Divampa la polemica per l’intervista autopromozionale, rilasciata ai giornali locali, dall’AD di un noto parco di divertimenti pugliese che lamenta di non riuscire a trovare schiavi personale da far lavorare d’estate a ferragosto e di domenica con orari variabili su turni che possono finire alle tre di notte quando, dopo la selezione dei curriculum, viene spiegato che lo stipendio è di 800 euro per 40 ore settimanali(almeno sulla carta). Ah che strana la vita, questi giovani d’oggi non vogliono lavorare, massa di scansafatiche, quando eravamo giovani noi e quando c’era lui persino i treni arrivavano puntuali… no dico 800 euro per un lavoro stagionale che NON ti lascia niente, nessuna formazione, nessuna competenza, nulla di rilevante da scrivere sul curriculum ma naturalmente sono i ragazzi di oggi ad essere choosy per dirla alla Fornero e mi viene in mente il reddito di cittadinanza, sì quello strano istituto sponsorizzato come parte del programma irrealizzabile da ogni ortottero di quartiere. Regalare a ogni italiano, che non può mantenersi, una cifra variabile fra 800 e 1000 euro al mese, poveri i nostri imprenditorucoli italioti che fatica dovranno fare per rubare manodopera al reddito di cittadinanza.
Poi leggo che la CISL raccoglie le firme per limitare PER LEGGE i livelli degli stipendi dei Top Manager delle aziende PRIVATE quotate in borsa agli stessi 294 mila euro annui previsti per i manager pubblici. Certo sono molti di più degli 800 euro al mese a cui hanno rinunciato questi choosy pugliesi per allietare le giornate dei vacanzieri in un parco di divertimenti, ma il punto è un altro: metti caso che un top manager faccia guadagnare all’azienda venti milioni di euro che senza le sue competenze non sarebbero mai arrivati, o facciamo l’esempio di un manager di un’azienda pubblica che consente dei risparmi allo Stato venti milioni di euro grazie alle sue capacità… che facciamo gli tagliamo lo stipendio a 300.000 euro per una forma di equità condita di invidia sociale così che per il prossimo esercizio possa legittimamente fottersene e andare ad apportare le proprie competenze altrove? Ma credere davvero di essere migliori degli altri ma solo più sfortunati? Pensate veramente che siano tutti raccomandati, tutti incapaci?