“Se ci sono ragazzi che invece di dedicarsi al corteggiamento delle ragazze preferiscono dedicarsi ad attività di questo genere, sono fatti loro. Io alla loro età facevo cose diverse”

Così il premier rivolto ai ragazzi che a Napoli manifestano contro le promesse mancate del governo mentre assicura che la situazione dei rifiuti a Napoli sarà risolta in 15 giorni.

Quanto disprezzo in tre sole righe…

Il Ministro degli affari esteri, Franco Frattini, ha riferito su vicende delicate che rappresentano il sintomo di strategie dirette a colpire l’immagine dell’Italia sulla scena internazionale. L’attacco a Finmeccanica, la diffusione ripetuta di immagini sui rifiuti di Napoli o sui crolli di Pompei, l’annunciata pubblicazione di rapporti riservati concernenti la politica degli Stati Uniti, con possibili ripercussioni negative anche per l’Italia, impongono fermezza e determinazione per difendere l’immagine nazionale e la tutela degli interessi economici e politici del Paese. Tale intento è stato unanimemente condiviso dal Consiglio.

Questo si legge oggi fra i comunicati stampa diramato al termine del Consiglio dei Ministri; certo più tardi il ministro Frattini ha ridimensionato la dichiarazione dicendo

Non c’è un complotto. Di sicuro non c’è un unico burattinaio ma vi è un’enfatizzazione, una combinazione il cui risultato è dannoso per l’immagine del Paese””Non c’è un complotto. Di sicuro non c’è un unico burattinaio ma vi è un’enfatizzazione, una combinazione il cui risultato è dannoso per l’immagine del Paese

però accidenti il comunicato stampa e ancora visibile nel sito del governo ed è inequivocabile: il consiglio dei Ministri condivide l’esistenza di strategie dirette a colpire l’immagine dell’italia a livello internazionale. Ora a parte che non capisco come si possa affossare ancora  l’immagine dell’italia più di quanto non lo sia già,  è grottesco tentare di accomunare episodi che non hanno alcuna relazione se non quella di mostrare il degrado socio-politico-economico e culturale dell’italia.  E qui non c’entra il governo, se non per la sua ignavia, non c’entra Berlusconi, se non come sintomo di un problema più grave. Pompei è in stato di abbandono da decenni si farebbe meglio a seppellirla e lasciare che i posteri la possano ritrovare fra un paio di centinaia di anni. Il problema della monnezza a  Napoli è endemico ed è in caduta libera da quasi due decenni. I presunti episodi di corruzione in Enav-Finmeccanica sono solo, al limite, uno dei tanti problemi giudiziari del nostro paese e Wikileaks è una bolla di sapone mediatica. Quindi di cosa parlava quel comunicato? Agitava uno spauracchio, il solito complotto demo-giudo-pluto-massonico per destabilizzare il miglior governo degli ultimi 150 anni, forse, uno degli ultimi tentativi per cercare di scampare dalla fine di un’era.

Le foto le ho scattate a Pompei il giorno dopo il fatidico crollo della Casa dei Gladiatori, avrei scattato anche foto delle rovine ma francamente ero in giro e sapevo a malapena che fosse crollato un solaio, senza considerare che il crollo in se non mi sembrava molto più interessante del degrado generale della città e sopratutto della assoluta mancanza di fruibilità del “monumento”.

A tutti i titolari di un contratto di fornitura di elettricità, siano essi famiglie o pubblici esercizi o professionisti, verrà chiesto di pagare il canone, perché, ragionevolmente, se uno ha l’elettricità ha anche l’apparecchio tv. Chi non ha la televisione dovrà dimostrarlo e solo in quel caso non pagherà
Così oggi il ministro Romani. Dunque secondo il ministro se ho l’elettricità ho anche il televisore; in ogni caso devo essere io a dimostrare il contrario.
Non voglio esprimermi sulla costituzionalità dell’inversione dell’onere della prova ma mi chiedo: come faccio a dimostrare di non avere una televisione? Cioè se mi si chiede di dimostrare di avere una TV, che so, faccio una foto insieme alla prima pagina della Gazzetta ma se mi chiedono di dimostrare che il TV non ce l’ho basta un’autocertificazione? Mah! A me il canone RAI come concepito pare ormai anacronistico, se serve dover finanziare il servizio televisivo pubblico, ben venga, lo si faccia con un’imposta addizionale su qualche cosa e pace; è inutile inventarsi sistemi stravaganti di esazione o inversioni dell’onere della prova anche perché c’è pure chi utilizza il pannello LCD o al plasma senza utilizzare mai il sintonizzatore, senza cioè guardare alcun programma televisivo. Non parliamo di apparecchio adattabile a ricevere le trasmissioni televisive altrimenti, per estensione, avrebbe ragione il ministro Romani e si dovrebbe pagare il canone per via del display LCD del dei nuovi contatori Enel.

Sono le 00:20 e leggo Google News; nessuna traccia dell’annunciata invasione aliena. Anche questa volta mi sono illuso inutilmente, tutta colpa dei cerchi nel grano tarocchi. Posso solo aggrapparmi alla flebile speranza di un problema di fuso orario.

Sometimes in the 23th century… the survivor of war, overpopulation and pollution are living in a great domed city, sealed away from the forgotten world outside. here, in an ecologically balanced world, mankind lives only for pleasure, freed by servo-mechanism which provide everything. There’s just one catch: Life must end at thirthy unless reborn in the ffiery ritual of carrousel.

Con queste parole comincia il film “La Fuga di Logan” tratto dal romanzo “Logan’s Run” scritto da William F.Nolan e George Clayton Johnson e da cui venne tratto l’omonima serie TV.

Oggi è in programma un remake del film del 1976 anche se la Warner non riesce a trovare il regista adatto.

Per chi volesse approfondire e non abbia paura di uno spoiler di un film e di una serie degli anni ”70 basta cliccare

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