Quanto è avvenuto ieri, quando si è diffusa la notizia del malore di Pierluigi Bersani, sul web italiano si presta ad una duplice riflessione sulla crisi profonda di valori che opprime la società italiana e sugli effetti che certi atteggiamenti potranno avere (e certamente avranno) sullo sviluppo e sulla diffusione, nei prossimi anni, degli strumenti di comunicazione telematica nel nostro paese.

 

grillo-contro-bersani-un-morto-che-parla-L-oxydXRPer chi si fosse perso il patetico show online di ieri, a seguito della diffusione della notizia del ricovero dell’ex segretario del PD si è scatenata, praticamente su tutti i social network e sui principali blog di informazione, una sorta di concorso per la ricerca  dell’augurio di morte più creativo, violento  e sgrammaticato nei confronti di Bersani; attenzione non parlo di satira macabra ma di gente normale che gioiva del male di un altro individuo, senza conoscerlo, senza che questo gli avesse fatto nulla ma solo perché esponente di rilievo dello schieramento politico avversario, parlo di persone ignoranti, analfabeti funzionali direbbe l’OCSE, che auguravano la morte di un loro simile fra le più atroci sofferenze perché ormai ingessate in un senso di inferiorità che lascia spazio solo all’odio e all’invidia, parlo di uomini e donne  ottusi e obnubilati da decenni di propaganda mediatica che ha propugnato un tale capovolgimento dei valori da rendere le persone incapaci di accettare la misura del proprio fallimento, dispiace dirlo ma parlo per lo più di simpatizzanti di Beppe Grillo che è riuscito con i suoi toni e i suoi modi ad attrarre  attorno a sé tanti, troppi imitatori che giungono spesso ad eccessi ben oltre il limite della decenza.

Continua a leggere

Tutti, più o meno, siamo incappati in un episodio dei Power Rangers, tutti abbiamo riconosciuto il taglio di una produzione giapponese nonostante gli attori non abbiano gli occhi a mandorla e molti sanno, certamente, che Power Rangers non è altro che il nome di un brand legato a varie serie televisive prodotte dalla Saban Entertainment (oggi acquisita dalla Disney) e basate sulle serie giapponesi Super Sentai unendo insieme parti del telefilm originale con nuove produzioni realizzate  con attori americani e con trame leggermente differenti per andare in contro ad un pubblico più occidentale.

 

Super Sentai

Continua a leggere