Fra gli aspetti più deleteri delle religioni, nell’A.D.2011 qui in occidente, ci sono alcuni arcaicismi, presenti in ognuna di esse, che costringono i fedeli ad essere di un’ipocrisia disgustosa (fatte salve alcune stimabili frange certamente integraliste ma per lo meno coerenti). Prendiamo i cattolici, ad esempio, supponiamo di entrare in un oratorio e pescare nel mazzo un ragazzo o una ragazza di 20-30 anni fra gli “educatori”, i “catechisti” o chiunque (laico) sia impegnato nelle attività della Chiesa, proviamo a chiedergli se fa sesso col suo ragazzo/a, l’unica risposta sincera è: sì. Ora proviamo a sbattergli in faccia il fatto che il suo boss si sia più volte espresso negativamente su questa sua pratica debosciata è otterremo come risposta una serie di scuse balbettate con riferimento ai tempi moderni, all’impossibilità di sposarsi e via dicendo cose che lo metterebbero a rischio di scomunica se solo ci fosse un servizio segreto religioso. (Si badi bene che mi riferisco a casi reali, le mie non sono ipotesi)
A volte però, in alcune religioni si scorge un senso di pragmatismo a dire poco inaspettato. Sempre riferendomi al problema di come approcciarsi al sesso senza essere sposati ecco cosa risponde quella che, nell’immaginario comune, è la religione più arretrata: l’Islam.
Nell’Islam, oltre al classico matrimonio fra un uomo e una donna che manifesta il suo consenso attraverso un tutore matrimoniale, esiste anche un altro tipo di matrimonio, il Mutaa, ovvero godimento, piacere, che è in pratica un matrimonio a tempo determinato.
Questo tipo di matrimonio ha chiaramente meno vincoli rispetto ad un matrimonio tradizionale, viene celebrato solo con un paio di testimoni, spesso con un avvocato per dirimere eventuali questioni anche relative ai potenziali figli, può durare da un’ora a 99 anni e consente ai coniugi di vivere per proprio conto pur potendo consumare atti sessuali senza commettere adulterio, punito in alcuni paesi islamici con la fustigazione o peggio. In pratica quando la polizia religiosa ti sorprende a scopare in macchina con una tipa, proprio mentre stanno decidendo dove lapidarti, tu esibisci il certificato del Mutaa (da tenere insieme ai documenti della macchina) che rende la pratica lecita.
Se pure in alcuni paesi questo matrimonio non è ben visto, rimane assolutamente “legale” dal punto di vista coranico e sempre più coppie, in particolare quelle con un grado di istruzione elevato, vi ricorrono. Ci sono persino agenzie di viaggio che organizzano gite sul Mar Rosso con tanto di celebrazione del rito del Mutaa per le coppie che lo desiderano.
Allora, credete ancora che la religione dell’occidente sia più evoluta? Per come la vedo io imporre un matrimonio a tempo, magari rinnovabile ogni 5 anni, sarebbe una buona soluzione per evitare i tanti “sanguinari” divorzi… visto poi che ormai si vuole eliminare il mito del “posto fisso” quale migliore occasione per rendere precari pure i matrimoni. :-)