OK, posso dire di avere dei lettori con ottime qualità. Per la terza volta sono orgoglioso di ospitare un “singolare” tributo a questo blog.  Nella posta di questa mattina ho trovato la mail di Mika ragazza simpaticissima e, a quel che si vede, molto bella. Mika è una studentessa di 23 anni  che si definisce un po’ geek e che afferma di leggere le mie cazzate e mi dice che, dopo aver visto i due post simili a questo, le piacerebbe che  le sue foto fossero  pubblicate qui sopra. Mah, rimango ancora una volta senza parole. Grazie Mika.

P.S. Bah magari c’è qualcuno che si diverte a farmi questi scherzi, però anche questa volta non mi sembra un fotomontaggio :-)

Non è facile rispondere a una domanda come questa, una cosa è certa, se si va a fare un giro in libreria fra vampiri, elfi, draghi e foreste incantate il dubbio viene. Se si guarda il panorama televisivo e cinematografico, poi, ci sono solo supereroi e storie dove la fantascienza è poco più di un labile pretesto, lo stesso Sci-Fi Channel ha cambiato il nome nel ridicolo ed effemminato SyFy quasi a simboleggiare un approccio più morbido al genere.

In realtà la fantascienza non è morta, anzi, in un certo senso, gode di ottima salute, basta cercare sul web, fra e-book e corti autoprodotti si possono trovare concept di qualità persino superiore a qualche produzione professionale. Anche sui media tradizionali, comunque, la fantascienza si ritaglia grossi spazi sia nelle produzioni mainstream che nelle commistioni con altri generi dall’avventura al fantasy (Fringe, Eureka, Terranova, Alphas…)

Quello che davvero manca, dunque, è il pubblico.  Un pubblico abituato a immaginare scenari magnifici di viaggi spaziali su gigantesche astronavi, quel pubblico che seguiva col fiato sospeso i lanci delle missioni Apollo o primi voli dello Shuttle e che amava perdersi nelle avventure di Kirk & co negli anni ’60 e ’70.

La fantascienza, meglio l’hard science fiction, è morta nell’immaginario collettivo, nella mente degli uomini sempre più abituati a fare i conti la realtà, con le bollette da pagare, con la crisi, perché c’è sempre una crisi, nella realtà di quell’umanità che non ha tempo più per sognare e per viaggiare con una fantasia ormai atrofizzata.

Se questa mattina leggere che SyFy ha cancellato  Battlestar Galactica: Blood & Chrome,  senza nemmeno aver trasmesso il pilot, mi ha lasciato perplesso, a farmi riflettere realmente sulla morte della fantascienza è stato quello che ho visto, o meglio che non ho visto, in un centro commerciale oggi pomeriggio. Pierpaolo, mio figlio, ha quasi cinque anni, e fra i suoi giocattoli ci sono tante macchinine, qualche aeroplano ma nemmeno un’astronave. Decido di comprargliene una, ma incredibilmente, su circa 80 metri di corsie riservate ai giocattoli, in un mega centro commerciale Auchan, le uniche astronavi erano quelle della serie Lego Starwars. OK, mi dico, torno a casa e guardo su eBay; tutto ciò solo per scoprire che, anche su internet, non ci sono astronavi giocattolo, ad eccezione di pezzi vintage degli anni ’70-’80 o modellini da collezione di Star Wars e Star Trek.

Maledizione, non fanno più le astronavi giocattolo. 

Torniamo dunque alla domanda originale: la fantascienza è morta? La risposta è: no, ma l’umanità è di molto peggiorata negli ultimi 30 anni.(*)

(*) Non che non lo sapessi già, eh…

 

Dopo Jules Verne e Johannnes Kepler tocca ad un italiano andare a dare una mano agli ospiti della ISS. La scorsa notte, così, dalla solita base spaziale europea di Kourou, nella Guyana Francese, è stato lanciato l’Ariane 5 modificato per trasportare in orbita i moduli  automatizzati ATV (Automated Transfer Vehicle), con a bordo l’ATV-003 “Edoardo Amaldi”

Gli ATV sono delle navi cargo automatizzate dalle dimensioni quasi di due autobus e dal peso di circa 20 tonnellate progettati per sostituire la navetta Progress nelle missioni di rifornimento della Stazione Spaziale ISS. Un ATV è in grado di portare in orbita fino a 9 tonnellate di merce suddivisA in  5500 kg  fra beni alimentari, carichi scientifici e in genere oggetti solidi, fino a 840 kg di acqua potabile, fino a 100 kg di gas (idrogeno, azoto, ossigeno…) e fino a  4700 kg di propellente per i motori di manovra della ISS. L’ATV è un mezzo non riutilizzabile e dopo aver completato il rifornimento della ISS viene sganciato dalla stazione verso un’orbita di rientro bruciando nell’atmosfera insieme ai rifiuti (fino a 6,5 tonnellate) eventualmente caricati a bordo.

Edoardo Amaldi, il cui nome è associato a questo cargo, fu un fisico italiano nato nel 1908, Amaldi  fece parte, insieme a Enrico Fermi,  del gruppo dei “ragazzi di via Panisperna”, gli scienziati che fecero i primi esperimenti sulla fissione dell’atomo culminati nel Nobel per la Fisica attribuito a Fermi nel 1938. Amaldi contribuì inoltre a creare l’INFN (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) e il CERN di Ginevra di cui fu anche presidente.

La missione dell’ATV-003 “Edoardo Amaldi” durerà cinque mesi; per il 2013 è previsto il lancio dell’ATV-004 “Albert Einstein” mentre per il 2014 quello dell ATV-005 “Georges Lemaître”.

Anche a seguito della fine dei viaggi dello Space Shuttle l’ESA sta progettando una versione dell’ATV con equipaggio in grado di lanciare  3 astronauti in orbita bassa terrestre con un razzo Ariane 5. Per completare il progetto si prevede una spesa di circa 2 miliardi di euro.

 

 

Our sun is one of 100 billion stars in our galaxy. Our galaxy is one of billions of galaxies populating the universe. It would be the height of presumption to think that we are the only living things in that enormous immensity.

Si celebra oggi il centenario della nascita di Wernher Magnus Maximilian Freiherr Von Braun  che nacque a Wirsitz il 23 marzo 1912.

Von Braun è stato uno scienziato e ingegnere tedesco, successivamente naturalizzato statunitense, una delle figure principali nello sviluppo della missilistica in Germania e negli Stati Uniti. Senza von Braun, probabilmente, non ci sarebbe stato nessuna corsa allo spazio e nessun programma spaziale.

Fin da ragazzo Von Braun fu attratto dallo spazio e dalla possibilità, per l’uomo, di raggiungerlo.Nel 1930 iniziò a frequentare l’istituto di Tecnologia di Berlino per entrare, successivamente, nel Verein für Raumschiffahrt (Società dei voli spaziali)  e accedere all’Università di Berlino dopo il diploma.

Dopo la Prima Guerra Mondiale, la Germania, aveva ricevuto pesanti sanzioni per quanto riguardava lo sviluppo dell’artiglieria pesante, per questo la Reichswehr era molto interessata agli studi sulla propulsione a razzo; l’idea era di aggirare l’ostacolo delle sanzioni imposte e ottenere, comunque, un’arma per bombardare a distanza una città. Nacque una vera e propria cittadella di ricerca, vicino a  Peenemünde, dove Von Braun, entrato nelle SS, contribuì a progettare i missili A-4 successivamente denominati, da Joseph Goebbels, V2  (Vergeltungswaffe 2, o “arma di rappresaglia 2”).

Dopo la guerra, Von Braun con altri scienziati, riuscì a fuggire all’Armata Rossa e a consegnarsi agli USA ed è proprio negli Stati Uniti che cominciò la sua carriera nel programma spaziale. Dopo un inizio travagliato a causa della diffidenza americana per gli ex-nazisti, nel 1950 von Braun ed il suo staff vennero trasferiti a Huntsville, in Alabama,  qui nominato direttore della Divisione di Sviluppo dell’ABMA (“Army Ballistic Missile Agency”), Von Braun, creò il razzo Redstone. Quando gli URSS lanciarono in orbita lo Sputnik e il primo lancio del Vanguard americano fallì miseramente fu uno dei Redstone modificati di Von Braun, lo Jupiter-C, a portare in orbita il primo satellite americano, l’Explorer 1.

Il 29 luglio 1958 nacque la NASA e poco dopo vide la luce un nuovo centro spaziale, il Marshall Space Flight Center, nella città di Huntsville, in Alabama; qui furono “trasferiti”  Von Braun, che ne fu nominato direttore, e il suo staff . Il primo lavoro al Marshall Center fu la progettazione di un razzo vettore in grado di portare l’uomo sulla Luna. Il sogno di Von Braun poteva finalmente concretizzarsi e nacque così il Saturn che, il 16 luglio 1969, portò l’equipaggio dell’Apollo 11 a mettere piede sul nostro satellite.

Dopo la fine del programma Apollo, Von Braun lasciò la NASA per lavorare nell’industria privata, morì di cancro il 16 giugno del 1977 a soli 65 anni.

 

Tre gigantesche astronavi aliene si stanno muovendo in direzione della Terra! Secondo quanto annunciato da alcuni scienziati in capo al  SETI (Search for Extraterrestrial Intelligence)  si prevede che le enormi città extraterrestri, arriveranno nei pressi del nostro pianeta sul finire dell’anno 2012.  Il sistema di telescopi i HAARP ha rilevato che la nave più grande avrebbe una larghezza di 240 km e lo sbarco alieno sembrerebbe annunciato per la fine del 2012 dal momento che le astronavi si troverebbero attualmente poco oltre l’orbita di Plutone.

Ovviamente il SETI si è affrettato a smentire la notizia che sta spopolando su internet, ma ciò non fa altro che rendere la storia più credibile; dunque, più o meno in concomitanza con la fine del mondo annunciata dai Maya, ci sarà lo sbarco sulla Terra di… quanti alieni?

Facciamo qualche ipotesi:

La nave più grande è larga 240km. Supponiamo che abbia una forma a disco (come quelle dei Visitors, per intenderci) avremmo una superficie, come si diceva a scuola, di π*r², ovvero 45.216km², circa 2 volte e mezzo quella della Puglia. Ma un’astronave non potrà mai avere la densità abitativa di una regione italiana, ipotizziamo quindi una densità simile a quella  di Hong Kong, cioè 6.536 per km²; immaginando che gli alieni abbiano dimensioni simili a quelle degli esseri umani, avremo qualcosa come 295 milioni di alieni su un singolo ponte della nave. Non è dato di sapere l’altezza dell’astronave ma ipotizziamo 40 km, diciamo quindi 80 ponti di cui, che ne so, 20 ponti “tecnici” ci rimangono 60 ponti che per 295 milioni di persone ci danno 17 miliardi di alieni su una sola astronave. Wow, siamo fottuti!  Come fa la nave a mantenere il supporto vitale per tutti questi alieni? Cazzo saranno certamente in stasi criogenica… altro che densità di Hong Kong!

Nel mentre che aspettiamo lo sbarco dei rettiliani, nella speranza che ci siano molte femmine e che siano compatibili, non ci resta che osservare gli altri segni della fine del mondo imminente. Come quali? Ma non li leggete i giornali? No non mi riferisco al Governo Monti e nemmeno a Berlusconi possibile Presidente della Repubblica.

Una donna, la 31enne Khadijah Baseer di Burbank, nella Contea di Los Angeles, in California, avrebbe tentato di offrire al manager di un ristorante McDonald’s un pompino in cambio di un porzione di Chicken McNuggets. Non è il primo fenomeno strano del genere a verificarsi in questi mesi. Di qualche tempo fa, infatti è la notizia che ad Oklahoma City , Lahoma Sue Smith è stata arrestata per prostituzione dopo aver fatto sesso con un uomo  accettando in cambio dei contanti uno scatolone di patatine.

Ora, provate a contestarmi che se le donne invece di tirarsela cominciano a darla via in cambio di un pacchetto di patatine fritte non sta arrivando la fine del mondo. :-)