L’MP-1 Kosmoplan era ideato per effettuare missioni su Luna, Marte e Venere mentre il secondo progetto, chiamato Raketoplan, o “aereo a razzo”, era immaginato come uno shuttle spaziale destinato a orbitare attorno alla Terra e trasportare passeggeri, merci e armi.
Con la deposizione di Nikita Krusciov i due progetti furono accantonati e, nel 1976, il governo sovietico autorizzò il progetto Buran, che avrebbe dovuto semplicemente limitarsi a copiare lo Space Shuttle. L’idea di costruire uno spazioplano leggero, più economico di Buran-Energia, da contrapporre all’americano STS(Space Transportation System), tuttavia, non abbandonò mai i tavoli delle analisi tattiche dell’Unione Sovietica.
Il progetto Buran, infatti, fu aspramente criticato da diversi scienziati russi fra cui lo stesso Chelomei, che lo considerava troppo grande, pesante e costoso per essere realmente messo in produzione dall’Unione Sovietica e che, di contro, propose l’LKS(Light Space Plane), partendo dai concept degli anni 60 come alternativa leggera a Buran-Energia.
Nei piani di Chelomei, l’LKS, progettato per volare con o senza equipaggio ed essere riutilizzato fino a 100 volte, sarebbe stato un piccolo spazioplano, da 20 tonnellate; una sorta di versione ridotta dell’Orbiter dell’STS, lanciato dal booster Proton e in grado di portare in orbita un equipaggio di due cosmonauti e fino a quattro tonnellate di carico utile.
L’LKS sarebbe stato, inoltre, in grado di effettuare manovre atmosferiche durante il rientro, ad altitudini comprese tra 50 e 15 chilometri, utilizzando elevoni a due sezioni sulle ali e il timone di coda per poi atterrare, su una normale pista, utilizzando un carrello costituito da una slitta posteriore e una ruota sterzante anteriore.
Chelomei sosteneva che, nonostante le sue piccole dimensioni, l’LKS avrebbe potuto svolgere la maggior parte dei compiti proposti per lo Space Shuttle statunitense, tra cui la consegna e il recupero di satelliti, o il rifornimento e la manutenzione delle stazioni spaziali
Nel 1980, in poco più di un mese di lavoro, Chelomei riuscì a realizzare un mockup del LKS, con l’obiettivo di convincere le autorità sovietiche ad appoggiare il suo progetto, ma il governo URSS, nel 1982, interruppe ogni ulteriore sviluppo di un programma mai formalmente autorizzato.
Nonostante il progetto LKS potesse essere alternativo non solo al Buran ma alla stessa Soyuz per realizzare un ponte a basso costo verso la stazione spaziale MIR, e nonostante questa tecnologia avrebbe potuto essere utilizzata come arma da contrapporre efficaciemente al progetto Star Wars di Ronald Reagan, Chelomei morì, nel dicembre 1984, senza vedere realizato il suo sogno e, nel 1991, il suo mockup fu distrutto in un “atto di sabotaggio”.
Attutalmente il mockup dell’LKS, ricostruito a partire dai resti dell’originale e utilizzando i disegni di Chelomey, è visitabile presso lo space museum sul Mar Nero nel villaggio di Arkhipo-Osipovka