Trentenni bamboccioni nell’ immaginario comune, io vedo una generazione in gran parte sfigata, migliore dei propri genitori ma con prospettive infinitamente inferiori e le baby pensioni a fare da ammortizzatore sociale. Ma ci sono anche i fortunati quelli che hanno trovato un lavoro vero, non precariato da call center, quelli che si possono permettere il lusso di avere una famiglia, di fare dei figli, quelli stressati dal lavoro e dagli impegni, quelli che non hanno un fine settimana libero perchè devono fare compere, quelli che la sera arrivano stanchi e non hanno voglia di fare l’amore figuriamoci sesso. Abbiamo il manager che vive a Milano, viene dalla Puglia ma si integra ovunque, sposato con due figli, guadagna bene ma lavora tanto, troppe ore e troppe responsabilità. Poi c’è quello che sempre a Milano lavora nell’IT anche lui sposato con un figlio lavora tanto, guadagna poco ma tutto sommato riesce a tirare avanti nonostante sia sempre più difficile arrivare a fine mese con un bimbo piccolo. Nell’IT, però, si lavora anche a Bari e anche se si guadagna meno si può pensare di avere un bimbo e reggere il dolce peso della famiglia anche se sono tanti i pensieri; ancora c’è l’ingegnere libero professionista con tanto lavoro, molte fatture emesse, troppi clienti in ritardo, una casa da tirar su e un matrimonio da organizzare e c’è pure chi lavora in un’azienda pubblica, un bimbo piccolo, le rate del mutuo e risponde al telefono alle 10 di sera.

P.S. A proposito di stress come cazzo facevo prima a navigare a 56k, ma vaffanculo…
P.P.S.Sempre a proposito di stress: come si va avanti nel capitolo Apprensione di Half Life? (OK scherzo, quasi)

Prima o poi ci cascan tutti. Ed ecco che un altro amico procede verso il “giorno più bello”, tranquillamente, senza bruciare le tappe e facendo tutto il necessario previsto dal rito. Ed eccoci qui, tutti insieme, a mangiare focaccia e mortadella nemmeno fosse pasquetta in campagna e a parlare di abito, sale e agenzie di viaggio, mentre il pupo ridacchia contento di rimanere sveglio fino a tardi,sgranocchiando i biscottini che normalmente non gli sarebbero permessi, a giocare e mettere in croce persone nuove; nuove per lui che non le vede da natale ma non per me che mi sembra siano passate solo un paio di settimane e a pensarci mi viene una certa ansia.
Intanto continuano le peripezie della mia linea ADSL, Wind mi manda un messaggino sms per dire che hanno preso in carico la mia segnalazione; chissà quale poi… intanto qui la inea non c’è da più di un mese e io, che mi sono quasi ridotto a guardare la TV, non posso non notare che c’è una quantità di brutti ceffi in giro per le trasmissioni che pare quasi che ci sia stato un secondo indulto.
Per concludere l’intervento cercavo una foto significativa del mio amico nella cartella di settembre 2004, più o meno una vita fa, il bello è che ho trovato il matrimonio di un altro amico, foto di amici andati e foto di nuovi amici; un anno significativo il 2004, più di quanto è sembrato vivendolo.

Le efelidi, da non confondere con le lentiggini, sono piccole macchie brune, rotonde o ovali, a superficie piana, non rilevate, non infiltrate. Sono presenti principalmente nelle zone esposte alla luce, soprattutto sul volto.

Non compaiono sulle mucose o sulla pelle non colpita dalla luce, e cambiano di intensità a seconda della stagione. In estate sono più visibili, mentre si attenuano in inverno.

È possibile rendere migliore l’aspetto delle efelidi applicando creme schiarenti e leggeri peeling.

Le efelidi compaiono principalmente nelle persone con capelli rossi o biondi, e negli individui del primo o secondo fototipo. (fonte Wikipedia)

Efelidi… ha un suono bellissimo

<…>
Se vuoi approfittare
posso darti le ginocchia
non mi servono
se tu sei con me
puoi contorneggiare
con la bocca nella bocca
come rido
se tu sei con me
e fraternizzare
tra le cellule felici
e le tue efelidi
se tu sei con me
(cit. Ustmamo)
<…>

Credo che in certi momenti il cervello non sa più pensare
e corre in rifugi da pazzi e non vuole tornare
poi cado coi piedi per terra e scoppiano folgore e tuono
non credo alla vita pacifica non credo al perdono (cit.)

Il mio nuovo modellino Ormai chiamo i post come le feste nazionali, comunque… ritorno alla vita normale e alle quotidiane seccature. Ultimo giorno di ferie per il ritorno a casa e la sistemazione delle cose che altrimenti rimarrebbero così fino al prossimo trasloco. Dalle 8.00 le solite quindici-venti telefonate, l’unica soluzione è ormai di cambiare il numero del cellulare. Certe volte mi sento un tipo in gamba molte altre uno normale finito per sbaglio nel pianeta delle scimmie, solo che ho beccato l’episodio della miniserie dove non si erano ancora evolute. Prendi i call center; io mi rendo conto che quei poveracci sono spesso precari, sottopagati e fanno pure un lavoro infame, ma santiddio mi volete, cazzo, dire che fine ha fatto la mia ADSL che ormai sono 19 (DICIANNOVE) giorni che sono senza internet… e che non si azzardino a mandarmi la fattura. Comunque in questo ponte del 1 maggio ci siamo fatti una piccola vacanza in quel di Anguillara, paesino carino sulle sponde del lago di Bracciano. Beh è andata meglio del previsto. La vacanza da vecchi alla fine non è stata così triste; complice il tempo meraviglioso il lago brulicava di ragazzi che prendevano il sole come a Riccione d’agosto, l’albergo non era affatto male annegato nella campagna e afacciato sul lago, il ristorante era discreto se pure non eccezionale,abbiamo fatto un giro a Roma e a due chilometri c’è il Museo dell’Aviazione di Vigna Valle che vale la pena visitare (se e quando torna su la mia ADSL metto le foto). Il piccolo mostro tutto sommato non ha dato molto fastidio, però nel baule della station wagon non entrava più nemmeno uno spillo tante sono le cose da portarsi dietro per tre-quattro giorni con un moccioso urlante, e dire che una volta si andava in giro in 5oo. Tornando ci siamo fermati sul lago di Albano e abbiamo mangiato ad Ariccia(li vicino). Ad Ariccia ho preso pure una multa per divieto di sosta, che tutto sommato ci stava, ma considerando che ho mangiato bene e il lago di Albano, che sembrava una località balneare, era pure pieno di belle figliole prosperose, tutto sommato il rientro non è stato poi così male.

Ah oggi è il mio compleanno e per i miei 35 anni la mia mogliettina ha pensato bene di regalarmi un modellino in metallo di Goldrake, ad ogni modo del mio ritorno all’pre-adolescenza parlerò un’altra volta.