Si dice sia nata nel 1917 e abbia 105 anni, Whang-od Oggay, filippina, è la tatuatrice più anziana del pianeta e ultima in grado di praticare la tecnica “batok”, una pratica con oltre 1000 anni di storia che si tramanda di padre in figlio. Il tatuaggio viene realizzato con un inchiostro composto da carbone e acqua e poi iniettato nella pelle con un spina di calamondino o di un albero di pomelo, una pratica dolorosa non certo adatta ai fragili ragazzetti depilati di oggi.
Quando ha cominciato con la pratica di mambabatok, tatuatore tradizionale di Kalinga, il gruppo etnico del popolo butbut, di cui fa parte, all’età di 15 anni, Whang-od Oggay, tatuava il petto e le braccia dei guerrieri Butbut, terribili combattenti e cacciatori di teste, temuti dagli spagnoli che conquistarono le Filippine nel 1500 e le braccia delle donne più ricche della tribù, la cui famiglia le pagava un tributo, mentre intonava canti tradizionali e praticava arti divinatorie. Oggi, dopo che la pratica dei cacciatori di teste è stata abolita, l’anziana tatuatrice si è dovuta riconvertire ad applicare la propria arte sulla pelle dei turisti. L’ultimo guerriero è stato tatuato nel 1972.
Whang-od Oggay rappresenta un vero simbolo femminista per essere stata, 88 anni fa, la prima donna a rompere la tradizione dei tatuatori “batok” che dovevano essere tutti maschi ed oggi è un punto di riferimento per migliaia di turisti che vengono da lei col desiderio di portare sulla propria pelle un pezzo di quella storia, che solo lei sa raccontare e che sono disposti a percorrere le 15 ore di macchina che separano Manila dal suo villaggio nelle montagne..
La pratica di mambabatok, tradizionalmente, si tramanda per linea di sangue e Whang-od Oggay, rimasta vedova all’età di 25 anni, ha fatto voto di non risposarsi, pur avendo intrecciato relazioni con diversi guerrieri, e non ha figli. Se pure negli anni ’90 ha deciso di insegnare la tecnica di tatuatore ad alcune sue pronipoti in linea di sangue, che la applicano insieme a lei su persone esterne al popolo Kalinga, Whang-od Oggay non ha mai tramandato i rituali tradizionali e divinatori che accompagnano l’arte del mambabatok, che così rischia di scomparire insieme a lei.
Una nota di costume: Whang-od Oggay è, fra le altre cose, famosa per afferrare con le mani il cazzo dei turisti che giungono da lei per farsi tatuare.