Non è che io sia contrario al risparmio energetico e alle buone pratiche a difesa dell’ambiente, anzi. Quello che non amo sono gli atteggiamenti integralisti che spesso mascherano una fastidiosa ipocrisia di fondo, quello che non amo, l’ho già detto sono i finti ambientalisti disposti ad abbracciare acriticamente la causa del risparmio energetico listando al lutto il proprio blog in giornate come quella di ieri, organizzata come ogni anno dalla trasmissione radiofonica Catterpillar per mettere in risalto i vantaggi delle best practice per salvaguardare l’ambiente, salvo poi tenere il riscaldamento in casa a 26 gradi. Quelli che l’unica alternativa sono le energie rinnovabili e si lamentano se quando nevica rimangono senza corrente, quelli che l’auto elettrica è la soluzione di tutti i mali, come se per produrre elettricità non si usasse comunque il petrolio o il carbone, quelli che hanno salvato il mondo dalle buste di plastica a tutto vantaggio della GdO. La realtà è che il prezzo dello sviluppo sociale ed economico dei paesi occidentali lo paga l’ambiente attraverso la fornitura di una quantità enorme di energia. Non ci sono reali scorciatoie:  o si torna indietro, ma sul serio non a chiacchiere, ad una società pre-industriale, o lo sfruttamento delle risorse continuerà fino ad esaurimento. Certo ognuno di noi può contribuire evitando sprechi  ma può farlo realmente solo utilizzando il buon senso e non pensando che seguendo, quando fa comodo, le indicazioni del guru di turno riuscirà a salvare il mondo dalle profezie dei Maya.

 

Mentre tornavo a casa mi sono ricordato dei pomeriggi, durante la preparazione degli esami di maturità quando, invece di studiare guardavo in TV T.J.Hooker. Così ho pensato di allietare la serata con una galleria su una delle più belle donne mai apparse in TV: Heather Locklear.

 

Io l’ho conosciuta, come ho detto, nel ruolo di Stacy Sheridan in T.J.Hooker, la serie con William Shatner prodotta da Aaroon Spelling.

In effetti il sodalizio con Spelling ha fatto la fortuna della Locklear che grazie a lui ha avuto la parte di Sammy Jo Carrington in Dynasty ma, sopratutto, la parte di Amanda Woodward in Melrose Place.

 

Oggi Heather ha più di cinquant’anni ma preferisco ricordarla come quando di anni ne aveva poco più di venti. Non si accettano provocazioni sui capelli ;-)

 

 

Quando cominci a 5 anni a leggere Topolino e Superman e guardare in un vecchio TV Phonola in bianco e nero le storie di Goldrake e delle Aquile di Spazio 1999. Quando a 6-7-8 anni continui a guardare Mazinga e gli altri anime robotici, Star Trek e UFO. Quando cominci a guardare le stelle e a farti delle domande a cui tuo padre ha sempre più difficoltà a rispondere.  Quando leggi romanzi di fantascienza, ascolti buona musica ed è per te una conquista scrivere quattro righe in BASIC. Quando arriva un cretino a insultarti perché stai giocando a fingere di essere un robot gigante… in quel momento ti accorgi di vivere in una realtà diversa da quella che la gente comune definisce la vita vera.

Certo a 10 anni questa consapevolezza può anche fare male ma poi cresci e ti accorgi  che la realtà è solo una sovrastruttura percepita dalla mente in base all’esperienza e alle conoscenze ma sopratutto ti accorgi che la maggior parte delle persone fa una vita di merda.

Queste considerazioni erano in bozza da un po’, mi sono deciso a pubblicare dopo aver letto il post di Germano “Hell” Greco su Book & Negative che vi invito a guardare; come ad Hell anche a me capita il coglione di turno che legge qui o mi spia su Facebook e poi mi dice di “farmi una vita” di smettere di “pensare alle cazzate“, il fatto è che questa è la mia vita, piuttosto guardiamo la tua.

Hai imparato a leggere (male) a 12 anni ma non hai ancora imparato a scrivere e di anni ne hai più di 40. Da piccolo giocavi a pallone e ti sentivi un campione da serie A quando la tua più grande azione è stata quella di riuscire a infrangere i vetri del portone con il Super Santos e a scappare via prima di essere colpito dallo zoccolo della signora del primo piano. Più grande facevi il figo col motorino che riuscivi anche a impennare senza spiaccicarti sull’asfalto, quasi sempre. Ascolti musica di merda, al punto da pensare che Vasco Rossi sia un artista e non ti può mancare il calcio in TV, magari ti senti pure furbo a scroccare le partite in streaming, a scatti e con la telecronaca in cinese, da qualche sito russo. L’ultimo libro che hai letto è stato “Il Codice da Vinci“, non ci hai capito un cazzo eppure è una vaccata disarmante, del resto non puoi pensare di leggere un libro una pagina sì e due no… sì lo so che era più di 10 pagine… Non voglio nemmeno commentare le tue riflessioni sulla politica e sulla società, sì me l’hai già detto che i politici sono tutti ladri e i notai non pagano le tasse.

Ora tu, piccolo, miserabile, insignificante verme vieni a dire a me di “farmi una vita”? Io vivo in una realtà, inutile stolto, fatta di mondi che non potrai mai nemmeno avvicinare con la tua povera mente piena di merda e pregiudizi, io sono il padrone dell’universo, del mio universo che purtroppo per te non ti contempla, perché la tua realtà è fatta di miseria, di egoismo, di intolleranza e di stupidità. Il tuo “mondo reale” fatto di cartellini da timbrare, di code al casello, di ricerca di uno status sociale, di vacanze a rate e di happy hour non mi riguarda: il tuo mondo ciccio è reale esattamente come il mio solo che il tuo fa schifo e tu non conti un cazzo.

 

Sonia, un’amica giornalista mi ha chiesto su Facebook (non so perché a me, grazie della stima) cosa penso del Governo Monti, rispondere con un PM è un tantino limitante e qui riesco meglio a chiarirmi le idee, perché non è affatto semplice esprimere un giudizio obiettivo su Monti e il suo governo.

Se entriamo in un bar o in un forum su internet (tanto è lo stresso)  com’era per Berlusconi, com’è per qualunque avvenimento anche per il Presidente del Consiglio Monti, è una questione di tifoseria: si trova chi lo elogia sperticatamente a prescindere e chi lo odia perché espressione delle lobby massoniche e delle banche pronte a spolpare fino all’osso il povero cittadino contribuente.

Per come la vedo io, invece non esiste davvero un governo Monti. Monti come persona è un personaggio degnissimo e prestigioso e, ovviamente, dopo anni di pagliacci al governo è servito e serve a dimostrare al mondo intero che gli italiani non sono tutti come l‘always horny di Arcore (come si legge sul Time di ieri)

La verità, però, è che gli italiani sono antropologicamente decisamente più simili al vecchio satiro mentre il Monti-style è una rara eccezione; il popolo italiano ha dimostrato, nuovamente, di non essere sufficientemente maturo per esprimere un sistema di governo democratico e, di conseguenza, come negli anni 50-90 si ritrova ad essere una potenza troppo pericolosa per essere lasciata a se stessa. Ancora una volta, dunque, americani, inglesi, francesi e, a questo giro, pure tedeschi, hanno deciso di imporre  un protettorato sul nostro paese, ancora una volta non dichiarandolo, esattamente come ai tempi di Andreotti; questo è il vero significato, squisitamente politico, di Monti.

Criticare il governo Monti, dunque è inutile, le sue misure sono funzionali alla causa (non  a quella del paese ovviamente) ed è chiaro che saranno fatte con le buone o con le cattive. Il mondo occidentale non può permettere il fallimento dell’Italia. Agli italiani, invece non cambierà molto sia in caso di fallimento che di ristrutturazione si parlerà sempre di lacrime e sangue o qualunque altra espressione giornalistica.

Riguardo invece alla persona di Monti ma anche alle personalità del suo governo ribadisco il mio pensiero sul Monti-troll. Sinceramente dubito che le dichiarazioni sugli sfigati, sui mammoni, sul posto fisso siano frutto di improvvisazione; sono piuttosto delle reali provocazioni lanciate per saggiare il terreno politico e sociale del paese e, a giudicare da come politici e giornalisti trottano, ribadisco che Monti è un troll fatto e finito e vorrei davvero scambiarci due chiacchiere un giorno.

Voglio essere cremata, le mie ceneri mischiate alla polvere da sparo di un fuoco d’artificio e sparate in cielo sulle note di My way di Sid Vicious , così che amici e colleghi, ormai imbottiti di alcol come gli stoppini di una molotov, esclamino estasiati:”Alexandra Zahradnik ha fatto il botto”

Comincia così l’ultimo romanzo della strabiliante giovane scrittrice Giusy De Nicolo, per l’occasione J.Tangerine.

Il secondo romanzo, dopo il successo di “Porcaccia un Vampiro”, anch’esso edito da Mamma Editori, è appena uscito ed è già acquistabile qui. Se vi state chiedendo se questo post sia parte di une mera operazione commerciale, potete anche andare a farvi fottere. Se invece volete leggere qualcosa di diverso dalle classiche porcate da top ten dei centri commerciali, beh procuratevi prima  Porcaccia e poi Apocalypse Kebab e nel frattempo gustatevi questo book trailer. A presto la recensione ;-).