In questo periodo i media in tutti i modi cercano di far passare l’idea che l’italia stia vivendo una profonda crisi economica; tutto sommato è anche vero ma non più di due o tre anni fa, il fatto è che questo paese si basa su un economia non in grado di competere a livello internazionale ne con le grandi multinazionali ne con la produzione a basso costo dei paesi emergenti, ma questa è una cosa che ho detto e ridetto. La cosa interessante è che in questo periodo di percezione di “crisi” le attività di ristorazione più “popolari” dovrebbero farne le spese, quindi pizzerie, ristoranti, bracerie dovrebbero essere semivuote cosa che non è, anzi… tutto ciò per dire che ieri sera decidiamo io e Monica di andare a mangiare in una braceria e per non allontanarci troppo decidiamo di restare nel paesello dove ci tocca vivere causa costi delle case. Andiamo alla solita braceria, tutto prenotato, va bene andiamo ad un’altra braceria sempre qui a Casamassima, – Buona sera, ci sono posti liberi? – risposta -Quanti siete?- ora essendo due persone a questa domanda tu ti illudi che ci siano posti e alla mia risposta -Due più un bambino- mi sento dire che non c’erano posti, ed è la seconda volta che mi capita sempre qui a Casamassima. – Gli domando, scusa che domandi a fare, se ti rispondevo 20, i posti sarebbero usciti? – al che il tipo biascica una serie di scuse, mi giro e me ne vado mandandolo affanculo. In pratica questi stronzi di ristoratori di questo paesino dimenticato da dio non accettano due persone perchè poi non avrebber posto magari per una tavolata di diciotto, beh problemi loro, sono andato a mangiare dell’ottima carne in un paese vicino, Sammichele, in un posto con un’ottima accoglienza e migliore qualità, e ,ovviamente, ci tornerò… come, ciaramente, non tornerò più in quel locale che mi impegnerò a sconsigliare ad amici e parenti.
Per la cronaca ho mangiato un carpaccio sublime, un sacco di spiedini e della pancetta piccante arrostita strepitosa oltre che ottimi sottoli, anche il dolce non era male e mi sono portato a casa anche due spiedini avanzati…
Ospite d’eccezione al corteo inaugurale della nuova presidenza USA del 20 gennaio scorso il prototipo del LER (Lunar Electric Rover) il nuovo rover lunare che verrà utilizzato presumibilmente nelle future missioni lunari nel 2020.
Obiettivo delle nuove missioni sulla Luna sono quelli di creare un insediamento stabile e di esplorare il terreno del nostro satellite. Il LER è stato progettato allo scopo di muoversi su grandi distanze. Il nuovo rover è uno veicolo completamente versatile e configurabile. Il modulo base del LER è una piattaforma con 6 coppie di ruote indipendenti alimentati da motori elettrici in grado di muoverere il veicolo in tutte le direzioni Il rover può essere pilotato dagli astronauti in tuta spaziale come accadeva negli anni sessanta e può essere equipaggiato per il trasporto di merci. Una delle configurazioni possibili quella più interessante, però, è quella che trasforma il rover in una sorta di camper pressurizzato. In questa configurazione due astronauti possono vivere per 14 giorni all’interno del rover senza indossare una tuta spaziale. Per le evenutuali missioni EVA agganciati all’esterno del LER, per non togliere spazio vitale all’interno, ci sono due tute; gli astronauti possono indossare la tuta spaziale passando attraverso un portello pressurizzato agganciato alla schiena del sistema di sopravvivenza extraveicolare. Il LER è in grado di agganciarsi alla base lunare per un apposito portello che consente agli astronauti di entrare e uscire dal rover. Ad ottobre del 2008 il LER è stato testato con un viaggio di 140 km nel deserto.
Francesco Guccini ci fa sapere dell’importanza di X-Factor per il mercato discografico italiano. Purtroppo la crisi delle case discografiche comporta che non ci siano più soldi da investire sull’immagine dell’artista e solo attraverso i talent show c’è la possibilità di scoprire nuovi talenti. Mah, Guccini da un certo punto di vista ha pure ragione, un tempo, fino agli anni 90 diciamo, l’immagine dell’artista veniva studiata a tavolino per essere introdotta nel contesto socio-culturale del momento, niente di diverso dunque da quello che fanno questo genere di reality. Lo stesso Guccini era un’icona di un certo modo di pensare degli anni ’60 e non è detto che ci si sia trovato per caso inserito in quel contesto. Qual’è il problema dunque? Il problema è che io sono snob e non guardo i reality, il fatto che Guccini guardi X-Factor, invece potrebbe avere valenza di snobismo al contrario o più probabilmente, come accade anche per i miei genitori, superata una certa età non si riesce più a salvarsi dall’assimiliazione della TV. Tuttavia non sono completamente d’accordo con Guccini e per un motivo molto semplice… con tutta la buona volonta non ce lo vedo Vinicio Capossella che viene lanciato da un reality show, e che qualcuno provi a contestualizzare Capossela se ci riesce :-).
Ieri si è insediato il nuovo presidente degli USA Barak Obama. Mi è dispiciuto essermi dimenticato di vedere in diretta (era trasmesso pure in 16:9) il primo discorso da Presidente di Obama ma ho la testa, purtroppo, da tutt’altra parte. Obama non cambierà l’atteggiamento USA nei confronti del resto del mondo, meglio farsene una ragione, ma è sicuramente un inizio oltre che un chiaro indizio della voglia di cambiamento, di rivincita, di un paese, gli USA, stanco e scosso dai famosi avvenimenti del 11 settembre 2001 e da tutto quello che ne è susseguito fino alla recentissima crisi finanziaria.
Intanto qui da noi le coscienze sono definitamente assopite e si eccitano solo per le telenovele di calciatori miliardari e negli inserti dei giornali troviamo i discorsi del duce.
Comunque questa volta all’evento era presente anche GeoEye, il satellite artificiale utilizzato da Google per le sue foto, sotto il suggestivo risultato con una ripresa “dall’alto” di Capital Hill durante l’insediamento.
Quello che non ho è una camicia bianca
quello che non ho è un segreto in banca
quello che non ho sono le tue pistole
per conquistarmi il cielo per guadagnarmi il sole.
Quello che non ho è di farla franca
quello che non ho è quel che non mi manca
quello che non ho sono le tue parole
per guadagnarmi il cielo per conquistarmi il sole.
Quello che non ho è un orologio avanti
per correre più in fretta e avervi più distanti
quello che non ho è un treno arrugginito
che mi riporti indietro da dove sono partito.
Quello che non ho sono i tuoi denti d’oro
quello che non ho è un pranzo di lavoro
quello che non ho è questa prateria
per correre più forte della malinconia.
Quello che non ho sono le mani in pasta
quello che non ho è un indirizzo in tasca
quello che non ho sei tu dalla mia parte
quello che non ho è di fregarti a carte.
Quello che non ho è una camicia bianca
quello che non ho è di farla franca
quello che non ho sono le sue pistole
per conquistarmi il cielo per guadagnarmi il sole.
Quello che non ho…