No, no, non quella banda, non ancora almeno… :-) Mi riferisco all’allarme lanciato dall’ITU (Unione Internazionale delle Telecomunicazioni) e ripreso dal blog di Pino Bruno circa il mobile slowdown, che non è una nuova filosofia alimentare ma l’inesorabile saturazione della banda mobile. Personalmente ho cominciato a pensare a questo possibile problema appena ho cominciato ad utilizzare il Blackberry always connected. Certo la banda che utilizzo per twitter, per le mail, per facebook sul cellulare non è tantissima ma ormai sul mercato ci sono cellulari 3G con Android a partire da 89 euro e se ne vendono a milioni. Saturare il mercato con smartphone, penne 3G, tablet è questione di pochi mesi, dopo di che le telco, anche volendo effettuare gli investimenti necessari sulle infrastrutture, non riusciranno a fornire che connessioni lente e limitate e quando le infrastrutture saranno aggiornate gli smartphone andranno a 100 Mb/s. Le telco non riusciranno mai a stare dietro al mercato semplicemente perché i tempi di ROI ma anche, più banalmente, i tempi per completare le opere non viaggiano in parallelo con quelli per mettere sul mercato nuove tecnologie; dunque è necessario un forte investimento pubblico e, in italia, con i 100 milioni promessi dal governo, siamo ben lontani da qualunque possibilità di crescita nel senso della banda larga (figuriamoci in mobilità). Non mi sento comunque particolarmente pessimista, tutti gli annunci da fine del modo, nel campo dell’informatica e delle telecomunicazioni, sono stati sempre puntualmente smentiti: la fine degli ip (ma non era l’altro giorno?), l’impossibilità di aumentare la velocità di clock dei processori oltre una certa soglia (fino all’introduzione dei processori multicore) e molte altre catastrofi sono state predette, però internet, ad esempio, pare sia ancora in piedi, sarà che è di derivazione militare ;-)
Anche in questo caso confido una soluzione si troverà, molti paesi, ad esempio, stanno sperimentando soluzioni alternative che uniscono il wi-fi al cellulare per la comunicazione dati e non è detto che questi siano solo dei workaround momentanei.
P.S. Ma che fine ha fatto il wi-max? :-)
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