mcMarie-Claude Bourbonnais nasce a Sainte-Anne-de-la-Pocatière, nel Quebec, il 15 ottobre 1979 e inizia a lavorare come stilista e costumista prima di intraprendere la carriera di modella, posando nel 2009 per il calendario Dream Team sponsorizzato dalla Quebec RadioX, di cui poi è stata spesso ospite, e dalla birra Molson Expert. Sempre nel 2008 MC posa per la campagna pubblicitaria di “New York Fries” una catena di fast food canadese. La carriera di Marie-Claude continua con i suoi servizi fotografici per diversi magazine fra cui People e Toronto Sun. Successivamente ha anche posato per Polymorphe la più importante marca di abbigliamento in latex nel mondo, fino al 2010 quando fonda una sua agenzia.

 

A rendere famosa MC Bourbonnais in tutto il mondo sono stati i suoi meravigliosi cosplay, da Frost di Mortal Combat, per il PlayStation Official Magazine, a Susan Storm dei Fantastici 4 passando per Vampirella e Yoko di Gurren Lagann… no, in effetti quella è la seconda cosa che l’ha resa famosa dopo la le sue misure di cm 96,5 – 63 – 92,5 per una splendida bionda dagli occhi verdi di 1,70m per 57kg  ;-P

 

Continua a leggere

Quantum Leap, conosciuto in Italia col titolo In viaggio nel Tempo è   una serie televisiva a sfondo fantascientifico del 1989, prodotta in cinque stagioni  dalla  NBC e creata da Donald P. Bellisario. La serie rivisita il classico concetto di viaggio temporale basato su un artefatto tecnologico in grado di trasportare un essere umano avanti e indietro nel tempo, facendo uso dell’originale espediente  del salto apparentemente casuale della coscienza nell’arco temporale della vita del crononauta, utilizzando questo pretesto per sviluppare delle trame non necessariamente legate alla SF e ponendo spesso lo  spettatore di fronte a divertenti paradossi.

 

Quantum LeapQuantum Leap narra le vicende del Dottor Samuel Beckett (un giovane Scott Bakula) la cui coscienza  salta indietro nel tempo, fino al giorno della sua nascita,  entrando nel corpo di una persona vivente all’epoca del salto con lo scopo di “sistemare le cose”, di ripristinare cioè il corso della storia secondo una linea prestabilita da un’Entità Superiore che a tutti gli effetti possiamo considerare Dio.

 

Questa peculiare abilità del Dottor Beckett non nasce per caso ma è il risultato di  un esperimento per tentare il viaggio nel tempo che Beckett, fisico quantistico(oltre che medico, esperto di arti marziali e tante altre cose) stava portando avanti, prima del taglio ai finanziamenti,  grazie al supporto di un acceleratore di particelle e di un super computer, Ziggy, progettato per essere in grado di determinare le coordinate spazio-temporali con cui effettuare il salto.

 

 

Nei suoi viaggi Sam è accompagnato dall’ammiraglio Albert “Al” Calavicci (Dean Stockwell), che dovrebbe fare gli interessi dei militari nell’ambito del progetto Quantum Leap e che, attraverso la Camera delle Immagini,  può manifestarsi accanto a Sam esclusivamente in una forma olografica visibile solo allo scienziato (oltre che ad animali e bambini piccoli).

 

Il telefilm ripercorre, passando per la vita di Sam Backett,  gran parte degli avvenimenti più importanti del dopoguerra, dall’abbattimento dell’U2 fino all’assassinio di Kennedy e il povero Sam si trova a saltare spesso nel corpo di donne, di bambini o in quello di persone affetti da vari problemi psico-motori fino a saltare nel suo stesso corpo da piccolo;  la coscienza della persona sostituita, invece,  viene trasferita nel futuro, nel corpo dello scienziato in isolamento nella “Sala d’Attesa”  in una  base militare segreta. Durante i suoi salti Sam finirà anche  per scontrarsi con le sua nemesi malvagie,  Alia e Zoey, viaggiatrici nel tempo, come lui, ma governate da un’Entità malvagia, una sorta di Satana.

 

Il telefilm nonostante alcune ingenuità di fondo rimane tutt’ora abbastanza godibile e se non l’avete visto vi invito a recuperarlo.

 

Siamo nel marzo 1849 e mentre l’esercito sabaudo. sconfitto dagli austriaci. si rifugia a Novara. il Generale Alessandro La Marmora si trova a dover  affrontare una nuova fantastica avventura che lo porterà fuori dal campo di battaglia per contrastare l’oscurità e nuove minacce soprannaturali.

 

Vento di Cambiamento

In questa storia, riassunta in un romanzo breve dalla bravissima Marina Belli,  il Generale La Marmora viene affiancato da un misterioso personaggio, Biscior, che fra conoscenze soprannaturali, misteriose alchimie e incredibili pozioni. guiderà un sempre più incredulo La Marmora in una lotta senza quartiere contro i lazzari, i Loup Garou fino allo scontro epico con una Dea, la diva Silica, che verrà sconfitta ad un prezzo altissimo.

 

Vento di Cambiamento è ambientato quasi tutto nel novarese, dove vive l’autrice, Marina Belli, che ha utilizzato la Battaglia di Novara come spunto per una storia horror/fantasy ambientata nel Risorgimento italiano. Il romanzo scorre velocissimo e ci si trova in breve tempo di fronte ad un finale che sembra quasi il prologo di nuove storie di più ampio respiro.

Menzione particolare per la scena dell’apparizione della diva Silica, che lascia davvero senza fiato.

 

Vento di Cambiamento fa parte del progetto di scrittura collettivaRisorgimento di Tenebra ambientato in Italia, durante l’epopea risorgimentale, contaminata però da elementi horror e fantastici (vampiri, zombie, negromanti e affini).

 

Non perdetevi dunque questa eccellente opera di Marina Belli disponibile su Amazon.it, per Kindle, al prezzo di un caffè.

 

Europa fotografato dalla sonda Galileo nel 1997

Europa è il quarto satellite di Giove, scoperto da Galileo Galilei il 7 gennaio 1610, assieme ad Io, Ganimede e Callisto utilizzando un banale telescopio a rifrazione da 20 ingrandimenti. Il grande satellite di Giove orbita attorno al pianeta in maniera quasi circolare con un periodo di circa tre giorni e mezzo e possiede una, se pur tenue, atmosfera composta da ossigeno, quasi certamente generato dal vapore acqueo prodotto dalla luce solare che ne colpisce  la superficie ghiacciata.

 

La superficie di Europa è quasi completamente liscia e priva di crateri da impatto, molto probabilmente grazie al costante rimodellamento operato da un oceano di acqua allo stato liquido che dovrebbe trovarsi al di sotto dei suoi ghiacci, teoria parzialmente confutata dalle immagini della sonda Galileo, entrata in orbita nel dicembre del 1995 attorno a Giove, che suggeriscono la presenza di una immensa crosta ghiacciata simile al pack dei mari polari della Terra.

 

Altra caratteristica peculiare di Europa è una serie regolare di striature scure che ne attraversano, incrociandosi tra di loro, l’intera superficie e che dagli esami sprettrografici appaiono come enormi crepe  provocate dagli stress gravitazionali esercitati da Giove.

 

Se l’ipotesi di un oceano liquido di acqua salata a temperatura vicino allo zero sotto la superficie di Europa venisse confermata ci troveremmo di fronte alle migliori condizioni ambientali presenti nel Sistema Solare, al di fuori della Terra, per lo sviluppo di forme di vita elementari.

 

Ed è proprio su questa teoria si basa uno dei migliori film di fantascienza degli ultimi anni: Europa Report.

Continua a leggere

Oggi parliamo di un nuovo progetto che si pone l’obiettivo di far rivivere, in live action, grazie alla computer graphic, i più famosi robottoni nagaiani degli anni ’70 realizzando un piccolo fan-movie con protagonisti i Mazinger e Grendizer (Atlas UFO Robot).

Ankoku Grendizer Fan Movie

Da anni i fans si chiedono cosa è successo dopo il ritorno sulla stella Fleed di Duke Fleed (Actarus) e Maria Grace, da anni i fans chiedono di rivedere i propri robottoni preferiti in live action sul grande schermo.

 

A dire il vero di fan fiction che raccontano la vita dei nostri eroi dopo la sconfitta di Re Vega ce ne sono tantissime, come ci sono vari tentativi, più o meno amatoriali, di realizzare dei live action con i robottoni in computer graphic; anche in Italia c’era un progetto, arenato da anni, The UFO, che si proponeva di realizzare un film su Grendizer ma che ha generato per ora solo un trailer, per la verità molto godibile.

 

A cimentarsi oggi nella meritevole impresa di realizzare un fan-film sui mecha di Go Nagai, con risultati, a giudicare dal materiale in circolazione, a dir poco sorprendenti  è  Daniele Spadoni con cui ho avuto il piacere di scambiare due chiacchiere circa il suo nuovo progetto: Ankoku Grendizer.

Continua a leggere