Un divertente episodio accaduto ieri mi ha ricordato la mia infanzia. Ero nel corridoio, al lavoro, a bere un bicchiere d’acqua quando vedo una collega parlare concitamente con un usciere… mi avvicino per vedere cosa fosse successo e scopro che la ragazza aveva trovato una lucertola sotto la scrivania ed erano gia pronti a farne piazza pulita con una scopa. Entro nell’ufficio e vedo la bestiola raggomitolata su se stessa, mi piego e la raccolgo, non prendevo in mano una lucertola da quando avevo 12 anni. Il piccolo rettile era ghiacciato e sicuramente affamato, si è fatto prendere senza protestare più di tanto, chissà da quanto tempo era in ufficio, l’ho portato fuori e messo al sole, dopo un po’ si è ripreso e credo sia andato a cercare cibo.
Come ho detto era una vita che non tenevo in mano uno di quei piccoli rettili, ho sempre considerato la lucertola campestre un animale splendido, una specie di drago tascabile e anche se rimpiango di averne uccise molte da bambino, vederne una da così vicino mi ha messo addosso una nostalgia pazzesca; da piccolo, tornavo da scuola e, dopo pranzo, finiti i compiti e prima dei cartoni animati andavo, con gli amichetti, in un cantiere abbandonato di fronte a casa mia ad inventarmi storie di eroi e di alieni, a cacciare lucertole e a costruire rifugi con materiali di risulta… oggi sarebbe improponibile lasciare un bambino di nove-dieci anni in un pericolosissimo cantiere abbandonato dove potrebbe farsi male in tanti modi, ma erano gli anni ’80, e dopo i giochi c’era la girella e poi Goldrake.]]>
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