Se, come me, avete dei bimbi piccoli non potete fare a meno di Tux Paint. Tux Paint è un programma di disegno, rilasciato con licenza open source, studiato per i più piccoli. Permette il disegno a mano libera utilizzando pennelli, sfumini, pennarelli, gessetti, formine e tutto ciò che può venirvi in mente. Il programma è poi corredato da effetti sonori che lasciano il bambino senza fiato. Pierpaolo ci passa le ore a disegnare e ad ascoltare i suoni degli animali o degli strumenti musciali presenti nell’infinita libreria di forme.

Tux Paint si utilizza tranquillamente col mouse ma se si aggiunge una tavoletta grafica o si ha un monitor touch screen l’esperienza col programma è davvero divertente per un bambino.

Visto che questa settimana da LIDL c’era in vendita una tavoletta graficadi marca Silvercrest a € 49,90, dopo essermi autoconvinto che mi fosse indispensabile e considerando che con i prodotti Silvercrest mi sono sempre trovato bene, ovviamente l’ho comprata; ora io non è che sia un grande esperto di questi aggeggi ma come caratteristiche, dimensioni e precisione è paragonabile a marche più blasonate (almeno sulla carta), ad ogni modo, per quanto mi riguarda, il suo dovere lo fa egregiamente e vale tutto il prezzo pagato; inoltre è da almeno 15 anni che non vedo un package di un prodotto informatico così ben curato, c’è persino il manuale cartaceo oltre ad una versione di Corel Draw Essential compresa nel prezzo. Come se non bastasse è pure bella da vedersi:

Quel che poi più conta, alla fine, è che Pierpaolo si sta divertendo un mondo con Tux Paint e con la tavoletta grafica;

è solo da decidere se alla fine crea dei capolavori o delle schifezze inenarrabili, di sicuro la cosa lo diverte molto e comunque gli fa bene. Sotto un “disegno” realizzato con Tux Paint interamente da Pierpaolo “Gaugain” Scattaglia.

Stamattina eravamo di passaggio a Decathlon per un  giro al cazzeggio e abbiamo trovato questo splendido pungiball gonfiabile . Dopo una veloce riflessione sui pericoli dell’incitamento alla violenza contro i benefici del poter sfogare fisicamente le proprie frustrazioni abbiamo decido che, sì, non era una cattiva idea comprarlo per Pierpaolo. Sinceramente da piccolo, ma anche adesso, sarei stato stra-felice di avere un affare del genere da poter picchiare a casa.

Le Nazioni Unite celebrano oggi la Giornata mondiale dei Diritti dell’Infanzia. Tralascio le solite cazzate sui pericoli che corrono i bambini nella moderna società dell’informazione con gli orchi in agguato digitale  e non voglio nemmeno parlare delle bolle di sapone mediatiche sugli asili-lager; vorrei fare una riflessione più sul “quotidiano”. L’italia ha recepito la convenzione sui diritti dell’infanzia  nel 1991 ed è previsto che i bambini abbiano (art. 24), il diritto di esprimere la propria opinione (art. 12) e ad essere informati (art. 13) abbiano diritto alla nazionalità (art.7), abbiano il diritto di avere un’istruzione (art. 28 e 29) e sopratutto abbiano il diritto di giocare (art. 31). Oggi i bambini, anche nel nostro paese,  sono solo l’ennesimo target dei pubblicitari, soggetti a cui indirizzare le campagne di marketing. Lo stato non ha attuato alcuna attività di sostegno alle famiglie per la tutela dei figli, non esistono, di fatto, strutture pubbliche di accoglienza per i piccoli, questi dall’infanzia all’adolescenza vengono parcheggiati in strutture private che li coinvolgono sempre in qualche attività anche ludica ma sempre strutturata; i bambini di oggi non giocano più e quando lo fanno è sempre secondo un insieme di regole. Ieri ero al centro commerciale, ovviamente si avvicina Natale ed è pieno di giocattoli. Guardavo i Lego, i mitici mattoncini della mia infanzia, quasi tutte le confezioni erano in qualche modo legate ad un merchandise ma quel che è peggio i pezzi non permettevano di costruire molto altro; pubblicità e schemi, così li vogliono. Ma anche la TV maledizione, non voglio entrare nel merito dei cartoni animati fin troppo “buonisti” (ma dove cazzo sono i cattivi?), non esiste più una trasmissione di informazione ed intrattenimento per i più piccoli e quelle che ci sono vengono trasmesse quando capita, non sono un appuntamento fisso, una certezza per i più piccoli.

Comunque come mille altri prima di me segnalo l’iniziativa in atto su Facebook di cambiare il proprio profilo; i giornali di oggi la riportano come legata a questa Giornata mondiale dei Diritti dell’Infanzia, secondo me è una coincidenza ed è il solito meme che sui social network si propaga in maniera super accelerata, un’iniziativa partita per caso e  che si è diffusa ben oltre le aspettative del suo sconosciuto creatore; in ogni caso è una bella idea così come è bello ricordare nelle foto dei propri “amici” virtuali i simboli dei momenti più belli della propria vita, quelli legati all’infanzia.

Nel riquadro la mia attuale foto del profilo su FB, non è proprio un cartone animato della mia infanzia, ma io sono rimasto un bambino ;-)

 

(ANSA) – CASERTA, 18 NOV – A Casal di Principe, nessuno tra la gente si dice’contento’ per l’arresto del boss Antonio Iovine. I casalesi vanno anche oltre, dicendo che quando ‘c’era la camorra, si viveva meglio. Ora che c’e’ lo stato siamo rovinati’. ‘Qui tutti rubano, i politici come i boss. Ma la differenza e’ che mentre i boss mangiano la torta ma ti danno anche una fetta, i politici mangiano solo per fatti loro. Siamo marchiati, nessuno ci da piu’ lavoro’. Altri se la prendono anche con Saviano: ci ha rovinato.

Leggendo questo pezzo su ANSA.it, il mio primo pensiero è stato “nuclearizzateli” . Ma poi riflettendoci meglio mi rendo conto che in italia oggi stiamo vivendo un momento drammatico. C’è poco da rallegrarsi, come fa Tremonti, sul fatto che non finiremo come la Grecia e non avremo bisogno dell’elemosina dell’UE come l’Irlanda; magari ha ragione ma ciò non migliora la situazione di quelle famiglie che riescono a stento a sopravvivere e che sono disposte ad aggrapparsi a tutto per tirare avanti. Qui poco importa il qualunquismo di chi dice che la mafia, almeno lasciava le briciole ai poveracci, qui quello che conta è la terribile sensazione di abbandono, da parte delle istituzioni, delle persone oneste che non riescono a dar da mangiare ai propri figli. Le dichiarazione raccolte dai casalesi, intesi come abitanti di Casal di Principe vanno interpretate come quelle di persone che, in questi tempi terribili, non riescono a trovare un lavoro, come persone che in questo momento drammatico di divisione politica, sociale e, ahimè, anche geografica vengono realmente ghettizzati. Di che stupirsi se magari estremizzano il concetto espresso dall’antico detto – si stava meglio quando si stava peggio -? Certo questo è l’humus in cui attecchisce il seme della mafia ma chi ha gettato il concime?

Questo è più che altro un test per vedere come funziona un plugin di WordPress per generare le gallerie fotografiche. Direi che come test, non è male :-)

Per chi non sappia chi sia Tricia Helfer, invito alla visione di Battlestar Galactica.