Come ogni anno, dopo le varie proposte più o meno assurde, tipo far pagare il canone della TV con la bolletta elettrica o altre amenità del genere, per ricorrere ai ripari dovuti all’evasione di una delle imposte più odiate d’italia, ecco che ancora una volta questo insulso balzello viene ritoccato verso l’alto passando a € 110,50. Si badi bene, l’assurdità del canone RAI non è tanto nel fatto che i cittadini contribuiscano con una tassa alla TV pubblica, come avviene più o meno in ogni paese civilizzato,  quanto il fatto che lo si continui a chiamare canone RAI, come se ci fosse la possibilità legale di non pagarlo disdicendo un abbonamento ad un servizio. Se poi si considera che l’obiettivo del canone invece di essere quello di finanziare la cultura e l’informazione è, di fatto, quello di sussidiare un’inutile carrozzone che va a competere sul mercato con un’offerta culturale al ribasso, appare evidente che buttar via quei 100 e passa euro un po’ dà fastidio, almeno a me. Ogni anno, allora, cerco un buon motivo per non sbarazzarmi del TV, che tanto non uso se non collegato al WDTV Live, e scrivere una lettera all’Agenzia delle Entrate, dichiarando di non aver alcun televisore “disdicendo” così il canone. In realtà se non l’ho mai fatto è solo per pigrizia e anche  perché, in realtà, per come è scritta la legge, anche se ci sono pareri contrastanti, un PC può essere considerato adattabile a ricevere canali televisivi. Poi, francamente, non sopporto di ricevere le continue lettere minatorie dell’Agenzia delle Entrate come quelle che mi arrivavano quando non avevo la TV a casa. Ad ogni modo, sarei molto più lieto di pagare il canone RAI se questo si chiamasse, che ne so, Imposta sulla Produzione e Trasmissione Audiovisiva di Proposte Culturali e Informative e se  l’Agenzia delle Entrate pubblicasse, a fine periodo, in maniera trasparente, le modalità di ripartizione della tassa fra i vari provider e quante e quali ore di trasmissione, in parte o in toto finanziate dalla tassa sono state prodotte e trasmesse nel periodo.

Comunque quest’anno forse un motivo per pagare il canone c’è. A quanto pare Rai4 ha dichiarato di aver acquistato i diritti di trasmissione dell’intero nuovo corso del Doctor Who, compresa quarta e quinta stagione ancora inedite in Italia  e che la trasmetterà nel 2011. E’ curioso che l’annuncio ufficiale sia stato fatto su Facebook, ma anche questo è un segno dei tempi. Certo non vedremo mai Doctor Who su RaiUno del resto, francamente, immaginare Tennant lanciato da Minzolini alla fine del TG, brrrrrr

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