In questi giorni, come personale colonna sonora automobilistica, sta girando la discografia di Edoardo Bennato se non altro perché al bimbo piace riascoltare ad libitum l’album “Sono solo Canzonette” e in particolare “Rockcoccodrillo”.

Ieri sera, così, mi è tornato alla mente Joe Sarnataro. Era l’A.D. 1992 e in TV apparve un lungometraggio, trasmesso in pillole nel primo pomeriggio , con protagonista un bluesman napoletano che, tornato dall’America, si mette in testa di esportare la democra.. ehm il rock&blues a Mergellina. Così, insieme a un gruppo napoletano, i Blue Staff e con l’aiuto di suo nonno Vincenzo(interpretato dallo stesso Edoardo Bennato), che elargisce perle di qualunquismo e saggezza partenopea  “ricevute in sogno” e che diventano parte dei suoi testi, in un certo senso, riesce nell’intento. La fiction era intitolata “Joe e suo nonno”, per la regia di Giacomo De Simone, e pur non essendo certamente il più grande capolavoro di RaiUno vede la partecipazione di attori “famosi” nel panorama televisivo italiano come Lino Banfi/Nicola Scarola o Renzo Arbore/Cav.Renzo e denuncia una Napoli di corruzione e malcostumi.  In realtà il film tv faceva parte di un progetto più ampio di un geniale Joe Sarnataro/Edoardo Bennato, insieme all’uscita di un album rock/blues dal titolo “È asciuto pazzo ‘o padrone” pubblicato dall’etichetta Virgin da Joe Sarnataro e i Blue Staff,  seguito da un tour europeo durato oltre due anni. Anche il disco, a dire il vero, musicalmente, per quanto godibile, è tutt’altro che originale, per quanto parlando di rock&blues c’è ben poco da essere originali, ma i testi, tutti in dialetto partenopeo, richiamano il Bennato delle origini, la denuncia dei limiti e delle carenze strutturali di una Napoli dove alla fine “nun se salva nisciuno” insieme agli elogi per quella napoletanità che la rende una delle città più belle del mondo.

Inutile dire che io comprai la musicassetta nel 1992 e, dopo averla letteralmente consumata, adesso torno a riascoltarmela… intanto un consiglio:

E’asciuto pazzo ‘o padrone!…
…E chiste sò nummere, sò nemmere buone
dieci, quindici, vintidoje e trentuno
joteville a jocà !…

e chiudo con uno stralcio del film TV, un pezzo che anche oggi è davvero “potente”

Mi sembra che la situazione non sia chiara. Come annunciato, pur controvoglia, il più grande statista degli ultimi cinque secoli si è dimesso. Nemmeno 24 ore e si ricomincia col solito carosello della politica da bar dello sport, con il video messaggio del Presidente del Consiglio uscente che sembrano i titoli di coda della VHS del ’94 e i tifosi di questo e quello schieramento che schiamazzano parlando di politica, come se avesse ancora importanza.

Signori, ribadisco, la democrazia in Italia è sospesa fino a data da destinarsi, qualcuno ha deciso che non ve la meritate, la colpa è tutta vostra. Quindi d’ora in poi non importa chi voterete, chi vincerà le elezioni, chi sarà al Governo, siete Prigionieri dello Spread. Si torna alla Prima Repubblica, quella in cui gli USA e la NATO vi portavano per mano. OK, magari questa volta sono la BCE e Goldman Sachs ad avere l’ultima parola, ma quello che è certo è che da domani le cose cambieranno e voi, vili che l’avete permesso, sarete finalmente contenti di non dover più sforzarvi a pensare. Le monetine a Berlusconi segnano uno spartiacque come quelle lanciate a Craxi nel ’92, si comincia con una tecnocrazia spinta e poi si tornerà ad una falsa democrazia come quella della DC contro PCI dove a vincere saranno sempre gli stessi.

Io, intanto, ho deciso di andare a ripetizioni di tedesco.

Vampirella e una splendida ragazza con un corpo magnifico, lunghi capelli corvini, forza sovrumana, sensi ipersviluppati, tette da sballo ed è praticamente immortale, una specie di Superman in gonnella solo che è  una vampira, anche se una vampira al servizio del bene. Il fumetto esce in edicola, per la Warren Publishing , nel 1969, dalla penna di Forrest J.Ackerman e coi disegni di Frank Franzetta ma sopravvive agli anni ’70 per arrivare in varie forme (romanzi, film, manga) fino ai giorni nostri. Il genere è un horror erotico parodistico, le storie non sono, ovviamente, il massimo della coerenza e della profondità ma, diciamo, che non era quello lo scopo dell'”opera”.

O Monti o morte.
Questo è il lietmotiv di questi giorni e grazie Napolitano nostro salvatore. Bah come ho già detto verranno tempi duri e nessuno sarà risparmiato dalla scure che sta per abbattersi sul nostro paese, pensioni, lavoro, scuola, sanità, difesa, enti locali, patrimoni, consumo… tutto verrà attaccato falcidiato per il bene della finanza internazionale, e sarà lo Spread il nuovo dittatore. Già la dittatura dello Spread!

Per la verità non avrei mai pensato che sarebbe avvenuto in questo modo e tanto in fretta ma  quello che è successo in questi giorni ha, di fatto, portato alla sospensione della democrazia. Forse per la prima volta il governo del paese non è espressione del Parlamento, dei Partiti e (almeno teoricamente) delle Urne ma viene imposta direttamente dall’alto per bocca del Presidente della Repubblica che sceglie un tecnocrate dopo le consultazioni con… i capi di stato delle più grandi potenze occidentali. Non che la cosa mi dispiaccia, anzi, la democrazia è un sistema che può funzionare solo se non ci sono problemi o se c’è tanto tempo per risolverli, ma in situazioni di emergenza la sovranità non può appartenere al popolo perché per affrontare un’emergenza non ci si può permettere di avere una leadership espressione della mediocrità; tuttavia, mi domando, come mai quelli che oggi plaudono alla venuta di Monti coma al nuovo Salvatore fino a ieri parlavano di referendum come massima espressione di democrazia e rivendicavano il diritto di scegliere il proprio rappresentate in Parlamento cianciando di leggi elettorali e segreti della casta.


Prendi “Incontri Ravvicinatio del Terzo Tipo” mescolalo con “E.T. Telefono Casa” aggiungi “Cloverfield” shakera ben bene, metti un pizzico di “Lost”… signori “Super 8”, il nuovo film della premiata ditta Spielberg-Abrams, è servito.

Siamo verso la fine degli anni ’70 e un ragazzino cicciotto e sfigato vuole partecipare a un contest con un film  horror amatoriale sugli Zombi girato in super 8. Nell’impresa coinvolge tutti i suoi amici, sfigati come lui e riesce a convincere anche la ragazzetta figa della scuola. Da qui fra amori adolescenziali, alieni, complotti governativi e tradimenti si snoda una storia, ambientata nella provincia americana, tutto sommato godibile ma tutt’altro che originale. J.J. Abrams, ancora una volta, si conferma abile nel confezionare un prodotto commerciale che va bene per tutte le fasce d’età e per gli amanti di tutti i generi utilizzando, questa volta, l’approccio “bambinesco” e “buonista” alla fantascienza tipico di Stephen Spielberg, fantascienza che viene usata in maniera strumentale alla trama dove, nonostante la bravura di Abrams nel celare il mistero fino a metà film, l’espediente avrebbe potuto essere qualsiasi altro.

Tutto sommato un film da vedere se si cercano un paio d’ore di evasione e se si è nostalgici dei vecchi film di Spielberg degli anni ’80.