Questa mattina mentre andavo a lavoro con la mia macchinina col pensiero rivolto alla manifestazione dei migranti(*) del CARA di Palese che hanno paralizzato mezza città, mentre andavo a lavoro, dicevo, mi trovo di fronte questo cartellone pubblicitario. Subito nella mia mente si affollano tanti pensieri e il mio cervello, non ancora del tutto sveglio, elabora le seguenti domande:
– Poveracci ma non potevano chiudere almeno la settimana di ferragosto?
– Chi è quel ciospo photoshoppato in costume da bagno?
– Cosa cazzo vuol dire la pubblicità?
Ho dovuto accostare l’auto e riguardare più volte il manifesto per capire che “dove glielo metteresti?” si riferiva al logo di Giallo Oro SUL corpo della ragazza piuttosto che ad imprecisati particolari anatomici NEL corpo di lei.
Ad ogni modo complimenti a Giallo Oro, da quello che vedo di questo cartellone ne stanno parlando dappertutto (TV, giornali, internet) e se pure domani, i soliti puritani perbenisti, faranno rimuovere il 6×3 l’obiettivo è stato raggiunto con poca spesa e io mi ricorderò, nel caso dovesse servirmi, che Giallo Oro non chiude a Ferragosto.
(*) non più extracomunitari ma migranti… se c’è una cosa che non sopporto è questo modo di usare le parole per cercare di cambiare la realtà, sia che ciò venga da destra, sia che venga da sinistra. Chiamateli come cavolo volete ma questa, in gran parte, è povera gente che scappa dalla guerra in cerca di lavoro e libertà e non viene in italia per essere chiusa in gabbia a pane e acqua. Che poi, almeno, a loro è rimasto il coraggio di ribellarsi.
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[…] il clamore suscitato dalle polemiche nazionali e dopo le prese di posizione, anche politiche, il manifesto di Giallo Oro non poteva che essere censurato. Solo che la censura sembra fatta da un’agenzia pubblicitaria […]
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