Questo video e’ stato mostrato il 19 luglio al Farnborough International Air Show in Inghilterra e fa vedere quello che fino a qualche anno fa era pura fantascienza.
Nato dalla collaborazione fra la Marina Militare USA e la Raytheon Missile’s Systems, azienda americana che si occupa dello studio di sistemi d’arma innovativi, nasce il Laser Close-In Weapon System (Ciws) basato su un laser allo stato solido di derivazione industriale. L’esperimento, condotto in California, vede il Ciws montato su una nave da guerra e un UAV (Unmanned Aerial Vehicle) che vola a 500 km/h sull’oceano a tre chilometri dalla nave. Il raggio laser, invisibile, puntato sul drone volante lo fa esplodere e precipitare in mare in pochi secondi. Ora non e’ chiaro quanta energia sia necessaria per emettere il raggio laser ma, anche considerando che la Raytheon ha dichiarato che sono allo studio armi portatili basate sullo stesso principio, direi che siamo sulla buona strada per realizzare un’arma a energia simile, per concezione, al phaser utilizzato in Star Trek e in generale sulle astronavi dei racconti di hard science fiction.
Si lo so che non si dovrebbe essere contenti per la realizzazione di una nuova arma di sterminio, ma a parte che non me ne fotte nulla di quello che “dovrebbe essere”, quando il futuro di bambino si realizza non si puo’ non gioirne almeno un po’.
Io odio la censura! Si tratti di anime, cinema, libri o fumetti non la sopporto, non mi piace nemmeno la mai piu’ inapplicata legge n.645 del 20 giugno 1952 che prevederebbe il reato di apologia del fascismo. Per quanto mi riguarda ognuno dovrebbe essere libero di dire e scrivere tutto quello che vuole e io di valutare quanto il mio interlocutore possa essere un idiota. Ci sono censure, pero’, piu’ insopportabili di altre. Quando arrivano da reazionari di destra, catto-talebani e bacchettoni di siffatta specie, se la limitazione alla liberta’ di parola non appare meno intollerabile per lo meno diventa, in qualche modo, spiegabile, coerente; se invece le censure arrivano per tutelare diritti e liberta’ sono fra le cose più odiose che possano esistere. E’ il caso di questo manifesto che vorrebbe pubblicizzare l’installazione “gratuita” di centrali elettriche fotovoltaiche. Ora, tralasciando per un momento la mia privata misantropia per i pannelli solari, che a fronte di una resa energetica risibile stanno deturpando il paesaggio (e non mi riferisco ovviamente a quelli installati sui tetti) oltre ad avere costi assurdi per la comunita’ per via degli incentivi del cosidetto “Conto Energia”, che si presta, fra l’altro, a veri e propri raggiri per i cittadini, parliamo di questo cartellone pubblicitario, ritirato sotto le pressioni di un gruppo cittadino chiamato “Donne Libere”. Si tratta di un 6×3 affiso per le strade della Sicilia per pubblicizzare l’installazione o meglio il “montaggio” di impianti fotovoltaici a costo zero con un cartellone che si vede chiaramente nella foto sopra.
La pubblicità è dichiaratamente sessista, l’immagine probabilmente è volgare e lo slogan “Montami a Costo Zero” è preso pari pari da una battuta da osteria, e allora? Personalmente io, di fronte ad una simile campagna pubblicitaria, mi faccio un’idea tutta mia sia dei “creativi” che l’hanno realizzata sia dell’azienda che l’ha prodotta e ben mi guarderei da acquistare un prodotto da loro, ma perche’ censurarlo? A parte il fatto che la censura ha ottenuto il contrario dell’effetto sperato, cioe’ ha portato la questione a livello nazionale, che senso ha chiedere il ritiro dello spot? Anche ammesso che qualcuno possa ritenersi offeso da questa reclame, beh chi se ne frega, sarebbe come dire che adesso non posso prendere per il culo, che so, il ministro per la funzione pubblica, perchè insieme a lui offenderei tutta una categoria di persone di piccola statura o il ministro delle riforme che mi porterebbe ad oltraggiare tutta una categoria di disabili.
Oggi è stata una giornata a dir poco fiacca, una domenica abbastanza deprimente oserei dire, fra le altre cose mi sono pure incazzato, tutto sommato, senza motivo, per questioni di mera viabilità stradale, direi che non c’è motivo più idiota per perdere le staffe. Beh, giornata di merda dunque fino a oggi pomeriggio quando vi è stata una svolta imprevista.
Qualche anno fa nasceva Facebook, esclusivamente per favorire gli incontri fra vecchi compagni di scuola, poi è diventato quello che è diventato, un covo di idioti e bimbiminkia, qualcuno direbbe, altri lo chiamano social network ma alla fine siamo quasi nel campo dei sinonimi. Ad ogni modo anche io (come tutti?) sono iscritto a Facebook che oggi ha assolto egregiamente al suo compito primigenio. Ho ritrovato una compagna di scuola di quando frequentavo la prima elementare a Taranto, dopo più di trent’anni (il fatto che siano passati trent’anni, invero, non sarebbe un buon motivo per essere felici). Insomma io e Giusy all’epoca eravamo inseparabili anche se a dividerci ci ha pensato un semplice trasferimento dei miei che si decisero di andare a vivere nel paese più brutto della provincia di Bari (Cellamare per la cronaca), all’epoca ci scambiammo dei libri(forse era il destino) ma non ci siamo mai più visti ne sentiti. Beh alla fine di questa giornata sono contento, come non potrei visto che lei scrive anche di vampiri!
Il piccolo Pierpaolo piano piano impara sempre nuove parole e adesso canta niente meno che la sigla de “Il Grande Mazinga”, fantastico!!!
Pac-man e’ un videogioco creato da Tohru Iwatani della NAMCO pubblicato per la prima volta come gioco da bar nel 1980. La leggenda narra che Iwatani abbia avuto l’idea di Pac-Man osservando una pizza senza uno spicchio durante una cena. Ad ogni modo il 22 maggio del 1980 grazie a un team di sviluppo di 8 tecnici viene alla luce uno dei più famosi arcade game di tutti i tempi che oggi compie la bellezza di trenta anni. Io personalmente ho giocato a Pac-man, per la prima volta, nell’82 su una console Atari 2600 e per l’epoca sembrava incredibile. Oggi non solo la ROM dell’originale gioco da bar del 1980 gira tranquillamente sul MAME ma, addirittura, per i 30 anni, Google ha realizzato una versione Flash personalizzata del gioco che gira nell’homepage del famoso motore di ricerca. Altri tempi, altre potenze di calcolo. Io intanto ricordo quei tempi con nostalgia e guardo il mio smartphone da 50 euro che nel 1969 sarebbe stato comodo pa supportare le missioni lunari. Buon compleanno vecchia palla gialla.