“Il libero flusso di informazioni può essere usato per il bene, ma anche per il male” … “Dobbiamo fermare le persone quando utilizzano i social media per la violenza. Stiamo lavorando con la polizia e i servizi segreti per valutare se impedire la comunicazione tramite questi siti in casi del genere”
Queste le parole del premier britannico David Cameron mentre annuncia la linea dura per fermare le violenze in Inghilterra. Bello fare il frocio col culo degli altri; quando Twitter veniva usato dai “rivoluzionari” tunisini, algerini o egiziani per organizzare l’opposizione al regime andava bene oggi che lo utilizzano i “rivoltosi” inglesi per incitare i disordini… beh i social media non vanno più bene e vanno limitati: questo perché noi siamo democratici.
Per chi in questi giorni fosse stato sotto l’ombrellone o impegnato a seguire le vicende di cos…ehm… casa nostra riassumo cosa sta succedendo in Inghilterra. La polizia ha ucciso un nero in circostanze non chiare e torme di giovani disoccupati hanno messo a ferro e fuoco le strade a partire da Tottenham, uno dei quartieri più poveri di Londra, dove convivono indiani, cinesi, turchi e gente proveniente dai paesi del Nord Africa: una miscela tendenzialmente esplosiva innescata da una crisi economica che spinge verso l’alto il fenomeno della disoccupazione.
In tutto questo il governo inglese ha mostrato i muscoli, mandato in strada migliaia di poliziotti e sedato le rivolte e ora per chiudere in bellezza vuole frenare i Social Network, rei di essere stati usati per organizzare i rivoltosi. Sarebbe interessante far notare a Cameron che nessun paese occidentale è attrezzato tecnicamente per porre in atto una simile iniziativa censoria; in realtà nessun paese al mondo(nemmeno la Cina) lo sarebbe a meno di volersi isolare dalle comunicazioni internazionali; ma queste per i paladini della democrazia sono quisquiglie: importano gli annunci.(*)
Il fatto è che queste “rivolte” sono indice di un malessere diffuso, sono in parte legate a quelle nord-africane e arabe di questa primavera, sono l’avvisaglia del risveglio di un gigante fatto di poveri e di diseredati, di gente sfruttata nella propria terra devastata, sono un segnale di allarme per ricordare al mondo che forse è il caso di piantarla con la crisi che colpisce il ceto medio e pensare che c’è un mare di gente tendente ad incazzarsi perché ha niente da perdere e poco da mangiare, vittime di un sistema economico sperequativo che comincia a mostrare in maniera assai evidente i propri limiti.
Intanto tu, Cameron, pensa a come bloccare Farmville su Facebook.
(*) che poi pare che gran parte delle informazioni abbiano girato su Blackberry Messenger, una vaccata di simil-istant messaging per i Blackberry di RIM… bah io per la rivolta ci avrei visto meglio Android, ma tant’è ;-)
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