Sarà che fa caldo, sarà l’umidità dell’aria, i troppi pensieri che affollano la mente, il mal di testa latente o i bambini che non mi danno tregua; sarà quel che sarà ma oggi provo fastidio per ogni tipo di atteggiamento ipocrita e buonista. Sì sono più intollerante del solito e decisamente meno incline ad atteggiamenti democratici.
Da questo pessimo stato d’animo scaturisce la voglia di scrivere un sacrosanto post lamentoso contenente le cinque notizie commentate in maniera più ipocrita che mi è capitato di leggere nei feed quotidiani.
1) Il rapporto 2012 di Save The Children sull’infanzia e l’adolescenza.
In buona sostanza i ragazzini sono troppo sedentari, stanno troppo vicino alla TV e ad internet, fanno poco sport e frequentano poco i coetanei. Ci sarebbe molto da dire, senza considerare che l’analisi dei gggiovani è la stessa che si poteva leggere sulle riviste di costume nel 1980, personalmente, da genitore, se questo rapporto fosse veritiero, non potrei che essere contento.
Tanto per cominciare internet è uno strumento di comunicazione meraviglioso e, a saper scegliere, lo è anche la TV. Lo sport, invece, fa male, aumenta gli atteggiamenti inutilmente competitivi dei ragazzini, insegna loro che è importante vincere sempre e comunque, non insegna il valore della sconfitta, crea false aspettative e alimenta spinte depressive.
La parte del rapporto che mi fa più piacere, devo ammetterlo, è, però, quella relativa alla scarsa frequentazione dei coetanei da parte dei ragazzini; mi pare il minimo, io non permetterei mai a mio figlio di frequentare simili imbecilli…
2) Un’ordinanza, a Reggio Emilia, impone che non si possano somministrare bevande alcoliche in bottiglie di vetro o lattine.
Ma la vogliamo piantare di permettere ai sindaci di legiferare in termini di sicurezza… a parte che ogni città finisce per avere i suoi regolamenti ma, almeno, li scrivessero bene. Secondo l’ordinanza (l’ho letta) io me ne posso andare in giro a Reggio Emilia con una bottiglia di plastica piena di birra senza poter essere soggetto a sanzioni, fra l’altro, se non ricordo male(*), proprio per aggirare queste ordinanze folli, la Ceres, un paio d’anni fa, commercializzò una birra in bottiglia di plastica. Per dare l’idea di quanto siano assurde questo tipo di imposizioni, l’altra sera, durante la finale, credo, del campionato europeo di calcio, qui a Casamassima, è stata emessa un’ordinanza simile a quella di Reggio Emilia per cui, per mangiare una pizza nei tavoli fuori dal locale (al cui interno c’era un maxischermo e dei commensali eccessivamente rumorosi) ho dovuto rinunciare a bere una birra!!!
(*) Ho verificato, ricordavo bene
3) I cani di green Hill.
Lo so che è una notizia vecchia, ma ogni giorno tocca rivedere le foto e leggere l’indignazione per quei pucciosi (e pulciosi) cuccioli di beagle allevati per essere usati per la sperimentazione animale. Il punto è: serve la sperimentazione animale? La risposta è, ahimè, semplice: sì. Credete forse che le multinazionali del farmaco (o del cosmetico fate voi) facciano investimenti milionari e si giochino l’immagine pubblica solo per assecondare i desideri sadici di un ricercatore che ha deciso di infilzare il cervello di una scimmia con un ago elettrificato? Certo che serve la sperimentazione animale, senza, la medicina, che tutto è tranne che una scienza, sarebbe indietro di decenni, del resto pure in veterinaria serve la sperimentazione animale, o pensate che l’antibiotico, prescritto al vostro ammasso di pulci con la tosse canina, sia stato testato prima su un essere umano? Che poi, se proprio pensate che la vita di un animale sia più importante di quella di un uomo, se ne può anche discutere, mi vengono in mente un sacco di soggetti perfetti per testare dei farmaci sperimentali. E la cosmetica? Beh vorrete mica che si usi la sabbia per fare il fondotinta e il carbone al posto dell’eye liner. Che poi mai nessuno che si preoccupi dello sterminio delle larve di zanzara ad ogni disinfestazione o dei periodici olocausti delle blatte… tutti lì a preoccuparsi dei cani e gatti. In realtà sono ingiusto, c’è chi si preoccupa anche degli scarafaggi…e non ci dorme la notte: i vegani che, se gli tocchi, qualunque serbatoio di proteine animali diventano cannibali, che dicevo prima della sperimentazione umana?
4) L’auto a energia alternativa.
Sono quindici anni che vengono proposte auto ad aria compressa, ad acqua, a molla, a vapore… ora si è arrivati addirittura all’auto al ghiaccio tritato d’Islanda; sono quindici anni che puntualmente Grillo e i suoi seguaci ci abboccano esca, amo e lenza. Chiaramente è tutto un complotto demo-pluto-giudo-massonico delle multinazionali del tabacco e delle banche volto a non permettere l’evoluzione delle leggi della fisica, per avvalorare, finalmente, le idee parascientifiche uscite da un albo di Topolino con Archimede Pitagorico degli anni ’80. Intendiamoci, non è che voglia fare il disfattista a tutti i costi, anche io sarei felice di mollare il naftone catramoso, fin’ora, però, l’unica alternativa green sono le inefficienti e costose auto elettriche o le complesse auto ibride e comunque il problema delle emissioni si sposta nei pressi della centrale ad olio combustibile che produce energia elettrica; a ciò si somma il costo ambientale, infinitamente maggiore, di smaltimento (evitate di sparare cazzate sul fotovoltaico).
5) Le puttane.
Come sempre d’estate torna alla ribalta l’annoso problema delle prostitute che insozzano le nostre bellissime città con il loro atteggiamento impudico. E’ la volta dell’EUR a Roma che, per la gioia dei residenti, è diventato un vero e proprio quartiere a luci rosse. Tralasciando la ridicola campagna politica in corso a Roma, il problema delle battone in strada si risolve liberalizzando la prostituzione, ma siccome questa soluzione, mi rendo conto, è troppo semplice, nemmeno l’avesse proposta Grillo, facciamo finta che esista, da qualche parte, un motivo qualunque per cui non si possa attuare.
Come faccio a spiegare al mio bambino la presenza di queste signorine discinte?
Beh, amico mio, se tuo figlio ha più di dieci anni, il rapporto di Save di Children (prima notizia) dice che il tuo ragazzo passa almeno due ore al giorno a cazzeggiare su internet senza di te. Questo vuol dire che di troie vere o presunte ne avrà incontrate a centinaia e sa benissimo cosa ci fa la tua amica puttana lì vicino al falò.
E se mio figlio ha meno di 10 anni?
Beh glielo spieghi con parole che possa comprendere.
Pierpaolo: – Papà perchè quella signorina sta lì tutta nuda?
Angelo: – Perché ai signori che passano piace vederla così.
Pierpaolo: – Vabbé tanto fa caldo.
Che cavolo ci vuole, dico io!
Prima di commentare ricordate che, come ho scritto a inizio post, mi sento poco incline ad atteggiamenti democratici.