Europa è il quarto satellite di Giove, scoperto da Galileo Galilei il 7 gennaio 1610, assieme ad Io, Ganimede e Callisto utilizzando un banale telescopio a rifrazione da 20 ingrandimenti. Il grande satellite di Giove orbita attorno al pianeta in maniera quasi circolare con un periodo di circa tre giorni e mezzo e possiede una, se pur tenue, atmosfera composta da ossigeno, quasi certamente generato dal vapore acqueo prodotto dalla luce solare che ne colpisce la superficie ghiacciata.
La superficie di Europa è quasi completamente liscia e priva di crateri da impatto, molto probabilmente grazie al costante rimodellamento operato da un oceano di acqua allo stato liquido che dovrebbe trovarsi al di sotto dei suoi ghiacci, teoria parzialmente confutata dalle immagini della sonda Galileo, entrata in orbita nel dicembre del 1995 attorno a Giove, che suggeriscono la presenza di una immensa crosta ghiacciata simile al pack dei mari polari della Terra.
Altra caratteristica peculiare di Europa è una serie regolare di striature scure che ne attraversano, incrociandosi tra di loro, l’intera superficie e che dagli esami sprettrografici appaiono come enormi crepe provocate dagli stress gravitazionali esercitati da Giove.
Se l’ipotesi di un oceano liquido di acqua salata a temperatura vicino allo zero sotto la superficie di Europa venisse confermata ci troveremmo di fronte alle migliori condizioni ambientali presenti nel Sistema Solare, al di fuori della Terra, per lo sviluppo di forme di vita elementari.
Ed è proprio su questa teoria si basa uno dei migliori film di fantascienza degli ultimi anni: Europa Report.
Europa Report è un film del 2013 diretto da Sebastián Cordero interpretato da Anamaria Marinca, Karolina Wydra,Michael Nyqvist, Daniel Wu, Sharlto Copley e Christian Camargo nomi poco conosciuti ma volti più o meno noti per aver svolto ruoli di comprimari in svariate produzioni. Europa Report racconta, utilizzando la tecnica del found footage (come The Blair Witch Project per intenderci) la storia, ambientata in un futuro non troppo lontano, della prima missione con equipaggio verso Europa, la luna di Giove inviata da una compagnia privata, l’ Europa Ventures, per verificare l’effettiva presenza di vita sotto la superfice ghiacciata del satelite.
Il viaggio e le avventure dell’equipaggio dell’Europa One ci vengono raccontati della Dottoressa Unger, CEO dell’Europa Ventures, anche attraverso il montaggio delle sequenze riprese dalle telecamere di bordo e dei caschi degli astronauti.
Dopo un anno di navigazione, in cui tutto sembra andare per il meglio, l’Europa One viene colpita da una tempesta solare che mette fuori uso le comunicazioni col centro di controllo sulla Terra, l’isolamento segnerà una svolta nella missione che assumerà sempre più toni lovercraftiani fino a raggiungere le vette con lo sbarco su Europa e con le analisi dei campioni di ghiaccio e dell’acqua dell’oceano sotto la superficie fino al magnifico finale, totalmente inaspettato rispetto a quelle che erano le premesse iniziali della pellicola.
Innumerevoli sono i richiami e gli omaggi ai classici della hard science fiction ma sopratutto al film di Stanley Kubrick, 2001 Odissea nello Spazio e al secondo libro di Arthur C.Clarke, del ciclo Odissea nello Spazio, 2010: Odyssey Two, dal quale Europa Report attinge a piene mani.
Europa Report non è il classico film hollywodiano da guardare sgranocchiando pop corn, non ci sono incredibili effetti speciali e, sopratutto, non ci sono improbabili trovate fantascientifice a tirar fuori dai guai l’equipaggio; Europa Report ci mostra, tentando di essere il più possibile realistico, un possibile viaggio spaziale di un gruppo di astronauti/ingegneri/scienziati isolati da tutto, persino nelle comunicazioni, se qualcosa andrà storto potranno contare solo su se stessi nessuno verrà loro in soccorso, non ci sarà mai un deus ex machina a salvare le chiappe dei nostri eroi. Qui la morte fa parte del gioco, la morte è una parte fondamentale del film, del resto che sarà mai una vita umana di fronte a alla possibilità di fare simili scoperte.
Ultima nota riguarda la colonna sonora curata da Bear McCrear,y che aveva già lavorato per Battlestar Galactica, che qui supera se stesso realizzando delle musiche che si integrano perfettamente con la narrazione e senza le quali il film non sarebbe stato lo stesso.
Europa Report è stato distribuito negli Stati Uniti d’America prima in modalità video on demand e successivamente, dal 2 agosto, nelle sale cinematografiche, ovviamente non risulta prevista la sua uscita in Italia, e come potrebbe essere diversamente?
Ad ogni modo vi lascio col trailer e per chi ne avesse bisogno con i sottotitoli in italiano
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