Siamo di quegli italiani che quando possono vanno in vacanza all’estero, così tanto per incontrare gente diversa anche se poi i nostri connazionali sono dappertutto, basta seguire la scia di immondizia e di rumori molesti. Quest’anno però il bimbo piccolo ci ha convinti che era meglio evitare scali aerei, metropolitane e autobus in favore di una rilassante settimana in Trentino con l’auto in uno sperduto e ameno paesino del Sud Tirolo. Prenotata la settimana pensiamo che fare mille chilometri in macchina col bambino forse è un po’ eccessivo e ci sta tutta una pausa a metà strada, così prenotiamo due giorni a San Marino all’andata e un giorno a Senigallia al ritorno e già questo mi doveva far pensare… Qualche giorno dopo Rocco mi dice che sta in vacanza in un residence a Bibione, in Veneto, e che ci voleva ospitare un paio di giorni (era una vita che non ci si vedeva)… ed ecco che la tranquilla settimana fra i monti si trasforma a poco a poco nel classico tour de force delle nostre vacanze con una percorrenza totale di 4.700 chilometri.
Riassumo tanto per ricordare: siamo stati nell’ordine a San Marino, al Museo dell’Aeronautica di Rimini, a Rimini, a Riccione, a San Lorenzo di Sebato, a Brunico, sul Glassglossner in Austria, a Liens, ad Insbruck, a Bressanone, a Bolzano, a Merano, sul lago di Misurina, a Cortina, di nuovo a Brunico, a Venezia, a Bibione, a Senigallia e abbiamo attraversato due volte le decine di paesini nella valle di Cadore.
In tutto ciò il Trentino è stata la cosa più pallosa, proprio non ce la faccio a stare in un albergo che sembra il reparto geratria del policlinico e a cenare al massimo entro le otto e mezza perchè dopo i locali devono chiudere le cucine; poi francamente mi da fastidio stare in Italia ed essere circondato da gente che parla solo tedesco, fosse una bella lingua poi…]]>
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