non sarà, senza più una scuola a fare da contraltare alla cultura artificiale propugnata dai media non ci saranno difese ne vie di uscita.
Gli anni ’80 hanno portato in TV tantissime serie di avventura. Sul filone di Magnum P.I. e Simon & Simon, nel sottogenere poliziesco/investigatore privato, a metà degli anni ’80, tutti i giorni, su Italia 1, c’era Riptide. Non un capolavoro, certo, ma una serie leggera e godibilissima, replicata così tante volte sa sembrare infinita..
Protagonisti del telefilm tre investigatori privati che lavorano insieme nell’Agenzia Investigativa Riptide, agenzia che prende il nome della barca ancorata al molo 56 di King Arbor in California, di proprietà di Cody Allen e sede dell’agenzia oltre che casa dei nostri tre, improbabili, investigatori privati.
La serie non ha una sottotrama a legare gli episodi che sono dunque autoconclusivi e con un plot abbastanza ripetitivo: ci sono i nostri tre investigatori, i buoni, costantemente alle prese con intrighi malavitosi più o meno complessi, che alla fine riescono sempre a sgominare il cattivo di turno nonostante gli ostacoli della stessa polizia locale con i suoi agenti ottusi e ostili. Il tenente Quinlan della LAPD, infatti, non perde occasione per mettere i bastoni fra le ruote dei nostri eroi salvo, alla fine di ogni episodio, finire immancabilmente ridicolizzato.
La particolarità di Riptide, rispetto alle infinite serie simili,risiede nella caratterizzazione dei personaggi che formano la squadra di investigatori che, di fatto, hanno decretato il successo della serie.
Nick e Cody sono due aitanti ragazzi muscolosi e perennemente abbronzati, due fighi insomma, il cui aspetto stride con quello da nerd dell’impacciato mago dei computer Murray; proprio questa improbabile combinazione, tuttavia, fa di loro una squadra vincente sia nel telefilm che come presa sul pubblico.
Nick e Cody, reduci del Vietnam (tema ricorrente nelle serie dei primi anni ’80) si sono conosciuti nell’esercito mentre prestavano servizio per la Polizia Militare con l’incarico di scortare, agli arresti, il colonnello Murray Bozynsky reo, a causa della sua irascibilità, di aver tentato di colpire un superiore. Anche Murray, ex ragazzo prodigio, entrato nel MIT a 14 anni, infatti, ha servito nell’esercito come esperto di guerra elettronica. Congedatisi dalle forze armate Nick e Cody (che rimangono fra i riservisti) sono costretti a sbarcare il lunario come investigatori privati e guide turistiche fino a quando Murray non ritorna sul loro cammino. Nick e Cody, infatti, ritrovano il genio dei computer alle prese con una multinazionale, che l’aveva sequestrato, e lo aiutano a fuggire. Da questo episodio nasce un’amicizia che vedrà i tre legati nella vita e nel lavoro per l’Agenzia Investigativa Riptide per la quale Bozo(come viene amichevolmente chiamato Murray), impiega il suo indiscutibile ingegno e le sue diavolerie elettroniche.
Una delle peculiarità della serie (un po’ come tutte le serie del periodo) sono i mezzi di trasporto utilizzati.
Oltre al già citato cabinato Riptide, Cody possiede, infatti, un motoscafo veloce chiamato EbbTide e un Pick Up rosso e bianco(nella prima stagione guidava un’auto d’epoca), Nick invece è proprietario di una slendida Corvette rossa anni ’60 e del mitico elicottero chiamato Screaming Mimi in realtà un residuato bellico (uno Sikrosky S-58T da trasporto truppe) dipinto di rosa con una bocca spalacata disegnata sul muso.
Murray, poi, ha allestito in una cabina della Riptide un vero e proprio Centro di Elaborazione Dati con sistemi informatici in grado di penetrare qualunque computer (con tanto di accoppiatore acustico); inoltre ad aiutare i nostri eroi c’è Roboz un buffo robot arancione, progettato e costruito da Bozo, dotato di intelligenza artificiale che più di una volta ha tolto ai tre investigatori le castagne dal fuoco.
Nella prima stagione, come vicini di barca dei tre protagonisti, ci sono Mama Jo e le bellissime e prosperose ragazze della Contessa, uno yacht utilizzato per gite turistiche e d’affari. Naturalmente i nostri aitanti Nick e Cody non potranno non essere attratti dalle bellezze californiane della barca vicina e questo creerà spesso equivoci ed esilaranti gag.
Nell’ultima stagione il tenente Quinlan viene sostituito dal tenente Joanna Parisi biondissima, bellissima e decisamente più malleabile dai nostri eroi.
La serie ha avuto anche un cross-over con Simon & Simon, con Rick ed A.J. che hanno preso parte ad un episodio.
La serie è stata distribuita in DVD per il mercato americano e canadese.
CREDITS Titolo Originale: “Riptide” Executive Producers: Stephen J. Cannell Frank Lupo Babs Greyhosky Supervising Producer: Jo Swerling, Jr. Producers: J. Rickley Dumm, Tom Blomquist Associate Producers: Gary Winter, Alan Cassidy, David G. Phinney, Rob S. Bowman, Larry Shaw, Janice Cooke-Leonard Created by: Stephen J. Cannell e Frank Lupo Music by: Mike Post e Pete Carpenter Episodi:56 episodi della durata di circa 1 ora andati in onda per la prima volta in tre stagioni dal 1984 al 1986 sulla NBC (in Italia trasmessi da Italia 1 a partire dal 1986)
CAST
Nick Ryder – Joe Penny
Cody Allen – Perry King
Murray “Bozo” Bozinsky – Thom Bray
Tenente Ted Quinlan – Jack Ging (1984-1985)
Tenente Joanna Parisi – June Chadwick (1985-1986)
Dooley Wilson – Ken Olandt (1984-1985)
Mama Jo – Anne Francis (1984)
Tammy – Robin Evans (1984)