Che bello, mettendo un po’ d’ordine, ho ritrovato la mia vecchia calcolatrice scientifica Casio fx-915!!!

magnifica, modello ultraslim (spessore 2mm) alimentata a celle solari. Ha più o meno tutte le caratteristiche di una normale calcolatrice scientifica non programmabile ma ha un design M-E-R-A-V-I-G-L-I-O-S-O, specie considerando che l’ho presa nel 1989; all’epoca il giocattolino mi costò a mio padre ben 70.000 lire… questo gioiellino mi ha accompagnato fra compliti in classe ed esami praticamente fino alla laurea.

In questi giorni la RAI per armonizzarsi alle direttive europee circa l’uso della banda VHF ha dovuto spostare, se pure di poco, la frequenza di RAIUNO creando, fra le altre cose spazio per Europa 7 che ha vinto una causa europea contro il governo italiano che gli avrebbe negato lo spazio per la trasmissione su tutto il territorio nazionale.
“Chi se ne frega” è la prima cosa che mi verrebbe in mente leggendo le righe sopra, ed in effetti per quanto mi riguarda Raiuno potrebbe migrare le sue frequenze su Marte e, di sicuro, mi importa meno di zero di Europa 7, specie nell’ottica della prossima(???), definitiva, migrazione al digitale terrestre. Stamattina, tuttavia, poco dopo essere arrivato in ufficio, poco dopo le 8.00 insomma, arriva una telefonata, a dir poco allarmata di mio padre. La cosa li per li mi preoccupa un po’, fino a quando capisco che il motivo dell’allarme fosse la scomparsa, niente meno, che di Raiuno. Dopo aver essermi trattenuto da un epocale smadonnamento, visto lo spavento iniziale, gli dico che sarei passato da casa appena uscito dall’ufficio per ri-sintonizzargli il TV (maledetto OSD). Tutto ciò mi porta a due considerazioni. Mio padre diventa sempre più pigro e la cosa mi preoccupa un po’; OK che i menu On Screen dei nuovi TV sono spesso un casino ma, insomma, qualche anno fa non avrebbe certo avuto bisogno di supporto tecnico (è pur vero che non vedo l’ora che mio figlio sia abbastanza grande da fargli utilizzare tutte le cazzate domenistice, nemmno io ho più voglia di leggermi i fottuti manuali e ho solo 36 anni). La seconda considerazione, più grave, è che non è possibile che mio padre, ma chiunque, faccia una tragedia per la “scomparsa”, annunciata, di un inutile canale generalista come Raiuno; fra l’altro, poi, mio padre mi ha detto che mio nonno gli aveva telefonato alle 7.30 per lo stesso motivo e così sono passato anche da lui (si lo so bella famiglia, però mio nonno ha quasi novanta anni, direi che è quasi giustificato). Beh PACE, sui vari sintonizzatori analogici di casa mia non ho ancora sistemato le frequenze di Raiuno e se la cosa non fosse maledettamente snob lascerei tutto così.]]>

Completato il Progetto della Bandai di riprodurre una statua a grandezza naturale di Gundam Rx78 di cui avevo parlato qui. Il mecha alto 18 metri verrà esposto gratuitamente al Parco Shiokaze nei mesi di luglio e agosto. Purtropppo non si può entrare nel cock-pit ma in compenso la testa si muove, una cinquantina di parti si illuminano e da 14 punti esce fumo.

Nella terza foto, dove si vede dall’autostrada, il Gundam sembra vero.

Venerdi sera, saranno state le otto e qualcosa, ero sul mio balcone col portatile immerso nella lettura di alcuni gruppi su Usenet (in questi giorni it.media.tv è uno spasso) col pupo che ronzava attorno più fastidioso di un moscone, quando con la coda dell’occhio, avverto uno strano bagliore. Mi giro, giusto in tempo per assistere al meraviglioso spettacolo luminoso di una meteora verde-blu che, proveniente da sud-est, si frammenta in quattro pezzi prima di “spegnersi” a qualche centinaio di metri dal suolo.
Oggi, ovviamente, i giornali riportano di diversi avvistamenti UFO nella Puglia e che l’oggetto volante si sarebbe abbattuto dalle parti di Conversano; in effetti la direzione sembrava quella. Dopo decine di telefonate al 112, da parte di cittadini allarmati, alcuni elicotteri si sono alzati in volo per capire il punto di impatto del fenomeno ma, ancora non è stato trovato nulla mentre sui radar delle basi aeree (Gioia del Colle è a due passi) pare non essere comparso nula di anomalo.

Due chiacchiere sui referendum del 21 e 22 giugno. Subito dopo il risultato delle elezioni europee la prima conclusione politica che ne è derivata è stata la volontà della maggioranza (su “suggerimento” della Lega Nord) di far fallire i quesiti referendari puntando sull’astensionismo. A una settimana dal voto, infatti, dei referendum in TV semplicemente non se ne parla e sono in pochi ad avere un’idea, pur vaga, circa cosa si vada a votare. Sarebbe davvero ora di togliere il quorum ai referendum, ormai sono anni (dal referendum sulla caccia?) che il referendum non riesce ad assolvere alla funzione per la quale è stato immaginato dai costituenti, cioè quello di riportare le cose allo stato in cui erano prima dell’entrata in vigore di una legge. Di fatto, oggi, i referendum, abrogando solo qualche articolo di una legge, diventano un modo per cambiare la legge stessa in maniera quasi incomprensibile per chi deve andare a votare; se a ciò aggiungiamo l’uso dell’astensionismo al posto di una campagna per il NO, si capisce perchè ormai il referendum possa essere considerato un istituto svuotato totalmente di ogni suo significato originario.

Veniamo comunque a quello che ho capito io del referendum del 21 giugno.
Abbiamo tre quesiti che è inutile riportare tanto sono incomprensibili, sono per intendersi del tipo “volete voi che sia abrogato tale articolo di tale legge limitatamente alla tale frase”. I tre quesiti sono riportati su schede di colore Viola, marrone e verde.
Tutti e tre i referendum riguardano la legge elettorale, i primi (scheda viola e marrone) riguardano l’abolizione del premio di maggioranza per le coalizioni con il risultato di darlo direttamente ai partiti (una scheda è per la Camera e l’altra è per il Senato).
Oggi alla coalizione che si aggiudica la maggioranza dei voti viene dato un premio di maggioranza con cui si aggiudica il 55% dei seggi mentre per essere rappresentata in parlamento una coalizione deve avere almeno il 4% dei voti alla Camera e l’8% al Senato (qui su base regionale). Dopo il referendum spariscono le coalizioni e quanto detto si riferisce al singolo partito.
Il terzo referendum, scheda verde, riguarda l’abolizione della possibilità per un singolo candidato di presentarsi in più circoscrizioni.

Qualche considerazione personale. Per il terzo quesito non vi è il minimo dubbio. E’ assurdo che un candidato possa presentarsi in più circoscrizioni per poi magari vincere in tutte le sezioni e “ricattare” il secondo delle sezioni in cui si è ritirato.
Qualche dubbio invece sui primi due quesiti. Da un punto di vista strettamente democratico potrebbe avvenire che una coalizione, pur avendo avuto in totale meno voti, ritrovandosi al suo interno un partito che ha avuto complessivamente più voti si ritrovi all’opposizione. Faccio l’esempio del trend delle elezioni europee che hanno visto una crescita notevole di IDV e Comunisti vari. In uno scenario in cui la sinistra riuscisse a rosicare qualche altro punto di consenso al PDL-Lega, con la nuova legge ci troveremmo nella situazione che lo schieramento di Destra pur avendo preso complessivamente meno voti dello schieramento di Sinistra avendo al suo interno il partito di maggioranza relativa, PDL, si trovi comunque al governo. D’altro canto, dal momento che con un altro referendum abbiamo deciso per il bipolarismo abbiamo il dovere di andare fino in fondo ed è necessario, dunque, procedere verso un sistema bi-partitico. Del resto se passasse la legge, quanto meno, i masochisti comunisti la smetterebbero di viaggiare separati per dire sostanzialmente le stesse cose (vedi Europee con Rifondazione&C in un partito e Sinistra e Libertà in un altro). Inoltre questo referendum serve anche a ridimensionare il potere di partiti che pur rappresentando una percentuale infima degli elettori hanno un peso sproporzionato nelle decisioni della coalizione, vedi la Lega con questo stesso referendum.

Ad ogni modo, comunque vada, questa legge elettorale resta un vero schifo.