Mi sembra che la situazione non sia chiara. Come annunciato, pur controvoglia, il più grande statista degli ultimi cinque secoli si è dimesso. Nemmeno 24 ore e si ricomincia col solito carosello della politica da bar dello sport, con il video messaggio del Presidente del Consiglio uscente che sembrano i titoli di coda della VHS del ’94 e i tifosi di questo e quello schieramento che schiamazzano parlando di politica, come se avesse ancora importanza.
Signori, ribadisco, la democrazia in Italia è sospesa fino a data da destinarsi, qualcuno ha deciso che non ve la meritate, la colpa è tutta vostra. Quindi d’ora in poi non importa chi voterete, chi vincerà le elezioni, chi sarà al Governo, siete Prigionieri dello Spread. Si torna alla Prima Repubblica, quella in cui gli USA e la NATO vi portavano per mano. OK, magari questa volta sono la BCE e Goldman Sachs ad avere l’ultima parola, ma quello che è certo è che da domani le cose cambieranno e voi, vili che l’avete permesso, sarete finalmente contenti di non dover più sforzarvi a pensare. Le monetine a Berlusconi segnano uno spartiacque come quelle lanciate a Craxi nel ’92, si comincia con una tecnocrazia spinta e poi si tornerà ad una falsa democrazia come quella della DC contro PCI dove a vincere saranno sempre gli stessi.
Io, intanto, ho deciso di andare a ripetizioni di tedesco.