Questo video e’ stato mostrato il 19 luglio al Farnborough International Air Show in Inghilterra e fa vedere quello che fino a qualche anno fa era pura fantascienza.
Nato dalla collaborazione fra la Marina Militare USA e la Raytheon Missile’s Systems, azienda americana che si occupa dello studio di sistemi d’arma innovativi, nasce il Laser Close-In Weapon System (Ciws) basato su un laser allo stato solido di derivazione industriale. L’esperimento, condotto in California, vede il Ciws montato su una nave da guerra e un UAV (Unmanned Aerial Vehicle) che vola a 500 km/h sull’oceano a tre chilometri dalla nave. Il raggio laser, invisibile, puntato sul drone volante lo fa esplodere e precipitare in mare in pochi secondi. Ora non e’ chiaro quanta energia sia necessaria per emettere il raggio laser ma, anche considerando che la Raytheon ha dichiarato che sono allo studio armi portatili basate sullo stesso principio, direi che siamo sulla buona strada per realizzare un’arma a energia simile, per concezione, al phaser utilizzato in Star Trek e in generale sulle astronavi dei racconti di hard science fiction.
Si lo so che non si dovrebbe essere contenti per la realizzazione di una nuova arma di sterminio, ma a parte che non me ne fotte nulla di quello che “dovrebbe essere”, quando il futuro di bambino si realizza non si puo’ non gioirne almeno un po’.

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